Libia, Maestri (LeU): Immagini tortura raccapriccianti, cosa ha da dire Minniti?

Un pugno nello stomaco che blocca il respiro. Non ci sono altri modi per descriverle. Questa vergogna, causata dagli accordi con l'Italia, non può essere sopportata un minuto in più

[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Le imma­gi­ni del­le tor­tu­re in Libia sui migran­ti sono rac­ca­pric­cian­ti. Un pugno nel­lo sto­ma­co che bloc­ca il respi­ro. Non ci sono altri modi per descri­ver­le. Que­sta ver­go­gna, cau­sa­ta dagli accor­di con l’I­ta­lia, non può esse­re sop­por­ta­ta un minu­to in più”. Lo dichia­ra il depu­ta­to di Pos­si­bi­le, Andrea Mae­stri, espo­nen­te di Libe­ri e Uguali.

“Pos­si­bi­le — aggiun­ge Mae­stri — ha denun­cia­to con for­za e da tem­po la gra­ve ille­git­ti­mi­tà degli accor­di con la Libia, Pae­se che non ha rati­fi­ca­to la con­ven­zio­ne di Gine­vra sul­la pro­te­zio­ne dei rifu­gia­ti ed è infe­sta­ta da ban­de cri­mi­na­li e traf­fi­can­ti di esse­ri uma­ni. Abbia­mo por­ta­to la que­stio­ne alla Came­ra, depo­si­tan­do inter­ro­ga­zio­ni su cui il mini­stro del­l’In­ter­no ha rispo­sto in manie­ra eva­si­va, addi­rit­tu­ra infa­sti­di­to dal­la nostra atten­zio­ne sul tema. Que­ste imma­gi­ni, pur­trop­po, con­fer­ma­no le nostre pre­oc­cu­pa­zio­ni. Ser­vo­no altre pro­ve per dimo­stra­re la gra­vi­tà del­le poli­ti­che fir­ma­te Min­ni­ti?”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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