Scuola

Scuola: continua la campagna di ascolto di Possibile

Con­clu­sa la Costi­tuen­te del­le Idee, in cui al panel sul­la scuo­la abbia­mo pre­sen­ta­to l’a­na­li­si di un pri­mo cam­pio­ne di risul­ta­ti per­ve­nu­ti, invi­tia­mo nuo­va­men­te stu­den­ti, geni­to­ri, per­so­na­le del­la scuo­la e tut­ti i cit­ta­di­ni a com­pi­la­re il que­stio­na­rio su una Scuo­la Pos­si­bi­le, impe­gnan­do­ci ad una resti­tu­zio­ne dei dati e del­le pro­po­ste raccolte.

Scuola: partiamo dall’ascolto

Ci sia­mo posti l’o­biet­ti­vo di capi­re, a più di un anno dal­l’en­tra­ta in vigo­re del­la “Buo­na scuo­la”, qua­li sia­no sta­te le rica­du­te del­la rifor­ma sul­la vita dei cit­ta­di­ni ita­lia­ni, o alme­no di qua­li essi sia­no consapevoli.

Quella comunità chiamata “scuola” (che non ha nulla a che fare con la “Buona scuola”)

“I capa­ci e i meri­te­vo­li, anche se pri­vi di mez­zi, han­no dirit­to di rag­giun­ge­re i gra­di più alti degli stu­di”, reci­ta l’art. 34. For­se è que­sto il ruo­lo del­la scuo­la: pari­fi­ca­re i pun­ti di par­ten­za, abbat­te­re le disu­gua­glian­ze. Ed è per que­sto che non pos­sia­mo per­met­ter­ci di per­der­ne nep­pu­re uno, di que­sti bam­bi­ni, di que­sti ragaz­zi. Per­ché il pun­to di par­ten­za del­la socie­tà di quel “doma­ni” che ormai tan­ti gio­va­ni fati­ca­no a vede­re, è quel­la comu­ni­tà inclu­si­va che non lascia nes­su­no indie­tro, che non abban­do­na ma recupera.

Scuola: le prove equipollenti sono un enorme salto indietro nel tempo

Set­tan­ta­mi­la stu­den­ti diver­sa­men­te abi­li che fre­quen­ta­no le nostre Scuo­le Secon­da­rie di Pri­mo Gra­do rischia­no di usci­re dal­la scuo­la sen­za il diplo­ma di “licen­za media”, que­sto per­ché il decre­to appro­va­to dal gover­no dice che “agli alun­ni con disa­bi­li­tà per i qua­li sono pre­di­spo­ste dal­la sot­to­com­mis­sio­ne pro­ve non equi­pol­len­ti a quel­le ordi­na­rie, vie­ne rila­scia­to un atte­sta­to di cre­di­to formativo”.

Terremoto: iniziativa #scuolasolidale per Ancarano

Il Comi­ta­to Scuo­la Pos­si­bi­le di Geno­va, con la col­la­bo­ra­zio­ne del Comi­ta­to 5.0 Geno­va, orga­niz­za una rac­col­ta fon­di per l’ac­qui­sto di mate­ria­le infor­ma­ti­co per il nuo­vo modu­lo abi­ta­ti­vo di Anca­ra­no, fra­zio­ne di Nor­cia, gra­ve­men­te col­pi­ta dal recen­te ter­re­mo­to del Cen­tro Ita­lia. In con­tat­to diret­to con ope­ra­to­ri del luo­go (Sere­na D’An­drea), ci sia­mo fat­ti indi­ca­re un pro­get­to nel quale …

Ter­re­mo­to: ini­zia­ti­va #scuo­la­so­li­da­le per Anca­ra­no Leg­gi altro »

Scuole e spese di funzionamento: le nozze con i fichi secchi

Sono Libe­ro. E sono arrab­bia­to. Avrei dovu­to chia­mar­mi diver­sa­men­te, lo so. Ma non sia­mo qui per par­la­re del mio nome. Sono arrab­bia­to e fac­cio il Diri­gen­te Sco­la­sti­co. Inten­do ruba­re un po’ del vostro tem­po per par­lar­vi di Scuo­la, di quel­la vera, non di quel­la rac­con­ta­ta da mini­stri e “lea­ders fighet­ti”, che, pro­ba­bil­men­te, in una scuo­la pub­bli­ca non han­no mai mes­so piede.

Hanno fatto arrabbiare tutti, ma non cambia niente

Men­tre la con­trat­ta­zio­ne sul­la mobi­li­tà pro­se­gue ver­so una fir­ma con le 00.SS. atte­sa in set­ti­ma­na, ieri è arri­va­ta la pro­po­sta del Miur rispet­to alla “chia­ma­ta per com­pe­ten­ze”, meglio nota come “chia­ma­ta diret­ta” dei Diri­gen­ti Sco­la­sti­ci, di cui tan­to abbia­mo let­to e scrit­to a set­tem­bre. E, incre­di­bil­men­te, la pro­po­sta del Miur è la stes­sa del­lo scor­so anno: pre­ve­de cioè un col­lo­quio col Diri­gen­te e l’assegnazione di inca­ri­co sen­za una gri­glia di cri­te­ri ogget­ti­vi. Ancora!