QUADERNI
Il comune denominatore della destra razzista e sovranista, del neocentrismo renzianminnitorlandiano e del populismo grillino è l’opportunismo nel cercare di trarre vantaggio elettorale dalla strumentalizzazione bieca di una questione serissima.
Certo che bisogna occuparsi della parità salariale, ma senza cadere nell’errore di pensare che le questioni non siano strettamente legate e non vedere che impegnarsi per l’una, rende più forte anche l’altra battaglia
Se la Norvegia ha sospeso l’export di armi verso gli Emirati Arabi Uniti partendo da un rigoroso approccio precauzionale, per l’Italia non ci sono più scuse (e non ci sono mai state, a dirla tutta) per non bloccare immediatamente l’export di armi verso l’Arabia Saudita.
La notizia per cui quello che sembra destinato ad essere il primo partito cercherebbe già di porre ai propri parlamentari vincoli in contrasto con la Costituzione getta una prima fitta ombra sulla prossima legislatura
Il rispetto degli animali non è una questione che riguarda solo chi ha una spiccata sensibilità nei loro confronti, ma è sintomo di una società matura, civile e più giusta
Emma e Bea non sono proprio affiatatissime
Da tre mesi prosegue la dura battaglia di un gruppo di lavoratori minacciati di licenziamento da parte delle cooperative appaltatrici che forniscono manodopera alla Castelfrigo
Improvvisamente, ecco la promessa: mille euro per tutti! La potrà mantenere? Certamente no.
Un’idea molto semplice, mutuata da come il Partito Laburista inglese sceglie i propri candidati
E’ tempo di scorgere in tutto ciò che si muove a sinistra ciò che vi è di più prezioso, arricchendo la nostra proposta perché l’Italia stessa sia più ricca di programmi, progetti, soluzioni.
La tessera di Possibile è un piccolo investimento per fare insieme grandi battaglie. Per la pace, la laicità, l’ambiente, l’accoglienza rigorosa, i diritti di tutti, la legalizzazione della cannabis, il rispetto della Costituzione.
E’ stata issata una trivella per la ricerca di idrocarburi, primo passo della concessione territoriale denominata “Biancavilla I”
Lunedì 18 dicembre ventotto lavoratori e lavoratrici dei musei torinesi hanno appreso della procedura di licenziamento collettivo ai loro danni.
Giuseppe Civati aveva consigliato, prima di altri, la lettura del libro di Marta Fana, Non è lavoro, è sfruttamento, come base culturale da cui partire per scrivere un nuovo progetto per l’Italia.
All’appello mancavano oltre ai 5 Stelle e alle destre anche un terzo del gruppo del Pd.
Che i corridoi umanitari non siano un mezzo spicciolo per far dimenticare i moltissimi migranti internati, che non siano uno strumento ipocrita per smacchiare e dissimulare colpe e reati di una politica efferata.