Dopo quarant’anni, silenzio è ancora uguale a morte
Non basta il 1 dicembre ma serve un impegno deciso, strutturato, permanente capace di superare il mero approccio sanitario e di prevenzione e di guardare oltre, anche alla qualità della vita e alla piena inclusione delle persone sierocoinvolte. Per liberarle da uno stigma che viene dato loro da una società che ha ancora paura di affrontare questo tema.