QUADERNI

Inver­tia­mo la rot­ta, arre­stia­mo pri­ma che sia trop­po tar­di il dise­gno poli­ti­co di chi vuo­le costrui­re un futu­ro fat­to di cola­te di cemen­to e fango. 
Dopo la sic­ci­tà e gli incen­di che han­no fune­sta­to il Nuo­vo Gal­les del Sud ecco le allu­vio­ni di ini­zio anno (la sta­gio­ne esti­va austra­lia­na) che han­no cau­sa­to rac­col­ti record: cibo e acqua abbon­dan­ti sono le con­di­zio­ni idea­li per la pro­li­fe­ra­zio­ne di ani­ma­li con un ciclo ripro­dut­ti­vo così breve. 
Pro­se­gue il per­cor­so del Con­gres­so 2021 di Pos­si­bi­le. Alla sca­den­za dei ter­mi­ni da rego­la­men­to è per­ve­nu­ta la mozio­ne “Paro­le d’O­no­re”, col­le­ga­ta alla can­di­da­tu­ra a Segre­ta­ria di Bea­tri­ce Brignone. 
Pos­si­bi­le ci sarà, per­ché dove c’è fasci­smo, ci deve esse­re l’antifascismo ed è neces­sa­rio coin­vol­ge­re la comu­ni­tà affin­ché si svi­lup­pi una sen­si­bi­li­tà che vede in que­ste mani­fe­sta­zio­ni l’espressione di posi­zio­ni anti­de­mo­cra­ti­che, vio­len­te e già con­dan­na­te dal­la sto­ria oltre che dal­le nostre leggi. 
Sia­mo nel­la pro­vin­cia di Lati­na, un avvo­ca­to, un far­ma­ci­sta e un medi­co sono inda­ga­ti per ille­ci­ta pre­scri­zio­ne di sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, per fina­li­tà non tera­peu­ti­che, a dan­no di 222 india­ni impie­ga­ti nel set­to­re agricolo. 
Il Pia­no Nazio­na­le di Ripre­sa e Resi­lien­za (PNRR) alla mis­sio­ne 6, quel­la rela­ti­va alla Salu­te, riser­va 15,63 mld (7 mld per le reti di pros­si­mi­tà, strut­tu­re e tele­me­di­ci­na per l’as­si­sten­za sani­ta­ria ter­ri­to­ria­le e 8,63 mld per inno­va­zio­ne, ricer­ca e digi­ta­liz­za­zio­ne del SSN) a cui si aggiun­go­no 1,71 mld dei fon­di React EU e i 2,89 mld di fon­do complementare. 
Leg­go sta­ma­ne Dario Ste­va­na­to sul suo blog e mi accor­go che for­se ave­vo liqui­da­to trop­po velo­ce­men­te una que­stio­ne rile­van­te e però pas­sa­ta inos­ser­va­ta del­la pro­po­sta del segre­ta­rio del PD Enri­co Let­ta sull’imposta di successione. 
Pen­sia­mo che un pas­sa­por­to cit­ta­di­no sia un uti­le stru­men­to pra­ti­co e che, al con­tem­po, pos­sa costi­tui­re un’occasione di tra­sfor­ma­zio­ne cul­tu­ra­le che inci­da poli­ti­ca­men­te sul neces­sa­rio pro­ces­so di cam­bia­men­to del­la legi­sla­zio­ne nazio­na­le in mate­ria di immigrazione. 
Anco­ra oggi, il solo accen­na­re la neces­si­tà di rein­tro­dur­re una mode­sta tas­sa­zio­ne sui pas­sag­gi ere­di­ta­ri del­la ric­chez­za sca­te­na rea­zio­ni viscerali. 
il mini­ste­ro del­l’am­bien­te fran­ce­se si è impe­gna­to nel 2010 a met­te­re in atto una spe­ri­men­ta­zio­ne che mira­va a esa­mi­na­re dif­fe­ren­ti moda­li­tà di gestio­ne del­le per­ti­nen­ze ver­di a fine di miglio­ra­re l’at­trat­ti­vi­tà del­le zone lun­go le vie di comu­ni­ca­zio­ne per gli inset­ti impollinatori. 
Un nuo­vo pat­to che nei fat­ti non cam­bie­reb­be nul­la, se non andan­do a raf­for­za­re un per­cor­so che cono­scia­mo bene, e che ogni gior­no ci allon­ta­na sem­pre di più dal­la fine del­la tra­ge­dia uma­ni­ta­ria che da anni si con­su­ma ai nostri confini. 
Può un diri­gen­te sco­la­sti­co abu­sa­re del suo pote­re a tal pun­to? E cosa acca­drà ades­so, nei vari Grup­pi di Lavo­ro, ora che c’è sta­ta la rifor­ma del PEI e que­sto pote­re di deci­de­re chi come dove e per quan­to tem­po e ore gli alun­ni disa­bi­li han­no dirit­to al soste­gno è con­se­gna­to qua­si inte­ra­men­te nel­le mani dell’azienda-scuola e dei suoi superdirigenti?