QUADERNI

Sono pas­sa­ti pochi gior­ni dal­la spa­ra­ta di Sal­vi­ni e già si fa lar­go tra tut­te le oppo­si­zio­ni — ma pro­prio tut­te, dal M5S al Pd fino a For­za Ita­lia — la con­sa­pe­vo­lez­za che for­se dar­gli ret­ta e vota­re subi­to non è poi que­sta gran­de idea. La noti­zia non è sta­ta valo­riz­za­ta ade­gua­ta­men­te, ma tre gior­ni fa, nel pie­no del bai­lam­me, Mat­ta­rel­la ha fat­to usci­re un comu­ni­ca­to di una riga che dice­va, più o meno: “Io vado in vacan­za”. Ed è par­ti­to per il mare. Altro che acce­le­ra­zio­ne, capito? 
Ci tro­via­mo ad affron­ta­re un cli­ma osti­le e chie­dia­mo che ci sia un inter­ven­to net­to e chia­ro a tute­la del­le per­so­ne LGBTI. Ogni gior­no leg­gia­mo di discri­mi­na­zio­ni e odio, tut­to que­sto è inac­cet­ta­bi­le. Chie­dia­mo tute­la e rispet­to per le per­so­ne LGBTI 
La tele­no­ve­la sul­l’am­plia­men­to del­l’ae­ro­por­to di Pere­to­la con­ti­nua, pun­ta­ta dopo pun­ta­ta. Del resto, difen­de­re l’in­di­fen­di­bi­le non può che pro­dur­re lun­gag­gi­ni buro­cra­ti­che, con gli enti pre­po­sti alla deci­sio­ne di avvio lavo­ri che si rim­pal­la­no, di vol­ta in vol­ta, la respon­sa­bi­li­tà di un pro­get­to che fa acqua da tut­te le parti. 
Un anno fa — era­no i tem­pi del­l’A­qua­rius e del­la Diciot­ti — abbia­mo lan­cia­to una rac­col­ta fir­me per chie­de­re che i grup­pi par­la­men­ta­ri di oppo­si­zio­ne pre­sen­tas­se­ro una mozio­ne di sfi­du­cia nei con­fron­ti del mini­stro. A rileg­ger­la ora pos­sia­mo (non mol­to tran­quil­la­men­te) dire che nul­la è cam­bia­to, se non in peggio. 
Fir­ma­te la peti­zio­ne lan­cia­ta da Pos­si­bi­le che ha già rac­col­to 200mila fir­me. Pos­sia­mo dire che è già ben avvia­ta e così chiu­dia­mo la vicen­da, con­cen­tran­do­ci sul con­tra­sto alle nefan­dez­ze di Salvini 
Nel­la sca­la dell’accettazione dell’omosessualità, che rap­pre­sen­ta la tota­le legit­ti­mi­tà in ogni aspet­to del­la vita, l’Italia si atte­sta ad un mise­ro 3 su 10, ben al di sot­to del­la soglia media OCSE. La ripro­va, anche sta­ti­sti­ca, del gran­de lavo­ro da fare per costrui­re un Pae­se inclu­si­vo ed aper­to alla diversità. 
Il Comi­ta­to “Uma­ni­tà e Pro­gres­so” Abruz­zo di Pos­si­bi­le espri­me il pro­prio scon­cer­to per la riap­pa­ri­zio­ne del­l’in­ci­sio­ne “Dux” sul­la Pen­na di Vil­la San­ta Maria, il costo­ne di roc­cia che sovra­sta il pic­co­lo comu­ne del chie­ti­no, rea­liz­za­ta nel 1940 e da anni ripu­li­ta dal­le pol­ve­ri nei recen­ti lavo­ri di riqua­li­fi­ca­zio­ne per crea­re per­cor­si di arrampicata. 
La defo­re­sta­zio­ne e la per­di­ta del­le fore­ste sono l’esempio per­fet­to del fat­to che tut­to si tie­ne, tut­to è col­le­ga­to e, quan­do si par­la di cli­ma, lo è anco­ra di più. Le cau­se stan­no nel­lo sfrut­ta­men­to diret­to del­le risor­se, ma anche nel­la sic­ci­tà e nel­le tem­pe­ra­tu­re ele­va­te, così come nei feno­me­ni estre­mi come gli ura­ga­ni, sem­pre più fre­quen­ti a cau­sa del­la cri­si climatica.