covid19

A settembre torniamo a scuola o torniamo alla fase 1?

Nell’attesa, una cosa è cer­ta: anche per il rien­tro a scuo­la, come chie­dia­mo da set­ti­ma­ne per tut­to il resto, non si potrà pre­scin­de­re da un uso capil­la­re dei tam­po­ni per testa­re le per­so­ne e iso­la­re quel­le posi­ti­ve al Coro­na­vi­rus. Sono indi­spen­sa­bi­li, soprat­tut­to alla luce del fat­to che ria­pri­re le scuo­le signi­fi­che­rà movi­men­ta­re ogni gior­no dodi­ci milio­ni di per­so­ne, tra stu­den­ti, per­so­na­le e famiglie. 

Fase 2: come si adeguerà il mondo del lavoro?

Il dado è trat­to: la cosid­det­ta Fase 2 si avvie­rà il 4 mag­gio. Ma come si ade­gue­rà il mon­do del lavo­ro? L’allentamento del­le restri­zio­ni, decre­ta­to per avvia­re la ripre­sa del­le atti­vi­tà eco­no­mi­che e socia­li, ripor­te­rà infat­ti al lavo­ro – secon­do le sti­me di Vit­to­rio Colao, capo del­la task for­ce Fase 2 coro­na­vi­rus – 2,7 milioni …

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Fase 2: Pari Opportunità e Uguaglianza, queste sconosciute

Il 4 Mag­gio sarà uffi­cial­men­te la data d’inizio del­la Fase 2 ma anco­ra tan­te, trop­pe, que­stio­ni resta­no appe­se in un lim­bo che lascia dub­bi e non poche ama­rez­ze. Nel­la con­fe­ren­za stam­pa del Pre­si­den­te del Con­si­glio si è dato spa­zio a par­chi, atti­vi­tà fisi­ca e sport di grup­po men­tre temi come quel­lo del­le fami­glie, del­la scuola …

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Se è lavoro, va pagato

“Chi pren­de il red­di­to di cit­ta­di­nan­za può comin­cia­re ad anda­re a lavo­ra­re” nei cam­pi per rac­co­glie­re la frut­ta e la ver­du­ra, visto che gli agri­col­to­ri stan­no facen­do fati­ca a tro­va­re lavo­ra­to­ri per la sta­gio­ne del­la rac­col­ta. “Così resti­tui­sce un po’ quel­lo che pren­de”. (Ste­fa­no Bonac­ci­ni, fon­te TPI). Col­pi­sce la dichia­ra­zio­ne di Ste­fa­no Bonac­ci­ni, da poco riconfermato …

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Bolsonaro ha perso la testa, e l’appoggio del popolo brasiliano

Sono 12.056 i casi con­fer­ma­ti e 553 le mor­ti regi­stra­te in Bra­si­le, al 6 apri­le. Nume­ri che pro­ba­bil­men­te sono mol­to più bas­si di quel­li rea­li, in un pae­se di dimen­sio­ni con­ti­nen­ta­li, con fave­las enor­me­men­te popo­la­te e dove tan­tis­si­me per­so­ne non han­no acces­so nem­me­no al siste­ma igie­ni­co sani­ta­rio o alla salu­te pub­bli­ca. Come se non bastassero …

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Siamo sicuri che sia uno “scudo” per i medici?

Gli orga­ni di infor­ma­zio­ne han­no dato noti­zia del­la immi­nen­te discus­sio­ne in com­mis­sio­ne Bilan­cio di un emen­da­men­to al decre­to Cura Ita­lia, che ha già rice­vu­to l’approvazione del Gover­no, defi­ni­to impro­pria­men­te “scu­do pena­le per i medi­ci” con rife­ri­men­to all’attuale emer­gen­za sani­ta­ria per Covid-19 in cor­so. Una pri­ma, som­ma­ria, let­tu­ra dell’emendamento in que­stio­ne, fer­mo un prin­ci­pio di fon­do asso­lu­ta­men­te con­di­vi­si­bi­le, cioè tutelare …

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La sicurezza dei lavoratori non può essere lasciate alle autocertificazioni

Il Decre­to del Pre­si­den­te del Con­si­glio del 22 mar­zo scor­so ha pre­vi­sto la sospen­sio­ne del­le atti­vi­tà eco­no­mi­che non essen­zia­li, a decor­re­re da lune­dì 23 mar­zo fino al 3 apri­le. A tale decre­to si è arri­va­ti dopo diver­si gior­ni (set­ti­ma­ne?) di discus­sio­ne, con le due prin­ci­pa­li par­ti in cau­sa, Con­fin­du­stria, da un lato, sin­da­ca­ti, dal­l’al­tro, che …

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Pensare al dopo: un grande piano di respiro europeo

Ne sareb­be feli­ce Key­nes, di que­sta pos­si­bi­li­tà irri­pe­ti­bi­le di aumen­ta­re la spe­sa pub­bli­ca e inve­sti­re in alcu­ni set­to­ri stra­te­gi­ci dell’economia che garan­ti­sca­no un effet­to leva del PIL, che altro non è che un ele­va­to ritor­no degli inve­sti­men­ti pub­bli­ci sul valo­re tota­le del­la pro­du­zio­ne. E sen­za aumen­ta­re il defi­cit, quan­do ci ricapita?

La parola d’ordine è sempre la stessa: chiudere ciò che non è essenziale

È com­pren­si­bi­le che in un momen­to di for­tis­si­ma cri­si, come quel­lo che stia­mo viven­do, si sen­ta istin­ti­va­men­te il biso­gno di sta­re dal­la par­te del Gover­no. Per sen­tir­si par­te del­la solu­zio­ne e non del pro­ble­ma, o anche solo per­ché si pre­fe­ri­sce pen­sa­re che la nostra salu­te, la nostra sicu­rez­za e il nostro benes­se­re sono in mano …

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Troppo poco, troppo tardi

Il decre­to nel­la sua ver­sio­ne defi­ni­ti­va, fir­ma­ta da Con­te qua­si 24 ore dopo la pre­sen­ta­zio­ne di ieri not­te alla nazio­ne, con­tie­ne misu­re mol­to blan­de di con­te­ni­men­to dell’esposizione e del movi­men­to di lavo­ra­to­ri impe­gna­ti in mol­tis­si­mi set­to­ri, che riman­go­no anco­ra aper­ti. Alla boz­za di ieri si sono aggiun­te mol­te cate­go­rie. Il decre­to “slit­ta” al 25, scriveva …

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