È il Green Friday degli assorbenti, non è la Tampon Tax

Un bene essenziale è un bene essenziale e va  tassato come un bene essenziale e non di lusso. Un ragionamento banale, ma che una società a misura di maschio fatica tantissimo a capire.

Che dire del­la tam­pon tax appe­na appro­va­ta? Che non è la tam­pon tax. 

È una misu­ra ver­so la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le asso­lu­ta­men­te apprez­za­bi­le, ma la bat­ta­glia per l’uguaglianza che è alla base del­la tam­pon tax è pro­prio da tutt’altra parte. 

Un bene essen­zia­le è un bene essen­zia­le e va  tas­sa­to come un bene essen­zia­le e non di lus­so. Un ragio­na­men­to bana­le, ma che una socie­tà a misu­ra di maschio fati­ca tan­tis­si­mo a capire.

Cia­scu­na deve poter sce­glie­re il pro­dot­to più adat­to al pro­prio cor­po e in base a come si sen­te più a suo agio. Tut­te devo­no poter­lo fare e veder rico­no­sciu­to il bene essen­zia­le più adat­to a se’ tas­sa­to come un qual­sia­si  bene essenziale.

Cer­ta­men­te si pos­so­no pre­ve­de­re incen­ti­vi per chi pro­du­ce beni com­po­sta­bi­li ed eco­lo­gi­ci, ma resta il fat­to che un bene essen­zia­le va tas­sa­to come bene essen­zia­le qua­lun­que esso sia e che nean­che le poli­ti­che ambien­ta­li si devo­no fare sui cor­pi del­le donne.

Tan­to più che non stia­mo par­lan­do di stan­zia­men­ti che ribal­ta­no le finan­ze del­lo Stato.

Quel­lo di oggi è uno scon­to su alcu­ni assor­ben­ti che non spo­sta nien­te, né eco­no­mi­ca­men­te né poli­ti­ca­men­te. Un Green Fri­day degli assor­ben­ti. 

Non è un pri­mo pas­so, è una stra­da diversa.

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