Scuola

Un trattamento europeo per gli insegnanti italiani

Uno dei temi più “cal­di” dell’estate, in ambi­to sco­la­sti­co, visto l’imminente quan­to tar­di­vo rin­no­vo del con­trat­to per i dipen­den­ti del­la PA, è la richie­sta di equi­pa­ra­zio­ne degli sti­pen­di degli inse­gnan­ti ita­lia­ni a quel­li dei col­le­ghi europei.

Due anni di Buona scuola possono bastare

La Scuo­la Pub­bli­ca Sta­ta­le è in ginoc­chio, som­mer­sa di buro­cra­zia, pri­va­ta di fon­di strut­tu­ra­li che sem­pre in mag­gio­ri quan­ti­tà ven­go­no indi­riz­za­ti alle scuo­le pri­va­te, affos­sa­ta da mec­ca­ni­smi far­ra­gi­no­si che rego­le­ran­no il reclu­ta­men­to degli insegnanti

La candela di Jefferson e il testimone di Walter (con Walter, però)

Due sere fa con Giu­sep­pe Civa­ti e Wal­ter Toc­ci abbia­mo dia­lo­ga­to sul­le que­stio­ni che defi­ni­sco­no la qua­li­tà di un Pae­se più di ogni altra («la pri­ma cosa», l’ha defi­ni­ta Civa­ti): la scuo­la, l’università, la ricer­ca. Con la sua con­sue­ta gene­ro­si­tà, Toc­ci ha det­to che con­si­de­ra la sera­ta di ieri qua­si un pas­sag­gio di testi­mo­ne, soste­nen­do che …

La can­de­la di Jef­fer­son e il testi­mo­ne di Wal­ter (con Wal­ter, però) Leg­gi altro »

Fraunhofer non è un terzino del Borussia (ovvero una sera con Walter Tocci)

Ci sono cose cita­tis­si­me nel­la let­te­ra­tu­ra poli­ti­ca ita­lia­na che poi spa­ri­sco­no nel­la real­tà. Una di que­ste è la cita­tis­si­ma socie­tà Frau­n­ho­fer (il tede­sco va di moda). In libre­ria la tro­va­te cita­ta da due libri di note­vo­le dif­fu­sio­ne, quel­lo di Bre­ra e Nesi (Tut­to è in fran­tu­mi e dan­za) e il sag­gio di Pro­di (Il piano …

Frau­n­ho­fer non è un ter­zi­no del Borus­sia (ovve­ro una sera con Wal­ter Toc­ci) Leg­gi altro »

Scuola: la continuità dell’esclusione

Nel­le pie­ghe del­le dele­ghe alla leg­ge 107 il gover­no inse­ri­sce un prov­ve­di­men­to che va nel­la dire­zio­ne oppo­sta a quel­la del­l’in­clu­sio­ne, facen­do in modo che l’in­se­gnan­te di soste­gno pre­ca­rio ven­ga con­fer­ma­to di anno in anno su richie­sta dei geni­to­ri del­lo stu­den­te cer­ti­fi­ca­to secon­do la leg­ge 104, come se fos­se sem­pli­ce­men­te un assi­sten­te spe­cia­li­sti­co alla per­so­na e non un docen­te del­l’in­te­ra clas­se asse­gna­to per la pre­sen­za di biso­gni edu­ca­ti­vi spe­cia­li. Si trat­ta di uno stra­vol­gi­men­to del ruo­lo e del­le fun­zio­ni del­l’in­se­gnan­te di sostegno.