Quaderni

La possibilità di studiare tra i bisogni essenziali

In un momen­to in cui si con­ti­nua a lascia­re aper­te fab­bri­che e azien­de non essen­zia­li, e si discu­te di “essen­zia­li­tà” e “fun­zio­na­li­tà”, la repe­ri­bi­li­tà dei libri di testo andreb­be garan­ti­ta (alle­sten­do siste­mi di spe­di­zio­ne sicu­ri per lavo­ra­to­ri e lavo­ra­tri­ci coin­vol­ti in ogni pas­sag­gio) in quan­to beni non mera­men­te fun­zio­na­li, ma indi­spen­sa­bi­li per l’istruzione, per con­sen­ti­re a tut­ti e a tut­te la frui­zio­ne di un dirit­to costi­tu­zio­na­le rico­no­sciu­to anche degli ulti­mi DPCM, il dirit­to allo studio.

#Covid_19 — Sei sicuro/a sul tuo posto di lavoro?

Abbia­mo deci­so di apri­re una linea diret­ta, rac­co­glien­do testi­mo­nian­ze e segna­la­zio­ni, da pub­bli­ca­re in for­ma ano­ni­ma per fare luce sul­la man­can­za di respon­sa­bi­li­tà di alcu­ni e sui rischi che tan­ti, trop­pi, sono costret­ti anco­ra a cor­re­re, sot­to ricat­to o minaccia.

La parola d’ordine è sempre la stessa: chiudere ciò che non è essenziale

È com­pren­si­bi­le che in un momen­to di for­tis­si­ma cri­si, come quel­lo che stia­mo viven­do, si sen­ta istin­ti­va­men­te il biso­gno di sta­re dal­la par­te del Gover­no. Per sen­tir­si par­te del­la solu­zio­ne e non del pro­ble­ma, o anche solo per­ché si pre­fe­ri­sce pen­sa­re che la nostra salu­te, la nostra sicu­rez­za e il nostro benes­se­re sono in mano …

La paro­la d’ordine è sem­pre la stes­sa: chiu­de­re ciò che non è essen­zia­le Leg­gi altro »

Troppo poco, troppo tardi

Il decre­to nel­la sua ver­sio­ne defi­ni­ti­va, fir­ma­ta da Con­te qua­si 24 ore dopo la pre­sen­ta­zio­ne di ieri not­te alla nazio­ne, con­tie­ne misu­re mol­to blan­de di con­te­ni­men­to dell’esposizione e del movi­men­to di lavo­ra­to­ri impe­gna­ti in mol­tis­si­mi set­to­ri, che riman­go­no anco­ra aper­ti. Alla boz­za di ieri si sono aggiun­te mol­te cate­go­rie. Il decre­to “slit­ta” al 25, scriveva …

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Prima ci si ferma, prima si riparte

Le Pic­co­le e Medie Impre­se costi­tui­sco­no oltre il 75% del tota­le del­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve sul ter­ri­to­rio nazio­na­le, pari a cir­ca 760mila azien­de. Chi por­ta avan­ti una pic­co­la impre­sa, maga­ri a con­du­zio­ne fami­lia­re — insie­me a lavo­ra­to­ri auto­no­mi e occa­sio­na­li – attra­ver­sa un momen­to mol­to dif­fi­ci­le, e sta mostran­do gran­di pre­oc­cu­pa­zio­ni per come le isti­tu­zio­ni stanno …

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Smart working per i call center, adesso

In que­sti gior­ni dram­ma­ti­ci per il Pae­se ci sono alcu­ne cate­go­rie di lavo­ra­to­ri che vivo­no una situa­zio­ne allar­man­te e che nono­stan­te i decre­ti gover­na­ti­vi vivo­no anco­ra situa­zio­ni con un rischio deci­sa­men­te trop­po elevato.

Smart working per i call center, adesso

In que­sti gior­ni dram­ma­ti­ci per il Pae­se ci sono alcu­ne cate­go­rie di lavo­ra­to­ri che vivo­no una situa­zio­ne allar­man­te e che nono­stan­te i decre­ti gover­na­ti­vi vivo­no anco­ra situa­zio­ni con un rischio deci­sa­men­te trop­po elevato.

Coronavirus: il Governo verso il blocco delle imposte ma rischia di premiare gli evasori

Tut­te le impre­se, dal­le indu­strie fino al com­mer­cio pas­san­do per gli altri set­to­ri eco­no­mi­ci, stan­no invo­can­do la sospen­sio­ne dei ver­sa­men­ti del­le impo­ste. La misu­ra vie­ne dispo­sta per la sca­den­za del 16 mar­zo e si dovreb­be appli­ca­re entro cer­ti limi­ti di fat­tu­ra­to, 400mila euro per il set­to­re Ser­vi­zi e 700mila euro per il set­to­re Com­mer­cio. Naturalmente, …

Coro­na­vi­rus: il Gover­no ver­so il bloc­co del­le impo­ste ma rischia di pre­mia­re gli eva­so­ri Leg­gi altro »