QUADERNI

Zebu­lo­ni, sostan­zial­men­te, ha estra­po­la­to sto­ri­ca­men­te i dati dal con­te­sto, sen­za dar­ne una let­tu­ra che spie­ghi il per­ché dell’aumento gra­dua­le del­la popo­la­zio­ne a Gaza, ma al con­tem­po non ha let­to le note del­le orga­niz­za­zio­ni inter­na­zio­na­li ai dati sta­ti­sti­ci. Un gior­no anche i gior­na­li­sti dovran­no rispon­de­re di quan­to stan­no scri­ven­do pur di difen­de­re un genocidio. 
Con­ti­nue­re­mo a chie­de­re veri­tà e giu­sti­zia per Mario Paciol­la. Fare­mo que­sta bat­ta­glia con la sua fami­glia, gli ami­ci e quel­la gran­de comu­ni­tà che si è costrui­ta nel cor­so del tem­po al loro fian­co. Cre­dia­mo che le isti­tu­zio­ni, nazio­na­li e inter­na­zio­na­li, abbia­no il dove­re di far emer­ge­re la veri­tà sul­la sua mor­te e di fare giustizia. 
Ci con­ti­nuia­mo a ripe­te­re che per un’in­fan­zia feli­ce, sana ed equi­li­bra­ta ser­ve un vil­lag­gio. Che la fami­glia (di qua­lun­que tipo essa sia) da sola non basta. Ma esi­ste un vil­lag­gio, in Ita­lia? Ci sono i ser­vi­zi pub­bli­ci, la sen­si­bi­li­tà e la cul­tu­ra neces­sa­ri per acco­glie­re le esi­gen­ze del­le per­so­ne più pic­co­le sen­za mor­ti­fi­ca­re geni­to­ri spes­so esau­sti e sen­za alcun appi­glio? La rispo­sta oggi è NO. Attra­ver­so il que­stio­na­rio onli­ne, vi pro­po­nia­mo di con­di­vi­de­re la vostra espe­rien­za per­so­na­le per aiu­tar­ci ad arric­chi­re la rifles­sio­ne sul tema e trar­re spun­to per costrui­re insie­me le solu­zio­ni possibili. 
All’o­biet­ti­vo 4 del nuo­vo Pia­no Stra­te­gi­co Nazio­na­le Aree Inter­ne 2021–2027 capeg­gia la dici­tu­ra: “accom­pa­gna­men­to in un per­cor­so di spo­po­la­men­to irre­ver­si­bi­le”. È così che il gover­no Melo­ni par­la di 13 milio­ni di per­so­ne, 4000 comu­ni, col­lo­ca­ti lun­go tut­ta la Peni­so­la, per un tota­le cir­ca del 60% del ter­ri­to­rio nazio­na­le. Paro­le irri­ce­vi­bi­li, che dimo­stra­no quan­to poco si com­pren­da l’importanza che pos­so­no ave­re le aree inter­ne, e il ter­ri­to­rio mon­ta­no in par­ti­co­la­re, per il con­tra­sto all’emergenza cli­ma­ti­ca e per il cro­gio­lo di espe­rien­ze, spe­ri­men­ta­zio­ni e dia­lo­go che contengono. 
Que­sta mat­ti­na abbia­mo pre­sen­ta­to al Garan­te del­la Pri­va­cy un recla­mo e una segna­la­zio­ne riguar­dan­ti la sicu­rez­za dell’uso dei dati degli uten­ti da par­te di X, il social net­work pos­se­du­to da Elon Musk. 
Sia­mo da sem­pre nel­le piaz­ze che espri­mo­no vici­nan­za e chie­do­no giu­sti­zia per il popo­lo pale­sti­ne­se, e ci ritro­ve­re­mo anche il 7 giu­gno a Roma, in piaz­za per Gaza e la Pale­sti­na. Abbia­mo biso­gno di tut­te e tut­ti per fer­ma­re il massacro. 
Ulti­mi gior­ni di cam­pa­gna elet­to­ra­le refe­ren­da­ria anche in Sar­de­gna: gio­ve­dì 5 giu­gno alle 18.30 a Caglia­ri alla Sel­la del Dia­vo­lo in via­le Poet­to, la Segre­ta­ria di Pos­si­bi­le e pro­mo­tri­ce del Refe­ren­dum Cit­ta­di­nan­za Fran­ce­sca Druet­ti dia­lo­ghe­rà con Fau­sto Duran­te, Segre­ta­rio Gene­ra­le del­la CGIL Sar­de­gna sul tema “Lavo­ro e Cit­ta­di­nan­za: noi votia­mo sì”. 
Il Comi­ta­to Pos­si­bi­le di Seni­gal­lia ha pen­sa­to ren­de­re diver­ten­te e sti­mo­lan­te que­sto rush fina­le. Da oggi e fino all’8 giu­gno una mati­ta gigan­te gire­rà per l’Italia, sul cor­po del­la mati­ta la scrit­ta “io la uso e voto SÌ”! 
La cop­pia Meloni/Lollobrigida (con la com­pli­ci­tà del son­nec­chian­te Pichet­to Fra­tin) sta pre­di­spo­nen­do un attac­co di deva­stan­ti pro­por­zio­ni al siste­ma di pro­te­zio­ne del­la fau­na sel­va­ti­ca. Che ci sarà di dilet­te­vo­le, nel­lo spa­ra­re ad un ani­ma­le indi­fe­so, noi non lo capi­re­mo mai. 
“Il nuo­vo crol­lo dell’Italia nel­la Rain­bow Map ci rac­con­ta una veri­tà che la poli­ti­ca al gover­no si osti­na a nega­re: que­sto Pae­se con­ti­nua a esse­re osti­le ver­so le per­so­ne LGBTQIA+. È il risul­ta­to di pre­ci­se scel­te poli­ti­che, che ali­men­ta­no discri­mi­na­zio­ni anzi­ché com­bat­ter­le. Il 17 mag­gio sare­mo in piaz­za per dare voce a chi ogni gior­no subi­sce vio­len­ze, esclu­sio­ne, cen­su­ra. Per­ché la nostra lot­ta non è solo per i dirit­ti LGBTQIA+, è per la demo­cra­zia e la liber­tà di tuttə.” 
La deten­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va non è una solu­zio­ne – dichia­ra Ales­sia Fac­chin, che ha pre­sen­ta­to la mozio­ne – è un siste­ma fal­li­men­ta­re che pro­du­ce esclu­sio­ne, vio­len­za e degrado. 
Il depu­ta­to fede­ra­le Glau­ber Bra­ga (PSOL-RJ) è ogget­to di un pro­ces­so di desti­tu­zio­ne che, più che un atto disci­pli­na­re, rap­pre­sen­ta un attac­co diret­to alla demo­cra­zia e un mes­sag­gio inquie­tan­te rivol­to a chi osa sfi­da­re i pote­ri costi­tui­ti. In scio­pe­ro del­la fame dal 9 apri­le 2025, Glau­ber affron­ta un ten­ta­ti­vo di silen­zia­men­to pro­mos­so da for­ze che ope­ra­no nel­la Came­ra dei Depu­ta­ti e che tro­va­no in Arthur Lira (PP-AL) uno dei loro prin­ci­pa­li esponenti.