Rocco Olita

Classe 1977, emigrante lucano con laurea in filosofia e diploma di perfezionamento in processi comunicativi e interazioni sociali al seguito, iscritto all'ordine dei giornalisti e fortunatamente impiegato, ancorché precario. Vive e lavora a Cuneo dal 2009.

«Tutto molto interessante»

Ci sono gli scis­sio­ni­sti, i pon­tie­ri, i media­to­ri, Orlan­do che vuo­le la con­fe­ren­za pro­gram­ma­ti­ca, Bar­ca che apprez­za, i gio­va­ni tur­chi che si divi­do­no, i vec­chi otto­ma­ni che si riu­ni­sco­no, Orfi­ni che reg­ge, Ren­zi che acce­le­ra, Del­rio che fre­na, Fran­ce­schi­ni che si tie­ne, le tele­fo­na­te, i fuo­ri onda, i capi­li­sta, ecce­te­ra, ecce­te­ra, ecce­te­ra. Insom­ma, «tut­to mol­to inte­res­san­te», per dir­la con una hit dan­ce del momento.

Il tempo di migrare, ancora

Nel cor­so del­lo scor­so anno, sono anda­te via dall’Italia 107.529 per­so­ne. Di que­ste, più di un ter­zo sono i gio­va­ni fra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7 per cen­to), e in gran par­te, 16.568, han­no scel­to la Ger­ma­nia. Le regio­ni da cui si è par­ti­ti di più (ché la reto­ri­ca dema­go­gi­ca è spes­so urti­can­te pro­prio per­ché fal­sa) sono sta­te la Lom­bar­dia (20.888) e il Vene­to (10.374).

Se le danno di santa ragione. Come nel wrestling 

Mino­ran­za e mag­gio­ran­za dem se le dan­no di san­ta ragio­ne, ma non come nel­la boxe, dove i col­pi sono veri, dicia­mo più come nel wre­stling, in cui da attac­chi sfer­ra­ti con appa­ren­te inau­di­ta vio­len­za non discen­de alcu­na conseguenza.

Un anno, e ancora

Era il 6 mag­gio dell’anno scor­so quan­do Pip­po Civa­ti, salu­tan­do, lasciò il Pd. Non fu una scis­sio­ne di cor­ren­te orga­niz­za­ta, sem­pli­ce­men­te per­ché non lo era, ma l’inizio di un per­cor­so in cui mol­ti si sono ritro­va­ti a con­di­vi­de­re un impe­gno che, da lì a poco, sareb­be diven­ta­to Pos­si­bi­le, il nuo­vo sog­get­to poli­ti­co che abbia­mo ini­zia­to e stia­mo con­ti­nuan­do a costruire.

Quousque tandem abutere

«Sia­mo qua per festeg­gia­re», rispo­se­ro, «abbia­mo vin­to». «Ave­te vin­to voi? », dis­se il signo­re. «E che cosa avre­ste vin­to? Ho vin­to io. E ora, di cor­sa, via da que­sta piaz­za e ritor­na­te al lavo­ro, cafoni!».

Non per tirar la giacca, ma per citazione

Mat­ta­rel­la, undi­ci anni fa: «oggi, voi del gover­no e del­la mag­gio­ran­za sta­te facen­do la “vostra” Costi­tu­zio­ne. L’avete pre­pa­ra­ta e la vole­te appro­va­re voi, da soli, pen­san­do sol­tan­to alle vostre esi­gen­ze, alle vostre opi­nio­ni e ai rap­por­ti inter­ni alla vostra maggioranza».

Perché poi, alla lunga, ci si stanca

Da quan­do è ini­zia­ta l’attività estrat­ti­va inten­si­va e indu­stria­le dei gia­ci­men­ti di idro­car­bu­ri, dap­pri­ma in val Basen­to e suc­ces­si­va­men­te in val d’Agri, la Basi­li­ca­ta ha per­so più di 60.000 abi­tan­ti, il 10 per cen­to del­la popolazione.