QUADERNI

In una impro­ba­bi­le clas­si­fi­ca degli orro­ri entra di pre­po­ten­za e con vio­len­za quel­la dei kami­ka­ze del com­man­do che ha attac­ca­to la sede del­la Ong Save the Chil­dren a Jala­la­bad, in Afghanistan 
Quel­li lan­cia­ti da Arci­gay non devo­no resta­re solo appun­ti per la cam­pa­gna elet­to­ra­le. Incon­tria­mo­ci, ela­bo­ria­mo insie­me una stra­te­gia qua­dro per le per­so­ne LGBTI capa­ce di assi­cu­ra­re una nuo­va spe­ran­za a chi in que­sti anni l’ha persa. 
Il mini­stro Min­ni­ti ha dav­ve­ro pre­sen­ta­to un pro­to­col­lo attra­ver­so il qua­le la Poli­zia Posta­le, che fa capo al suo Mini­ste­ro, che fa capo al Gover­no, deci­de­rà cosa sia vero e cosa sia falso. 
È per que­sto che esi­ste Libe­ri e Ugua­li, per­ché la mag­gior par­te dei pro­ble­mi del nostro pae­se vie­ne da una ini­qua distri­bu­zio­ne del­la ric­chez­za e il nostro com­pi­to è quel­lo di rime­dia­re a que­sta ingiu­sti­zia. Lo dico con rispet­to e spi­ri­to di ser­vi­zio: l’unico gover­no del pre­si­den­te a cui lavo­ro è quel­lo del pre­si­den­te Grasso. 
I mini­stri dell’interno Min­ni­ti e del­la dife­sa Pinot­ti ci som­mi­ni­stra­no l’ultimo atto di una seque­la di prov­ve­di­men­ti con­tra migran­tes che con­fer­ma­no una linea poli­ti­ca pre­ci­sa sui dirit­ti umani 
Noi non barat­tia­mo la nostra coe­ren­za con un tito­lo di gior­na­le in più, non fac­cia­mo pro­mes­se per man­te­ne­re noi stes­si, non rinun­cia­mo alla nostra feli­ci­tà che vie­ne esclu­si­va­men­te dal­la pos­si­bi­li­tà di poter dare al nostro Pae­se l’opportunità di cam­bia­re veramente. 
Affer­ma­re che gli stra­nie­ri loro mal­gra­do irre­go­la­ri che vivo­no e lavo­ra­no oggi nel nostro pae­se «per man­gia­re devo­no delin­que­re» è una macro­sco­pi­ca fal­si­tà, per­ché le badan­ti che accu­di­sco­no i nostri anzia­ni o i lavo­ra­to­ri agri­co­li stra­nie­ri (sfrut­ta­ti da capo­ra­li ita­lia­nis­si­mi) non sono affat­to criminali