Quaderni

PFAS: una storia di ordinaria follia

La svol­ta ci potrà esse­re solo con una cul­tu­ra poli­ti­ca capa­ce, per pri­ma cosa di far arri­va­re al più pre­sto acqua puli­ta nel­la zona inqui­na­ta, ma soprat­tut­to capa­ce di vie­ta­re la pre­sen­za di PFAS, ed altre sostan­ze peri­co­lo­se, negli sver­sa­men­ti indu­stria­li e capa­ce di incen­ti­va­re la ricon­ver­sio­ne di det­ti com­po­sti in altri com­po­sti, inno­cui per le per­so­ne e per l’ambiente

Colmare il deficit di Futuro

Lo stan­no facen­do. La mani­na che ci spin­ge ver­so il bara­tro finan­zia­rio è la stes­sa che non ha scrit­to una sola riga di Futu­ro nei docu­men­ti di pro­gram­ma­zio­ne e nel­le boz­ze del­la Leg­ge di Bilan­cio. Lo scioc­co far­ne­ti­ca­re di que­sti gior­ni non fa altro che allon­ta­nar­ci dai fon­da­men­ta­li che deter­mi­na­no già ora le con­di­zio­ni di …

Col­ma­re il defi­cit di Futu­ro Leg­gi altro »

Migranti, Maestri : Salvini risponde a Elizabeth? Soluzione è Ius soli

“La rispo­sta di Mat­teo Sal­vi­ni a Eli­za­beth, la gio­va­ne autri­ce del­le let­te­ra pub­bli­ca­ta sul sito di Pos­si­bi­le e ripre­sa anche da ‘Repub­bli­ca’, è l’en­ne­si­ma dimo­stra­zio­ne di inca­pa­ci­tà a ela­bo­ra­re in manie­ra posi­ti­va idee sul­le poli­ti­che migra­to­rie e di acco­glien­za. Le uni­che vere rispo­ste da dare sono due: l’ap­pro­va­zio­ne di una leg­ge sul­lo lo Ius soli …

Migran­ti, Mae­stri : Sal­vi­ni rispon­de a Eli­za­beth? Solu­zio­ne è Ius soli Leg­gi altro »

Decreto Genova: non c’è fango che tenga

Il tema “fan­ghi” è deli­ca­to. Van­no cer­ta­men­te cer­ca­ti limi­ti e pro­ce­du­re che met­ta­no in sicu­rez­za il suo­lo e i cit­ta­di­ni, ed evi­ti­no di dirot­ta­re i fan­ghi a disca­ri­ca o all’incenerimento, con mag­gio­ri, diver­se for­me di inqui­na­men­to e dan­ni all’ambiente e alla salu­te del­le per­so­ne e nuo­ve pesan­ti sanzioni.

Il decreto Salvini interviene sulla cittadinanza in maniera tanto chirurgica quanto diabolica

Il legi­sla­to­re è sta­to chi­rur­gi­co e dia­bo­li­ca­men­te accor­to, evi­tan­do misu­re che destas­se­ro scal­po­re e inve­sten­do su misu­re che pos­so­no appa­ri­re mar­gi­na­li ma che pre­giu­di­ca­no nei fat­ti, in ter­mi­ni buro­cra­ti­ci e ammi­ni­stra­ti­vi, il dirit­to al rico­no­sci­men­to del­la cittadinanza.

Numero chiuso: smettetela di prenderci per fessi

I soste­ni­to­ri del nume­ro chiu­so han­no gio­co faci­le nel giu­sti­fi­ca­re la loro posi­zio­ne: il nume­ro di can­di­da­ti è qua­si set­te vol­te quel­lo dei posti dispo­ni­bi­li, e non è che le aule, i docen­ti, i labo­ra­to­ri, le strut­tu­re per i tiro­ci­ni si mol­ti­pli­chi­no per set­te con un col­po di bac­chet­ta magica