QUADERNI
L’optimum verso cui tendere dovrebbe essere lo scenario di gennaio 2004 e non quello odierno, ma tant’è: anche questa volta pare che non vi siano le condizioni per poter accogliere il significato di questi numeri con la dovuta accortezza
In questi giorni, si è levata anche una voce limpida e forte, quella del padre comboniano Alex Zanotelli, che rivolge un appello alle giornaliste e ai giornalisti italiani, cogliendo perfettamente l’importanza di una corretta e competente informazione sul tema delle migrazioni.
Ossessionati dalla riduzione delle disuguaglianze, dalla possibilità di individuare soluzioni più ambiziosi e più progressive, convinti che si debba parlare della grande transizione che ci sta travolgendo, mentre la politica parla male, pensa male e fa peggio
Il coro di giubilo esulterà al momento dell’intercettazione in mare, e ancor di più a rimpatrio avvenuto. Qualcun altro volterà la faccia in un’altra direzione, pensando alla sorte che toccherà ai rifugiati respinti. La guerra ai migranti continuerà a fare vittime.
Serve una strategia quadro di contrasto alle discriminazioni multiple che le persone transessuali vivono in ogni ambito della loro vita; un piano che sappia coniugare interventi culturali, politici e giuridici.
SmartMatic è, per chiunque si occupi di politica internazionale, il simbolo di un’opacità (aziendale e di prodotto) di cui solo Maroni sembra non essersi accorto.
Una legge parziale e migliorabile, ma che comunque si pone nel solco dell’uguaglianza.
Possibile — forza di interposizione e di collegamento tra anime della sinistra — dà appuntamento a tutti il 16 settembre a Milano per la presentazione del #Manifesto, partecipato, discusso, riveduto e politicamente corretto.
Le disuguaglianze tra nord e sud del paese, e le strategie per combatterle
Maglie più strette per l’ingresso del Dalai Lama nel nostro paese e di tanti altri tibetani in esilio in India. E’ questo il risultato del cambiamento di politica voluto dal governo italiano nei confronti dei cittadini tibetani
Non basta solo la passione, occorrono anche “Esperienza, Competenza e Impegno”: queste sono le tre parole chiave che pensiamo caratterizzino la nostra partecipazione politica. Con la stessa logica, coinvolgiamo le persone che desiderano avvicinarsi a noi per collaborare insieme alla realizzazione del progetto di “Possibile”.
Gli “Italiani e le Italiane senza cittadinanza” sono quel milione di cittadini, di cui 800mila minori, nati in Italia o arrivati in tenera età ma considerati dallo Stato, ostinatamente, stranieri.