Questione maschile

Dal Brasile all’Italia — La resistenza sarà donna

A sca­te­na­re la nostra indi­gna­zio­ne è sta­ta una del­le sue ulti­me dichia­ra­zio­ni: “il Bra­si­le non vuo­le esse­re il pae­se del turi­smo gay, ma i turi­sti che vor­ran­no fare ses­so con le don­ne bra­si­lia­ne saran­no ben­ve­nu­ti!”. Una fra­se atro­ce, pro­nun­cia­ta in un pae­se con un enor­me turi­smo e sfrut­ta­men­to ses­sua­le, anche di mino­ren­ni, oltre a un altis­si­mo indi­ce di femminicidio.

La Coppa (dei diritti) di Ada

La discri­mi­na­zio­ne tra il cal­cio fem­mi­ni­le e quel­lo maschi­le è anco­ra mag­gio­re alle nostre lati­tu­di­ni. Ora il brac­cio di fer­ro fra Ada Heger­berg, che rinun­cia alla vetri­na del Mon­dia­le, e la Fede­ra­zio­ne nor­ve­ge­se riac­cen­de i riflet­to­ri sul tema. Qui in Ita­lia oltre­tut­to c’è sta­ta, recen­te­men­te, una pole­mi­ca anche sul­le don­ne che com­men­ta­no il cal­cio (che qual­cu­no non ‘appro­va’), segno che è una que­stio­ne cul­tu­ra­le che va affron­ta­ta a tut­to campo.

Tessere elettorali: per le donne torna il cognome del coniuge

Duran­te que­sti ulti­mi 20 anni, tale dispo­si­zio­ni è sta­ta igno­ra­ta fino quan­do, pochi gior­ni fa, una don­na resi­den­te a Bru­xel­les ha rice­vu­to la tes­se­ra elet­to­ra­le in cui com­pa­re, non richie­sto, anche il cogno­me del mari­to, spo­sa­to poco meno di un anno fa e di cui non ha pre­so il cogno­me legal­men­te, per­tan­to tut­ti i suoi docu­men­ti di rico­no­sci­men­to ripor­ta­no sol­tan­to il cogno­me “da nubile”.

Primo maggio: basta divario, pari salario!

Sei lavo­ra­tri­ci su die­ci han­no retri­bu­zio­ni ora­rie sot­to la media­na. Que­sto è il fred­do dato sta­ti­sti­co divul­ga­to dall’ISTAT lo scor­so dicem­bre. Non capi­ta la stes­sa cosa con gli uomi­ni. Fra di essi, quel­li che rice­vo­no una retri­bu­zio­ne infe­rio­re alla media­na sono solo il 44%. Il dato è rela­ti­vo all’anno 2016, ulti­mo del­la rile­va­zio­ne. Restrin­gen­do il …

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Il riscatto dell’Europa passa dalle donne

Lo abbia­mo det­to agli Sta­ti Gene­ra­li del­le Don­ne di Pos­si­bi­le. Lo abbia­mo scrit­to sul­la tes­se­ra di Pos­si­bi­le del 2019. Lo abbia­mo riba­di­to sot­to­scri­ven­do l’appello per la costru­zio­ne di un’unica lista alle Euro­pee, fem­mi­ni­sta, eco­lo­gi­sta e pro­gres­si­sta: le don­ne sono l’unica vera oppo­si­zio­ne allo sta­to pie­to­so, dan­no­so, ter­mi­na­le in cui ver­sa la Poli­ti­ca in ogni angolo …

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La strada per un mondo accogliente e rispettoso di tutte, tutti e tutto

Tor­no da que­sta tre gior­ni vero­ne­se cari­ca di emo­zio­ni e espe­rien­ze. Ma soprat­tut­to con­so­li­da­ta in una cer­tez­za: il mon­do rea­le è com­ple­ta­men­te fuo­ri dal­le logi­che e dal­la com­pren­sio­ne del­la poli­ti­ca. Non solo di quel­la roba retro­gra­da e inva­sa­ta che ha ani­ma­to il Con­gres­so Mon­dia­le del­la Fami­glia, ma anche a sini­stra, lar­ga­men­te inte­sa. Che non solo …

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Famiglia, Brignone: corteo a Verona è richiesta di protagonismo femminile

“Alme­no cen­to­mi­la per­so­ne in piaz­za: che non sia solo una para­ta per i poli­ti­ci pre­sen­ti, ma una rea­le con­di­vi­sio­ne del­la pra­ti­ca e del­la visio­ne poli­ti­ca che que­sta mani­fe­sta­zio­ne offre per un pro­ta­go­ni­smo fem­mi­ni­le. Un rico­no­sci­men­to enor­me va a Non Una Di Meno che ha sapu­to apri­re que­sta mani­fe­sta­zio­ne a tan­te sigle e a tan­te sensibilità …

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Tutte le bufale della proposta di legge della Lega sull’aborto — #Antivirus

La leg­ge 194 è in peri­co­lo. Se la mozio­ne di Vero­na, che ha san­ci­to il finan­zia­men­to pub­bli­co per quel­le asso­cia­zio­ni ultra­cat­to­li­che il cui com­pi­to è fare pres­sio­ne psi­co­lo­gi­ca sul­la don­na e impe­di­re di ricor­re­re all’In­ter­ru­zio­ne volon­ta­ria di Gra­vi­dan­za (IVG) è sta­to un pri­mo schiaf­fo, la pro­po­sta del depu­ta­to leghi­sta Alber­to Ste­fa­ni ha san­ci­to l’i­ni­zio del­la guer­ra all’au­to­de­ter­mi­na­zio­ne del­la donna.

Brasile, la situazione della donna nei contesti misogini

In un momen­to poli­ti­co carat­te­riz­za­to da pro­fon­di pas­si indie­tro, dal­la bana­liz­za­zio­ne dei dirit­ti con­qui­sta­ti dai più vul­ne­ra­bi­li, da discor­si miso­gi­ni, ses­si­sti e col­mi di pre­giu­di­zi, dal­la valo­riz­za­zio­ne del pos­se­de­re al di sopra dell’essere, da accor­di milio­na­ri in nome del pote­re, da minac­ce di mor­te con­tro quel­li che han­no alza­to la ban­die­ra del­la giu­sti­zia socia­le, è …

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