Descriverci come quelli del no, come quelli che sono contro lo sviluppo, è stata una delle costanti in questi anni. La “narrazione tossica” sulle questioni ambientali purtroppo ha raggiunto anche il livello locale, toccando livelli decisamente bassi: ci hanno descritto o rappresentato come ecoterroristi. È abbastanza evidente che quando non si hanno argomenti, la critica diventa insulto. I veri ecoterroristi sono quelli che hanno sempre sostenuto che l’unica strada possibile fosse allargare il sedime aeroportuale cancellando un habitat unico e raro, descrivendolo come di scarsissimo valore.