Eulalia Grillo

Autonomia differenziata: il governo Meloni accelera

Il gover­no Melo­ni, con la boz­za del DL Cal­de­ro­li, pre­me sull’acceleratore dell’autonomia dif­fe­ren­zia­ta, sul sol­co già trac­cia­to dai gover­ni pre­ce­den­ti, in ulti­mo il gover­no Dra­ghi coi decre­ti col­le­ga­ti alla Leg­ge di Bilan­cio 2021. Una boz­za in cui è pre­vi­sto che il Par­la­men­to pos­sa solo rati­fi­ca­re il testo del­l’in­te­sa tra la Regio­ne richie­den­te e il gover­no, senza …

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21 dicembre: diciamo no all’autonomia differenziata

Vener­dì 17 dicem­bre  abbia­mo par­te­ci­pa­to in Sena­to alla con­fe­ren­za stam­pa di lan­cio del pre­si­dio del 21 dicem­bre con­tro l’au­to­no­mia dif­fe­ren­zia­ta. Auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta i cui rischi evi­den­zia­mo da sem­pre e che è sta­ta inse­ri­ta all’in­ter­no del­la mano­vra di bilan­cio  attra­ver­so un dise­gno di leg­ge col­le­ga­to, che por­te­reb­be alla fram­men­ta­zio­ne del­la Repub­bli­ca con con­se­guen­ze cata­stro­fi­che sull’ampliamento del­le dise­gua­glian­ze già esi­sten­ti tra Regio­ni e per la frui­zio­ne dei dirit­ti costi­tu­zio­na­li di cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni, pri­mi tra tut­ti il dirit­to all’istruzione e il dirit­to alla cura.

Fermiamo l’autonomia differenziata

Ripor­tia­mo l’in­ter­ven­to di Eula­lia Gril­lo, refe­ren­te nazio­na­le Scuo­la di Pos­si­bi­le, all’as­sem­blea orga­niz­za­ta dal Comi­ta­to con­tro ogni auto­no­mia. Segna­lia­mo inol­tre due peti­zio­ni per chie­de­re il riti­ro dei pro­get­ti di auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta di Emi­­lia-Roma­­gna e Lom­bar­dia. Buon­gior­no a tut­te e a tut­ti e gra­zie al Comi­ta­to con­tro ogni auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta per aver crea­to anco­ra una vol­ta un’occasione …

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“Classi pollaio”: come pensa di aprire le scuole il Ministro Bianchi?

Dopo un anno di assen­za di scuo­la nel­la vita del­le ragaz­ze e dei ragaz­zi non si può pen­sa­re asso­lu­ta­men­te di lascia­re tut­to come pri­ma; occor­ro­no inve­sti­men­ti ingen­ti su orga­ni­ci ed edi­li­zia sco­la­sti­ca per crea­re tem­pi e spa­zi nuo­vi e dare alla scuo­la la pos­si­bi­li­tà di esse­re la leva su cui far ripar­ti­re il Paese.

“Classi pollaio”: come pensa di aprire le scuole il Ministro BianchI?

La boz­za del decre­to sugli orga­ni­ci dei docen­ti per il pros­si­mo anno sco­la­sti­co è la foto­co­pia di quel­lo dell’anno scor­so. Che, lo ave­va­mo denun­cia­to, era già sta­to un prov­ve­di­men­to incre­di­bi­le, con­si­de­ra­to che era usci­to ad apri­le 2020, quin­di avreb­be dovu­to tener con­to del­le nuo­ve neces­si­tà lega­te alla pan­de­mia. A distan­za di un anno in cui …

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Priorità alla Scuola: blocchiamo accorpamenti e riduzioni di organico

Sono in vigo­re infat­ti, come ogni anno, le indi­ca­zio­ni sugli orga­ni­ci e sul­la for­ma­zio­ne del­le clas­si ema­na­te pri­ma del Covid, che quin­di non ten­go­no con­to del­le neces­si­tà deri­van­ti dal­la pandemia.

Occor­re un’ordinanza che le rive­da secon­do le neces­si­tà di distan­zia­men­to indi­ca­te dal­lo stes­so mini­ste­ro per­ché , para­dos­sal­men­te, si sta pro­ce­den­do ad accor­pa­re alcu­ne clas­si poco nume­ro­se piut­to­sto che tener­le così, cioè coi nume­ri ade­gua­ti alle neces­si­tà attuali.

La scuola non è un servizio da erogare, è un vettore di uguaglianza

Nei gior­ni scor­si, dopo la media­zio­ne del Pre­si­den­te del Con­si­glio Con­te per evi­ta­re che in Sena­to si con­su­mas­se lo scon­tro tra for­ze di mag­gio­ran­za sul Decre­to Scuo­la, si sono sus­se­gui­te una serie di pro­po­ste che nul­la aggiun­go­no e nul­la risol­vo­no rispet­to all’emergenza edu­ca­ti­va che è già in atto e che a set­tem­bre sarà dram­ma­ti­ca­men­te sot­to gli occhi di tutti.

A settembre torniamo a scuola o torniamo alla fase 1?

Nell’attesa, una cosa è cer­ta: anche per il rien­tro a scuo­la, come chie­dia­mo da set­ti­ma­ne per tut­to il resto, non si potrà pre­scin­de­re da un uso capil­la­re dei tam­po­ni per testa­re le per­so­ne e iso­la­re quel­le posi­ti­ve al Coro­na­vi­rus. Sono indi­spen­sa­bi­li, soprat­tut­to alla luce del fat­to che ria­pri­re le scuo­le signi­fi­che­rà movi­men­ta­re ogni gior­no dodi­ci milio­ni di per­so­ne, tra stu­den­ti, per­so­na­le e famiglie. 

Riapertura del Paese: la scuola deve essere al centro

For­se è il momen­to di dire che non si può pen­sa­re alla scuo­la come un mon­do a sé, la scuo­la riguar­da tut­to, dal­la con­ci­lia­zio­ne dei tem­pi di lavo­ro del­le fami­glie alla mobi­li­tà, dai cam­bia­men­ti socia­li a quel­li infra­strut­tu­ra­li, pas­san­do per l’ampliamento del­le dise­gua­glian­ze che si sta veri­fi­can­do con l’emergenza Coronavirus.