Quaderni

La politica della rassegnazione

Dal­la fal­sa rot­ta­ma­zio­ne, sia­mo pas­sa­ti alla ras­se­gna­zio­ne pres­so­ché tota­le. Dal­le lar­ghe inte­se, sia­mo pas­sa­ti — per col­pa pro­prio del­le lar­ghe inte­se — a osser­va­re ras­se­gna­ti un dibat­ti­to tra sor­di, in cui ci si man­da a quel Pae­se e nes­su­no ragio­na più. Una spe­cie di gigan­te­sco spec­chio rifles­so, a cui tut­ti sem­bra­no con­se­gna­ti. E ras­se­gna­ti. Dalle …

La poli­ti­ca del­la ras­se­gna­zio­ne Leg­gi altro »

#lottocontinua: l’8 marzo continua, 365 giorni l’anno

L’ugua­glian­za, in tut­te le sue for­me, come moto­re del cam­bia­men­to nel­la socie­tà: que­sta è sin dal­la sua fon­da­zio­ne la rai­son d’etre di Pos­si­bi­le. E non esi­ste bat­ta­glia di ugua­glian­za più urgen­te di quel­la che chia­mia­mo “que­stio­ne maschi­le” (non fem­mi­ni­le, per­ché in que­sto Pae­se i pro­ble­mi ce li han­no i maschi). Una que­stio­ne sot­to­va­lu­ta­ta, o per­si­no derisa …

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Non varcate quella soglia

Ciò che que­ste Came­re, elet­te con una leg­ge elet­to­ra­le inco­sti­tu­zio­na­le e autri­ci di una leg­ge elet­to­ra­le (per la sola Came­ra) inco­sti­tu­zio­na­le, devo­no in ogni modo evi­ta­re è l’approvazione di un’altra leg­ge elet­to­ra­le incostituzionale.

La popolazione straniera contribuisce positivamente alle dinamiche demografiche

Di fron­te al pro­gres­si­vo invec­chia­men­to del­la popo­la­zio­ne ita­lia­na, effet­to com­bi­na­to di bas­sa nata­li­tà e di un aumen­to del­l’e­tà media, la popo­la­zio­ne stra­nie­ra — che rima­ne sta­bi­le soprat­tut­to per effet­to del­le acqui­si­zio­ni di cit­ta­di­nan­za — con­tri­bui­sce a con­tra­sta­re una dina­mi­ca nega­ti­va di spo­po­la­men­to e invec­chia­men­to. Tut­ti ele­men­ti dei qua­li una poli­ti­ca lun­gi­mi­ran­te, non ideo­lo­gi­ca e non in pre­da a sva­rio­ni pre-elet­to­ra­li dovreb­be tene­re conto.

Liberi di produrre e scambiare energie rinnovabili #primadeldiluvio

Chie­dia­mo come avvie­ne in ogni par­te di Euro­pa che si pos­sa­no rea­liz­za­re siste­mi di rete pri­va­ti e loca­li in cui i vici­ni di con­do­mi­nio o di area indu­stria­le pos­sa­no sen­za pas­sa­re dal­la rete di distri­bu­zio­ne, scam­biar­si o ven­der­si ener­gia rin­no­va­bi­le. Non pese­rem­mo sul­la rete, anzi la alleg­ge­ri­rem­mo di cari­chi e ridur­rem­mo la disper­sio­ne, ridur­rem­mo i costi per i nostri vici­ni di alme­no il 50% di quan­to paga­no ora l’e­ner­gia e remu­ne­re­re­mo in manie­ra ragio­ne­vo­le l’in­ve­sti­men­to per la rea­liz­za­zio­ne dell’impianto.

Il mondo non si misura sulle vostre liti da ricreazione

In meri­to alla scan­da­lo CONSIP e al coin­vol­gi­men­to in esso di Luca Lot­ti se ne sono sen­ti­te, in que­sti gior­ni, dav­ve­ro di tut­ti i colo­ri, e sia­mo cer­ti che anco­ra se ne sen­ti­ran­no. Di fron­te all’ennesima lite da cor­ti­le del­le scuo­le ele­men­ta­ri che per­si­no una vicen­da così seria ha sca­te­na­to, voglia­mo riba­di­re un prin­ci­pio di …

Il mon­do non si misu­ra sul­le vostre liti da ricrea­zio­ne Leg­gi altro »

Una scuola di politica Possibile

Tut­ti ci chie­do­no di apri­re una scuo­la di poli­ti­ca, che dia gli stru­men­ti e offra linee di appro­fon­di­men­to del­le prin­ci­pa­li que­stio­ni dell’attualità. I costi di una scuo­la fisi­ca sono ecces­si­vi, per noi, come for­se per chiun­que altro: non tan­to per chi la orga­niz­za, quan­to per gli uten­ti. Allo­ra abbia­mo pen­sa­to che ogni ini­zia­ti­va di Possibile …

Una scuo­la di poli­ti­ca Pos­si­bi­le Leg­gi altro »

Paradossi fiscali nel cuore dell’Europa

Sono due le cose che col­pi­sco­no di più: l’as­sen­za di una dia­let­ti­ca dura tra mag­gio­ran­za e oppo­si­zio­ne sul tema, come se tut­to som­ma­to non ci fos­se un gran dibat­ti­to poli­ti­co sugli scan­da­li, e che a sen­ti­re i mini­stri, alcu­ni par­la­men­ta­ri, e gli addet­ti del set­to­re finan­zia­rio, non è sta­to nessuno.

Tutti a casa, in senso equo

Inve­ce di limi­tar­si ad avvi­tar­si sul­la que­stio­ne (pur impor­tan­te) del­lo Sta­dio del­la Roma, cre­dia­mo che la Giun­ta Rag­gi non pos­sa e non deb­ba più per­met­ter­si di lascia­re in secon­do, anzi ulti­mo, anzi nes­sun pia­no la que­stio­ne del­la casa, che ricor­dia­mo anche ad oggi – caso uni­co – non vede nep­pu­re in que­sta nuo­va ammi­ni­stra­zio­ne e dopo nove mesi del­la stes­sa un Asses­so­ra­to alle Poli­ti­che Abitative.

Quando l’ossessione securitaria si abbatte sui bambini

La Com­mis­sio­ne euro­pea con­ti­nua a inse­gui­re l’ossessione secu­ri­ta­ria dei Gover­ni euro­pei, inca­pa­ci di met­te­re in cam­po solu­zio­ni comu­ni e soste­ni­bi­li per tut­ti, inca­pa­ci finan­co di rispet­ta­re gli impe­gni sui 160mila ricol­lo­ca­men­ti che essi stes­si han­no pre­so, ma capa­cis­si­mi di pren­der­se­la coi più debo­li, e coi bam­bi­ni. E’ arri­va­ta in ritar­do di qual­che ora, ieri pome­rig­gio, la Comu­ni­ca­zio­ne con annes­sa Rac­co­man­da­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea sul nuo­vo pia­no d’azione per miglio­ra­re l’efficacia dei rim­pa­tri, attuan­do appie­no il poten­zia­le del­la diret­ti­va 115/2008 sui rimpatri.