QUADERNI
L’altra notte sono morti ancora decine di bambini in quel tratto di mare che fa da confine all’Europa. All’Europa, oddio, nel braccio d’acqua che divide la Grecia dalla Turchia, visto che qui ormai ognuno pensa solo per sé. Tra gli stessi flutti, appena qualche mese fa, annegò il piccolo Aylan Kurdi, e le immagini del suo corpicino quasi addormentato sulla spiaggia sembravano aver svegliato le coscienze dell’Unione. Sembravano, appunto.
Possibile, con Beatrice Brignone, è in campo per costruire una Carta dei Diritti dei morenti. Partendo dal basso, confrontandoci con chi vive da vicino questa fase: con chi è malato, con chi gli è vicino (perché la malattia coinvolge tutti gli affetti e spesso la famiglia vive un profondo stato di solitudine) e con chi lavora sul campo: medici, infermieri, anestesisti.
Siamo coscienti del fatto che la candidatura di Roma a ospitare le olimpiadi del 2024 possa essere una grande opportunità per la Capitale e per tutto il Paese. Allo stesso tempo siamo coscienti degli enormi investimenti necessari e dei rischi che potrebbero comportare per il bilancio dello Stato queste olimpiadi. Basti pensare a quanto accaduto con i giochi di Atene 2004 e al prezzo che ancora stanno pagando i cittadini greci.
Nei giorni scorsi abbiamo lanciato online la nostra petizione per la calendarizzazione della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis, presentata dall’intergruppo parlamentare. E alle cento piazze arcobaleno proponiamo di scendere nella grande “piazza verde della legalizzazione” per fare di quella petizione una Legge di iniziativa popolare per la Cannabis legale.
Abbiamo letto con grande attenzione l’editoriale firmato dal Presidente del consiglio che il Guardian ha pubblicato giovedì, e non concordando con l’enfasi con cui Renzi descrive l’operato del suo stesso Governo, abbiamo deciso di inviare alla redazione del Guardian una nostra risposta, che trovate qui di seguito.
Assemblea dei comitati europei di Possibile. La diretta, con Giuseppe Civati ed Elly Schlein.
Ziggy ci fa sapere che il viaggio è andato bene e che persino “on Mars” hanno il matrimonio egualitario. Solo che loro non lo chiamano matrimonio egualitario, lo chiamano matrimonio e basta. Perché se fosse destinato solo a pochi si chiamerebbe privilegio e questo persino i marziani lo sanno.
«Eppure oggi è profondamente umiliante dover parlare ancora di mancata applicazione della 194» scrive stamattina Roberto Saviano dalle colonne dell’Espresso. Ma la realtà è ancora più amara di quella tratteggiata dallo scrittore.
Il 2015 è stato l’anno più caldo dal 1880 ma forse lo ricorderemo come l’anno decisivo nella transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Intendiamoci, siamo solo all’inizio e rimane ancora tantissimo da fare, ma per la prima volta possiamo dire che la transizione è veramente possibile ed è a portata di mano.
La prima tappa del tour europeo di Giuseppe Civati ed Elly Schlein. Dal referendum inglese alle elezioni presidenziali portoghesi, dal post-voto spagnolo alle sfide che si trova di fronte la Grecia: un viaggio per andare a fondo delle grandi questioni che stanno scuotendo l’Unione, per scambiare esperienze e progettare futuro.
E’ dal 1934, anno in cui sono stati istituiti per la prima volta in Italia i Tribunali per i Minorenni, che nulla è stato fatto per migliorare la condizione di tutela dei minori, della persona e della famiglia. Tuttavia, oggi, a distanza di 82 anni, abbiamo l’occasione di dare una significativa e storica svolta dell’ordinamento in materia.
Secondo la stima della Flc Cgil sono circa 25/30mila i docenti a tempo determinato che non solo non vengono pagati ormai da mesi (in molti casi fin da settembre), ma che spesso sono costretti a dar fondo ai risparmi per riuscire a mantenere se stessi, la propria famiglia, ma anche il posto di lavoro – trovandosi, in molti, a lavorare lontano da casa. Una situazione paradossale, questa, tanto che alcuni docenti si sono dovuti rivolgere perfino alla Caritas.
Siamo la nuova classe operaia, ma senza l’idea di classe, e per questo non andremo in paradiso. Non andremo nemmeno in malattia, perché chi lavora con la partita Iva sta sempre bene, anche se ha il cancro. I lavoratori autonomi, da non confondere con i liberi professionisti, lo sanno già, adesso lo sanno anche il resto degli italiani grazie alla campagna di Daniela Fregosi, la 46enne di Grosseto che dal 1992 lavora con partita Iva nel campo della formazione nelle aziende e che, ammalatasi di cancro, ha dovuto fare i conti con la disparità di tutele dei lavoratori autonomi rispetto a chi ha un contratto di lavoro dipendente.
E’ un algoritmo quello tramite cui Google sceglie cosa farci vedere e in che ordine quando cerchiamo qualcosa sul suo motore di ricerca. Le aziende private sono molto gelose dei loro algoritmi, ma con il crescere del loro potere nel governare il flusso di informazioni in base al quale formiamo le nostre opinioni sui più disparati argomenti, siamo sicuri di poterci basare sulla loro buona fede?
Rivolto ai lavoratori di imprese chiuse, ristrutturate, delocalizzate e ai giovani incastrati nella trappola “laureato, qualificato, disoccupato”, parte a Verona l’incubatore d’impresa “Impresa Possibile“, voluto e sostenuto dal movimento Possibile di Pippo Civati che si avvale delle competenze del gruppo di esperti che sta dietro il blog “50/30 Blog – Disoccupazione e Imprenditorialità”.
Esprimiamo il nostro disappunto e massimo dissenso dopo che il Presidente D’Alfonso e la maggioranza del governo regionale hanno compiuto un vero e proprio colpo di mano, schierandosi contro i referendum NoTriv e le altre Regioni con cui lo aveva chiesto, a fianco del governo Renzi davanti la Consulta