Alessandro Tinti

La Commissione vara un’economia di guerra

di Ales­san­dro Tin­ti, Euro­pa Pos­si­bi­le Il 9 mag­gio il Par­la­men­to Euro­peo riu­ni­to in ses­sio­ne ple­na­ria ha appro­va­to a lar­ga mag­gio­ran­za la pro­ce­du­ra d’ur­gen­za pro­po­sta dal­la Com­mis­sio­ne Euro­pea per incre­men­ta­re la pro­du­zio­ne di muni­zio­ni pesan­ti e acce­le­rar­ne l’invio in Ucrai­na. Il pia­no, noto come Act in Sup­port of Ammu­ni­tion Pro­duc­tion (ASAP), pre­ve­de lo stan­zia­men­to di un …

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Una cultura di pace

È dav­ve­ro neces­sa­rio incre­men­ta­re la spe­sa mili­ta­re quan­do i 26,5 miliar­di di euro annui stan­zia­ti per il bilan­cio del­la dife­sa già ci col­lo­ca­no all’undicesima posi­zio­ne mon­dia­le? A fron­te di un siste­ma sani­ta­rio nazio­na­le sot­to­fi­nan­zia­to, una spe­sa socia­le in calo costan­te, la più bas­sa per­cen­tua­le di spe­sa pub­bli­ca desti­na­ta all’istruzione in Euro­pa e l’indifferibile ricon­ver­sio­ne eco­lo­gi­ca dei siste­mi pro­dut­ti­vi, ci sem­bra che le prio­ri­tà di spe­sa deb­ba­no esse­re altre e che gli stes­si con­cet­ti di sicu­rez­za e inte­res­se nazio­na­le deb­ba­no esse­re inte­si anche, se non prin­ci­pal­men­te, nel­le loro dimen­sio­ni non militari.