QUADERNI
Le rivelazioni di oggi da parte di Greenpeace Olanda sui negoziati in corso per il TTIP sono particolarmente gravi. Non solo per l’aggressività della posizione americana, che mira ad abbassare quando non a smantellare gli standard europei di tutela ambientale e della salute, compreso il principio di precauzione, ma anche perché la Commissione europea sembra particolarmente timida nella loro difesa.
L’ufficializzazione dell’iscrizione di Possibile al registro pubblico dei partiti politici era già arrivata qualche giorno fa — qui tutta la storia — ora ecco finalmente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Quel patto per la Calabria e tutta l’enfasi mediatica della sua firma in realtà nasconde il “nulla di nuovo”. Cioè, non solo viviamo nella regione più arretrata del Paese, non solo assistiamo da sempre alle stesse logiche politico-clientelari e ai trasformismi autorizzati, per di più veniamo trattati (ma in questo ci fanno compagnia Campania e Sicilia) come idioti che non sanno leggere oltre i titoloni e gli annunci.
Il professor Andrea Pertici, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Pisa interviene nel ciclo di trasmissioni di Radio Popolare dedicate alla revisione della Costituzione.
La lettera ai presidenti di Camera e Senato e al Presidente della Repubblica Mattarella promossa da Possibile: il governo nell’adozione del nuovo codice ha gravemente leso la sovranità del Parlamento.
A Fano, siamo nelle piazze per presentare al Consiglio Comunale di Fano una petizione popolare e una proposta di Referendum, capaci di rimettere in discussione la costruzione di un nuovo Ospedale unico in mano ai privati.
Il Governo chiude la strada alla corruzione. Il tono tranchant dell’annuncio è al solito del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. La corruzione, ha detto, si batte con «norme più semplici, non più complicate». Ha così dato il via libera la scorsa settimana, durante una conferenza stampa, al nuovo Codice degli Appalti.
Il 17 aprile 2016 il candidato sindaco del Partito democratico a Ravenna, Michele De Pascale, ha visitato la moschea Attaqua portando saluti e consegnando un dono: un quadretto con “Nove regole di civiltà universali” scritte per noi, stampate in modo casalingo e incorniciate.
L’uomo delle bolle di sapone che ha deciso di rispondere con la gentilezza che lo contraddistingue ai soprusi di alcune persone che dall’alto della loro presunta superiorità si sono sentiti in dovere di umiliarlo, forse perché debole, forse perché diverso.
Pubblichiamo i risultati della consultazione, tenutasi nei giorni scorsi nella formula degli Stati Generali di Possibile, riguardante la nuova stagione referendaria che sembra avvicinarsi.
Non chiediamo un’adesione di mera appartenenza o di identità: offriamo una tessera politica e elettorale in senso pieno. Per decidere insieme. Per far sentire la propria voce. Per cambiare le cose.
Mettendo in fila tutte le iniziative del governo, sembra che l’unico interesse dimostrabile e reale nel settore delle fonti rinnovabili sia, almeno fino ad ora, quello di affossarlo.
Possibile ha lasciato liberi i suoi comitati di decidere (anche attraverso votazioni, dove ce n’è stato bisogno), ha sostenuto coalizioni le più ampie possibili, non ha rivendicato a sé posizioni né ruoli, ha accettato candidature proposte da altri in un clima di totale collaborazione, non ha concesso opacità nel rapporto con il partito della nazione, non ha dovuto commissariare nessuno, come è capitato a molte altre forze politiche, e ha elaborato progetti partecipativi e aperti.
Pochi minuti fa la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici ha pubblicato sul sito parlamento.it la delibera con cui comunica l’iscrizione di Possibile al registro dei partiti politici riconosciuti.