Tribunale della famiglia: la proposta di Possibile

E' dal 1934, anno in cui sono stati istituiti per la prima volta in Italia i Tribunali per i Minorenni, che nulla è stato fatto per migliorare la condizione di tutela dei minori, della persona e della famiglia. Tuttavia, oggi, a distanza di 82 anni, abbiamo l’occasione di dare una significativa e storica svolta dell’ordinamento in materia.

E’ dal 1934, anno in cui sono sta­ti isti­tui­ti per la pri­ma vol­ta in Ita­lia i Tri­bu­na­li per i Mino­ren­ni, che nul­la è sta­to fat­to per miglio­ra­re la con­di­zio­ne di tute­la dei mino­ri, del­la per­so­na e del­la fami­glia. Tut­ta­via, oggi, a distan­za di 82 anni, abbia­mo l’occasione di dare una signi­fi­ca­ti­va e sto­ri­ca svol­ta dell’ordinamento in materia.

Occor­re quin­di pro­ce­de­re a una defi­ni­ti­va uni­fi­ca­zio­ne del­le com­pe­ten­ze in mate­ria di fami­glia, di mino­ri, sepa­ra­zio­ni, divor­zi e affi­di che ora sono distri­bui­ti tra i Tri­bu­na­li per i mino­ren­ni, il Giu­di­ci tute­la­ri e i Tri­bu­na­li ordi­na­ri. Sezio­ni spe­cia­liz­za­te in un’unica strut­tu­ra orga­niz­za­ti­va chia­ma­ta “Tri­bu­na­le per fami­glia” pres­so i Tri­bu­na­li Ordi­na­ri e le Cor­ti d’appello com­po­ste di soli magi­stra­ti toga­ti — ora pres­so i Tri­bu­na­li per i mino­ren­ni fan­no par­te anche giu­di­ci ono­ra­ri — nel­la qua­le far con­flui­re anche le pro­fes­sio­na­li­tà che si sono for­ma­te nell’esperienza del Tri­bu­na­le dei Mino­ren­ni, risor­se da non disper­de­re ma da valorizzare.

La sezio­ne spe­cia­liz­za­ta per la fami­glia e la per­so­na richie­de un’alta pre­pa­ra­zio­ne pro­fes­sio­na­le in mate­ria, esper­ti in dirit­to di fami­glia. Occor­re che i tec­ni­ci, i giu­di­ci, i magi­stra­ti, i peri­ti, i pro­fes­sio­ni­sti e i ser­vi­zi socia­li sia­no dun­que esper­ti in dirit­to minorile .

L’obiettivo è rifor­ma­re in modo chia­ro l’assetto dell’ordinamento giu­di­zia­rio e la disci­pli­na pro­ces­sua­le, allo sco­po di supe­ra­re l’attuale fram­men­ta­zio­ne nel set­to­re civi­le del­le com­pe­ten­ze nel­le mate­rie che riguar­da­no i mino­ri e la fami­glia, garan­ten­do un’ele­va­ta spe­cia­liz­za­zio­ne del­la magi­stra­tu­ra chia­ma­ta a occu­par­si di temi così deli­ca­ti e sen­si­bi­li come quel­li dei mino­ri e del­la fami­glia in generale.

L’esigenza nasce dal­le innu­me­re­vo­li cri­ti­ci­tà dei Tri­bu­na­li per i Mino­ren­ni che per leg­ge si devo­no occu­pa­re di mino­ri sia penal­men­te sia civil­men­te, ogget­ti­va­men­te obe­ra­ti da un cari­co di lavo­ro ecces­si­vo che obbli­ga­to­ria­men­te allun­ga i tem­pi per la defi­ni­zio­ne del­le pra­ti­che. Basti pen­sa­re che per l’affido esclu­si­vo di un mino­re nato da una cop­pia con­vi­ven­te ser­vo­no dai due agli otto anni.

L’AIAF (Asso­cia­zio­ne Ita­lia­na degli Avvo­ca­ti per la Fami­glia e per i Mino­ri), si leg­ge in una nota, “da anni sol­le­ci­ta una com­piu­ta rifor­ma pro­ces­sua­le e ordi­na­men­ta­le del dirit­to di fami­glia che pos­sa age­vo­la­re il rilan­cio dell’effi­cien­za del pro­ces­so e con­te­stual­men­te garan­ti­re la pie­na tute­la dei dirit­ti pri­ma­ri di ran­go costi­tu­zio­na­le, pro­pri di que­sta mate­ria, evi­den­zian­do al riguar­do alla neces­si­tà che tut­te le rela­ti­ve con­tro­ver­sie sia­no trat­ta­te davan­ti ad uno stes­so giu­di­ce. E’ pro­prio per que­sta ragio­ne che ha sem­pre rite­nu­to e con­ti­nua a rite­ne­re neces­sa­ria e indi­spen­sa­bi­le l’istituzione del­le Sezio­ni Spe­cia­liz­za­te in dirit­to del­le per­so­ne e del­la fami­glia pres­so ogni Tri­bu­na­le e Cor­te d’Appello”.

Crea­re appo­si­te sezio­ni fami­glia pres­so i già esi­sten­ti Tri­bu­na­li Ordi­na­ri e Cor­ti d’Appello è chia­ve per garan­ti­re un siste­ma effi­cien­te, cor­ret­to e soprat­tut­to vol­to alla tute­la dei mino­ri, del­la per­so­na e del­la fami­glia.

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