QUADERNI
A scatenare la nostra indignazione è stata una delle sue ultime dichiarazioni: “il Brasile non vuole essere il paese del turismo gay, ma i turisti che vorranno fare sesso con le donne brasiliane saranno benvenuti!”. Una frase atroce, pronunciata in un paese con un enorme turismo e sfruttamento sessuale, anche di minorenni, oltre a un altissimo indice di femminicidio.
Ci sono notizie che ti riportano indietro nel tempo. Una di qualche giorno fa sulle “Sentinelle a scuola” a Cascina mi ha trasportato fino al Paleolitico Inferiore quando ero un bambino di sei anni e, amante degli Spaghetti Western che imperversavano in quel periodo, chiesi aduna vicina: ”Si studia molto per diventare cowboy?”.
La Commissione Lavori Pubblici e Ambiente del Senato ha approvato un emendamento bipartisan al decreto Sblocca Cantieri a firma di Lega, M5s, Pd e Forza Italia che prevede l’installazione delle telecamere in tutte le aule delle scuole di infanzia statali e paritarie e nelle case di cura.
Il futuro è verde oppure, banalmente, non sarà. L’emergenza climatica è la questione delle questioni, che contiene tutte le altre e dalla quale tutte le altre dipendono, a partire dalla nostra lotta per l’uguaglianza. Una questione attorno alla quale poter costruire — cosa che sta già avvenendo, a dir la verità — programmi coerenti di governo, parole e discorsi nuovi, priorità chiare e riconoscibili.
La discriminazione tra il calcio femminile e quello maschile è ancora maggiore alle nostre latitudini. Ora il braccio di ferro fra Ada Hegerberg, che rinuncia alla vetrina del Mondiale, e la Federazione norvegese riaccende i riflettori sul tema. Qui in Italia oltretutto c’è stata, recentemente, una polemica anche sulle donne che commentano il calcio (che qualcuno non ‘approva’), segno che è una questione culturale che va affrontata a tutto campo.
Durante questi ultimi 20 anni, tale disposizioni è stata ignorata fino quando, pochi giorni fa, una donna residente a Bruxelles ha ricevuto la tessera elettorale in cui compare, non richiesto, anche il cognome del marito, sposato poco meno di un anno fa e di cui non ha preso il cognome legalmente, pertanto tutti i suoi documenti di riconoscimento riportano soltanto il cognome “da nubile”.