Questione maschile

#8marzo: cosa dice l’Eurobarometro

Il son­dag­gio dell’Eurobarometro, pub­bli­ca­to dal Par­la­men­to euro­peo in vista del­la Gior­na­ta inter­na­zio­na­le dei dirit­ti del­la don­na dell’8 mar­zo, mostra l’im­pat­to signi­fi­ca­ti­vo del­la pan­de­mia sia a livel­lo sia per­so­na­le che pro­fes­sio­na­le, che di salu­te men­ta­le. I dati rile­va­no anche un for­te aumen­to dei livel­li di vio­len­za con­tro le donne.

Sessismo in curva

Il dare una pac­ca sul sede­re a una don­na non è per­ce­pi­to dal­la mag­gio­ran­za dell’opinione pub­bli­ca, e inten­do non solo maschi­le, come una cosa gra­ve, come un rea­to, ma solo, al mas­si­mo, come una scioc­chez­za, uno scher­zo, un pic­co­lo, insi­gni­fi­can­te, erro­re in una car­rie­ra di vita immacolata. 

Tampon Tax: un passo avanti, ma le mestruazioni non sono un lusso. Continueremo a insistere.

Dopo mol­ti anni, ben 6 dal­la pro­po­sta che facem­mo con Giu­sep­pe Civa­ti e Pos­si­bi­le, se ne è col­to il signi­fi­ca­to sim­bo­li­co e però concretissimo.
Un pas­so avan­ti, sicu­ra­men­te. Anche se spia­ce per il tem­po per­so. E spia­ce per­ché l’I­VA sugli assor­ben­ti non è anco­ra al 4%, come quel­la per i pro­dot­ti di pri­ma neces­si­tà, com’è giu­sto che sia. Per­ché le mestrua­zio­ni non sono un lus­so. Con­ti­nue­re­mo a insistere.

Aria fresca da Bruxelles: accesso all’aborto come diritto umano ed eliminazione della tampon tax

Per­ché la riso­lu­zio­ne del Par­la­men­to euro­peo non resti let­te­ra mor­ta, è impor­tan­te mobi­li­tar­si tutt* a par­ti­re dal livel­lo loca­le e nazio­na­le. Le cam­pa­gne di Pos­si­bi­le han­no già avu­to esi­to posi­ti­vo in varie real­tà loca­li, unen­do le for­ze il cam­bia­men­to avviene.

194 sotto attacco: il diritto di scelta delle donne non si tocca

Tra le sue accu­se alla 194, oltre i costi che l’applicazione di que­sta gra­ve­reb­be­ro sul siste­ma sani­ta­rio nazio­na­le — come se i dirit­ti del­le don­ne potes­se­ro esse­re sog­get­ti nel­la loro appli­ca­zio­ne al cri­te­rio costi/ricavi — vi è anche quel­la di non aver eli­mi­na­to l’aborto clan­de­sti­no e di aver aggra­va­to il pro­ble­ma del­la denatalità.

Chi si occupa del divario di genere nel settore digitale?

Sia la “Gior­na­ta inter­na­zio­na­le del­le don­ne e del­le ragaz­ze nel­la scien­za” del­lo scor­so 11 feb­bra­io sia la più nota “Gior­na­ta inter­na­zio­na­le dei dirit­ti del­la don­na” dell’8 mar­zo sono tra­scor­se con il con­sue­to stuo­lo di arti­co­li, ser­vi­zi gior­na­li­sti­ci e diret­te Face­book su alcu­ni casi di don­ne arri­va­te all’apice del­la car­rie­ra scien­ti­fi­ca. Ma se vi fos­se venuta …

Chi si occu­pa del diva­rio di gene­re nel set­to­re digi­ta­le? Leg­gi altro »

Il #governodellemigliori: i congedi parentali

Quan­do si par­la di pari­tà retri­bu­ti­va e di eli­mi­na­re il #gen­der­pay­gap, uno dei temi su cui agi­re è quel­lo dei con­ge­di paren­ta­li. L’Italia ha biso­gno di intro­dur­re un vero con­ge­do di pater­ni­tà, aven­te le stes­se carat­te­ri­sti­che di quel­lo pre­vi­sto per la madre. I dati ci dico­no che in cor­ri­spon­den­za del­la nasci­ta dei figli si regi­stra uno …

Il #gover­no­del­le­mi­glio­ri: i con­ge­di paren­ta­li Leg­gi altro »