Gli oppressi e gli oppressori

In un paese che tollera forme di schiavismo diffuse da nord a sud, la politica trova nello straniero la causa di tutti i mali

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1501675643375{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Nel­le cam­pa­gne attor­no a Lati­na e nel­le cam­pa­gne di mez­za Ita­lia ven­go­no sfrut­ta­te miglia­ia di per­so­ne, ogni gior­no, per tut­to l’an­no. Non esi­sto­no dirit­ti, non esi­sto­no tute­le, non esi­ste lo sta­to socia­le, e figu­ria­mo­ci se pos­so­no esi­ste­re le dome­ni­che. Esi­sto­no le migra­zio­ni inter­ne, di lavo­ra­to­ri che si spo­sta­no da sud a nord, e da est a ove­st, seguen­do il ciclo del­le sta­gio­ni e inse­guen­do il dena­ro. Il pochis­si­mo dena­ro con cui ven­go­no paga­ti e il mol­tis­si­mo dena­ro che il loro lavo­ro gene­ra e che fini­sce nel­le tasche dei loro sfruttatori.

Lo chia­ma­no capo­ra­la­to, ma è schia­vi­smo. Gli schia­vi sono negri e gial­li e alle vol­te vesto­no in modo stra­no e han­no mani gran­di e dita rovi­na­te. Sol­le­va­no le angu­rie e spo­sta­no cas­set­te di pomo­do­ri. «Non san­no nep­pu­re di esi­ste­re, di ave­re degli inte­res­si comu­ni. Sono una gran­de for­za che non si espri­me, che non par­la». Però a vol­te capi­ta. Capi­ta che gli schia­vi del­le cam­pa­gne di Lati­na di ori­gi­ne Sikh, affian­ca­ti da quel resi­duo del ‘900 che por­ta il nome di sin­da­ca­to, rie­sca­no a par­lar­si, a met­ter­si d’ac­cor­do: a sin­da­ca­liz­zar­si. E se pri­ma non sape­va­no nep­pu­re di esi­ste­re, ora lo san­no. E san­no che ogni Lui­gi­no che li schia­viz­za «ha biso­gno di un Con­ta­di­no per vive­re, per suc­chiar­lo e nutrir­se­ne», e che «per­ciò non può per­met­te­re che la stir­pe con­ta­di­na si assot­ti­gli trop­po. […] I Lui­gi­ni han­no il nume­ro, han­no lo Sta­to, la Chie­sa, i Par­ti­ti, il lin­guag­gio poli­ti­co, l’esercito, la Giu­sti­zia e le paro­le».

La stir­pe con­ta­di­na, però, non è mai sta­ta tan­to nume­ro­sa. E’ il 99%, alme­no. E così il capo­ra­le-schia­vi­sta-padro­ne-lui­gi­no può sfrut­ta­re e oppri­me­re — come sem­pre ha fat­to — chi non sa anco­ra di esi­ste­re. Sfrut­ta i richie­den­ti asi­lo ospi­ti di un cen­tro di acco­glien­za straor­di­na­ria e sfrut­ta «don­ne ita­lia­ne che ven­go­no dai pae­si dei mon­ti Lepi­ni, alle spal­le del­la pia­nu­ra Pon­ti­na. Don­ne di mez­za età, che lavo­ra­no più ‘in gri­gio’ che ‘in nero’, accet­tan­do un par­zia­le sfrut­ta­men­to. […] Il risul­ta­to è che ora “lavo­ria­mo meno oppu­re dob­bia­mo accet­ta­re le con­di­zio­ni dei pro­prie­ta­ri”, è il com­men­to di Gur­mu­kh Sin­gh, pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà india­na del Lazio, da 26 anni in Ita­lia, dal 1996 regolare».

E’ quel­lo che suc­ce­de oggi in pro­vin­cia di Lati­na. E’ quel­lo che è sem­pre suc­ces­so, se avre­mo «dise­re­da­ti e oppres­si da un lato, pri­vi­le­gia­ti e oppres­so­ri dal­l’al­tro». A pre­scin­de­re dal colo­re del­la pel­le, come dimo­stra­no le don­ne che discen­do­no dai mon­ti Lepi­ni, tan­to rea­li da richia­ma­re i più clas­si­ci bra­ni del­la let­te­ra­tu­ra ita­lia­na.

Ci si aspet­te­reb­be un decre­to regio ema­na­to d’ur­gen­za, che com­bat­ta e vin­ca lo sfrut­ta­to­re, che sguin­za­gli ovun­que ispet­to­ri del lavo­ro incor­rut­ti­bi­li, al ter­mi­ne di que­sta sto­ria. O ci si aspet­te­reb­be una rivol­ta del pane che pren­da d’as­sal­to il Palaz­zo. La sto­ria fini­sce inve­ce con un altro decre­to regio, ema­na­to d’ur­gen­za anche que­sto, per fare la guer­ra alle per­so­ne che scap­pa­no da luo­ghi dove si sta enor­me­men­te peg­gio che nel­le cam­pa­gne in pro­vin­cia di Lati­na. E con un codi­ce per disci­pli­na­re colo­ro che vor­reb­be­ro sal­var­li. Un decre­to e un codi­ce che muo­vo­no dal­l’in­vio­la­bi­le «dirit­to di divi­de­re il mon­do in ita­lia­ni e stra­nie­ri» e non in oppres­si e oppres­so­ri. Lo stra­nie­ro sarà respin­to e tor­tu­ra­to in Libia, gli sbar­chi dimi­nui­ran­no. Esul­te­ran­no tut­ti, tran­ne gli oppres­si del­le cam­pa­gne di Lati­na e il restan­te 99%.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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