QUADERNI

Pro­se­gue la nostra cam­pa­gna #anti­fa, per smon­ta­re paro­la per paro­la la nar­ra­zio­ne fasci­sta, raz­zi­sta e ses­si­sta che sta pren­den­do sem­pre più pie­de nel nostro pae­se (e non solo) 
Dob­bia­mo inter­ve­ni­re sul­le ragio­ni pro­fon­de che por­ta­no a opta­re per pro­po­ste poli­ti­che che inter­ven­ga­no radi­cal­men­te sul­le disu­gua­glian­ze e sul­la man­can­za di pro­spet­ti­ve che riguar­da­no par­te con­si­sten­te del­la popolazione. 
Un lun­go e sen­ti­to rac­con­to, quel­lo che ci pro­po­ne Mar­ghe­ri­ta Cor­ra­do nel­la sua let­te­ra. Mar­ghe­ri­ta Cor­ra­do è un’ar­cheo­lo­ga cala­bre­se, ma non solo: cit­ta­di­na nel sen­so più alto del ter­mi­ne, impe­gna­ta nel­la dife­sa dei beni comu­ni e sco­mo­da al pote­re. Pub­bli­chia­mo mol­to volen­tie­ri il suo scrit­to e ci schie­ria­mo, anco­ra una vol­ta, al suo fianco. 
È gra­vis­si­mo che i rap­pre­sen­tan­ti del­la comu­ni­tà LGBTI*, ed in par­ti­co­la­re l’as­so­cia­zio­ne Fami­glie Arco­ba­le­no, sia­no sta­ti esclu­se dal­la Con­fe­ren­za sul­la Fami­glia indet­ta dal Gover­no o invi­ta­ti, come nel caso di Age­do, solo come udi­to­ri sen­za pos­si­bi­li­tà di intervento. 
Una gui­da per rispon­de­re ad alcu­ne paro­le e luo­ghi comu­ni che cir­co­la­no con insi­sten­za e che si rive­la­no infon­da­ti, stru­men­ta­li, pro­pa­gan­di­sti­ci. Argo­men­ti di destra — estre­ma, a vol­te — che van­no a com­por­re una vera e pro­pria nar­ra­zio­ne ses­si­sta, discri­mi­na­to­ria e raz­zi­sta, che in mol­ti casi sa di apo­lo­gia e di pro­pa­gan­da fasci­sta e come tale vie­ne rivendicata. 
Un’occasione di appro­fon­di­men­to e di con­fron­to, per­ché alcu­ne solu­zio­ni coin­ci­do­no, altre diver­go­no, ma la solu­zio­ne di que­sta diver­gen­za cre­do pos­sa esse­re uti­le al dibat­ti­to pub­bli­co, nel per­cor­so ver­so la defi­ni­zio­ne di una pro­po­sta elet­to­ra­le a sini­stra, nel segno dell’uguaglianza.
Dopo set­ti­ma­ne di stal­lo, sem­bra che ripren­da il cam­mi­no par­la­men­ta­re del­la leg­ge elet­to­ra­le che que­ste Came­re fan­no e disfan­no dall’inizio del­la legi­sla­tu­ra, con una cer­ta incli­na­zio­ne alle solu­zio­ni inco­sti­tu­zio­na­li (come san­ci­to dal­la sen­ten­za n. 35 del 2017).