QUADERNI
Sono in vigore infatti, come ogni anno, le indicazioni sugli organici e sulla formazione delle classi emanate prima del Covid, che quindi non tengono conto delle necessità derivanti dalla pandemia.
Occorre un’ordinanza che le riveda secondo le necessità di distanziamento indicate dallo stesso ministero perché , paradossalmente, si sta procedendo ad accorpare alcune classi poco numerose piuttosto che tenerle così, cioè coi numeri adeguati alle necessità attuali.
Il dibattito innescato anche in Italia dalle proteste #BlackLivesMatter dimostra che abbiamo maturato una maggiore consapevolezza sulle dinamiche di sopraffazione, violenza e potere di un passato che abbiamo cercato di rimuovere, nascondendolo sotto il mito degli “Italiani brava gente”.
La ripresa economica necessita che le risorse pubbliche siano destinate alle imprese sane e che lavorano in sicurezza e che, perciò, devono essere tutelate da quei concorrenti sleali che evadono tasse e contributi e che non rispettano le norme a protezione delle lavoratrici e dei lavoratori.
È inaccettabile che FanoTV abbia deciso di sostenere completamente ed esclusivamente la linea di attacco alla prossima proposta di legge su questi temi scegliendo di trasmettere solo lo spot di ProVita
Con questa mozione rilanciamo la richiesta di Rete disarmo affinchè il governo riferisca sulle autorizzazioni e sospenda le trattative in corso fino a che non sarà raggiunta la piena collaborazione per ottenere verità per Giulio Regeni. Non è ancora detta l’ultima parola: nonostante siano state autorizzate le trattative tra Roma ed Il Cairo, il ministero degli Esteri ed il governo possono tuttora non concedere l’autorizzazione all’esportazione di sistemi militari all’Egitto.
La scuola non è, e non deve essere, un lungo “corso di formazione professionale” in balia del mercato del lavoro, non può diventare la culla in cui allevare solo i futuri colletti bianchi.
La nostra proposta nasce dall’urgenza di tornare a scuola, di rimetterla al centro della visione di Paese. Occorre ribaltare la prospettiva del ragionamento politico in favore di scuola e giovani, non è più accettabile che siano temi puntualmente sacrificati di fronte a ogni tipo di esigenza.
Dal 9 marzo scorso, a causa della terribile pandemia, è accaduta una cosa per alcuni di noi autistici, insperata: il lockdown ha improvvisamente reso il mondo a nostra misura. Il distanziamento sociale, il bassissimo impatto sensoriale dovuto al fermarsi delle automobili, dei rumori, la diminuzione dello stress emotivo-sociale, ci ha fatto sentire finalmente “a casa” davvero. Per la prima volta le persone neurotipiche hanno sperimentato il nostro modo di vivere e, come si è visto, non è stato facile.
Per noi c’è bisogno di iniziare a lavorare già da ora a modi di partecipazione a distanza, come ne esistono in decine di altri paesi, per non perdere quei pochi rimasugli di fiducia nei confronti di figure sempre più distaccate dalla rappresentanza dei territori e delle persone. Anzi, può diventare un’occasione per rilanciare una partecipazione anche maggiore alla vita politica, da parte di coloro che negli anni sono rimasti tagliati fuori dalle elezioni a causa di leggi pensate per ridurre la partecipazione, anziché incoraggiarla, portando a forze politiche sempre più distanti dalla società.
Dedichiamo il nostro Pride Month a ogni lotta contro l’oppressione, contro un sistema che promuove odio e supremazia e che non rispetta libertà, diritti e uguaglianza. Per questi motivi ci uniamo alla solidarietà verso le nostre sorelle e i nostri fratelli afroamericani, la loro lotta è la nostra lotta.
Interessi economici, interessi sociali e interessi ambientali sono i tre pilastri su cui costruire una società sostenibile. La sostenibilità si realizzerà solo se questi tre parametri avranno uguale dignità e importanza in tutte le decisioni. Nell’esatto momento in cui uno dei tre parametri acquisterà maggiore importanza rispetto agli altri il sistema precipiterà nuovamente. Dare uguale dignità agli interessi economici, sociali e ambientali, tenere insieme la giustizia sociale e quella climatica, è la rivoluzione che dobbiamo fare, senza nessun tentennamento. La rivoluzione dell’uguaglianza non può aspettare.
Oggi sono 120 i giorni di detenzione di Patrick Zaky, ora nel carcere di Tora in Egitto dove si muore di Covid-19. Il primo giugno la detenzione preventiva è stata rinnovata in automatico, senza la presenza dei suoi avvocati, dopo numerose sospensioni dell’udienza a causa del virus.
Rilanciamo nuovamente la richiesta di Rete disarmo che il governo riferisca sulle autorizzazioni e che sospenda le trattative in corso fino a che non sarà raggiunta la piena collaborazione per ottenere verità per Giulio Regeni. È inaccettabile, di fronte a questioni tanto gravi e alla minaccia alla stessa sopravvivenza di Patrick e di tanti e tante come lui, che la sospensione del Consiglio dei Ministri si risolva con un nulla di fatto o con poche righe di esercizio retorico a margine del via libera alla “commessa del secolo”.
Da quando Vučić, ex ministro dell’informazione del governo Milošević, è al potere (8 anni) la Freedom House ha declassato la Serbia da democrazia a regime ibrido. Al 93-esimo posto per libertà di stampa. L’indipendenza delle istituzioni scientifiche è in pericolo
Rosanna, da tutte le sue difficoltà, del suo essere donna e disabile, è ripartita per rinascere, ha fatto dei suoi limiti una forza, affetta da un inesauribile vizio di vivere, quello che vorremmo accadesse per Genova, per quello che ha vissuto e sta vivendo. Genova che sa lottare e si sa rialzare, facendosi comunità.