Scuola

Graduatorie concorso primaria-infanzia: regna il caos

di Nico­la Capus­se­la per il Comi­ta­to Scuo­la di Pos­si­bi­le Pas­sa­to un po’ in sor­di­na rispet­to al con­cor­so ordi­na­rio per la scuo­la secon­da­ria, il con­cor­so ordi­na­rio per la scuo­la pri­ma­ria e d’infanzia, ban­di­to nel 2020, ven­ne riman­da­to a cau­sa del­la pan­de­mia. A fine novem­bre 2021 il Mini­ste­ro deci­se, nel bel mez­zo degli impe­gni di fine primo …

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Nuovo “decreto Covid”: non si risolve così l’emergenza educativa

Avrem­mo volu­to che il Gover­no affian­cas­se alla solu­zio­ne del vac­ci­no, impor­tan­tis­si­ma, anche altre ini­zia­ti­ve strut­tu­ra­li per rispon­de­re a una emer­gen­za edu­ca­ti­va, oltre che sani­ta­ria, che dura ormai da 2 anni: ridur­re il nume­ro di alun­ni per clas­se, poten­zia­re orga­ni­ci e tra­spor­ti, area­re ade­gua­ta­men­te le aule sco­la­sti­che con impian­ti di ven­ti­la­zio­ne mec­ca­ni­ca con­trol­la­ta, stan­zia­re fon­di ade­gua­ti per il soste­gno psi­co­lo­gi­co di stu­den­ti e personale.

I sordi nel rettangolo, come la LIS

L’Articolo 34-ter del Decre­to Soste­gni “rico­no­sce, pro­muo­ve e tute­la la lin­gua dei segni ita­lia­na (LIS) e la lin­gua dei segni ita­lia­na tat­ti­le (LIST)”, con ben 10 (DIECI!) ANNI di ritar­do dal­la Con­ven­zio­ne dell’ONU sul­la disa­bi­li­tà. Trop­po tem­po in cui, anco­ra una vol­ta, sono sta­ti vio­la­ti i sacro­san­ti dirit­ti alle pari opportunità.

#iostoconsimonluca, per il diritto allo studio

Può un diri­gen­te sco­la­sti­co abu­sa­re del suo pote­re a tal pun­to? E cosa acca­drà ades­so, nei vari Grup­pi di Lavo­ro, ora che c’è sta­ta la rifor­ma del PEI e que­sto pote­re di deci­de­re chi come dove e per quan­to tem­po e ore gli alun­ni disa­bi­li han­no dirit­to al soste­gno è con­se­gna­to qua­si inte­ra­men­te nel­le mani dell’azienda-scuola e dei suoi superdirigenti?

PNRR, Missione 4: un’idea di scuola senza futuro

Abbia­mo let­to scru­po­lo­sa­men­te la “Mis­sio­ne 4, Istru­zio­ne e Ricer­ca” del Pia­no Nazio­na­le di Ripre­sa e Resi­lien­za (PNRR) e la visio­ne di scuo­la che ne emer­ge è mol­to lon­ta­na da quel­la di Pos­si­bi­le. Il PNRR deli­nea infat­ti un’idea di scuo­la su base indi­vi­dua­li­sta, che rispon­de a logi­che di mer­ca­to e model­la­ta sul­le esi­gen­ze del mon­do del lavoro.

Didattica a distanza e benessere psichico

Il nostro comi­ta­to “Alla base la scuo­la” ha svi­lup­pa­to pro­po­ste alter­na­ti­ve all’attuale DAD (no clas­si pol­la­io, modi­fi­che del ciclo annua­le sco­la­sti­co, tur­na­zio­ni nell’arco del­la gior­na­ta e mol­te altre) e tali idee sono da attuar­si in modo rapi­do per ridur­re i dan­ni già cau­sa­ti, come dimo­stra­to sopra.

Classi chiuse, classismo aperto

Un Gover­no che si dimen­ti­ca di pren­de­re in con­si­de­ra­zio­ne deter­mi­na­ti para­me­tri — come l’accesso al cibo quan­do deci­de di impe­di­re ai bam­bi­ni di anda­re a scuo­la — è un Gover­no che ha per­so di vista l’unica bus­so­la poli­ti­ca che vale la pena segui­re: l’uguaglianza.

“Classi pollaio”: come pensa di aprire le scuole il Ministro Bianchi?

Dopo un anno di assen­za di scuo­la nel­la vita del­le ragaz­ze e dei ragaz­zi non si può pen­sa­re asso­lu­ta­men­te di lascia­re tut­to come pri­ma; occor­ro­no inve­sti­men­ti ingen­ti su orga­ni­ci ed edi­li­zia sco­la­sti­ca per crea­re tem­pi e spa­zi nuo­vi e dare alla scuo­la la pos­si­bi­li­tà di esse­re la leva su cui far ripar­ti­re il Paese.