Migranti, Civati-Maestri: “Sindaca Codigoro va Avanti come vuole Renzi e sposa il neosalvinismo”

“Avan­ti, il pros­si­mo. Dopo il Ren­zi (segre­ta­rio nazio­na­le del PD) del ‘aiu­tia­mo­li a casa loro’ (quel­li che non han­no più una casa e a vol­te nem­me­no più un pae­se alle spal­le), dopo la Ser­rac­chia­ni (gover­na­tri­ce PD del Friu­li Vene­zia Giu­lia) del ‘Lo stu­pro com­mes­so da un pro­fu­go è più odio­so’, dopo la Pre­sti­pi­no (mem­bro dire­zio­ne nazio­na­le PD) del ‘La nostra raz­za rischia l’estinzione’, dopo l’E­spo­si­to (sena­to­re PD) del ‘Le Ong pen­sa­no ideo­lo­gi­ca­men­te solo a sal­va­re vite, noi non pos­sia­mo per­met­ter­ce­lo’, la sin­da­ca PD di Codi­go­ro, Ali­ce Zanar­di, ha pre­so sul serio l’in­di­ca­zio­ne del lea­der ad anda­re “Avan­ti” e ha deci­so di aumen­ta­re le tas­se loca­li e man­da­re con­trol­li mira­ti a chi ospi­ta migran­ti”. È quan­to dichia­ra­no il segre­ta­rio di Pos­si­bi­le Pip­po Civa­ti e il depu­ta­to di Sini­stra ita­lia­na-Pos­si­bi­le, Andrea Mae­stri, com­men­tan­do l’an­nun­cio del­la pri­ma cit­ta­di­na del Comu­ne in pro­vin­cia di Fer­ra­ra. “Il nuo­vo rea­to di soli­da­rie­tà (idea­to e con­dot­to dal PD del duo Min­ni­ti-Orlan­do, musi­ca e paro­le degli omo­ni­mi decre­ti) — aggiun­go­no Civa­ti e Mae­stri — fa pro­se­li­ti sul­la stra­da del neo­sal­vi­ni­smo… di sini­stra. Del neo­sal­vi­ni­smo e basta, dicia­mo, per­ché la sini­stra è dav­ve­ro un’altra cosa”.

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Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

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