QUADERNI
Vorremmo che fosse la nostra campagna elettorale per il 2016, in cui sia candidata l’Uguaglianza, parola scomparsa dal lessico politico per troppi anni e ora ritornata con forza e con drammaticità nella vita di molti, quasi tutti.
Dicono Renzi e i suoi difensori: il Pd non ha vinto le elezioni, non ha la maggioranza, per questo non si riesce ad approvare la legge sulle unioni civili così com’è e serve il compromesso con Alfano. Ma è proprio così?
All’interno del percorso che stiamo dedicando al recupero alimentare e all’alimentazione, abbiamo intervistato Pietro Parisi, chef di fama internazionale, che ha deciso di tornare alla sua terra e di sfidare chi dice che nulla può cambiare.
Le parole del premier Matteo Renzi, pronunciate il 29 novembre 2013, a favore della stepchild adoption.
Possibile continua a essere autenticamente alternativo a questa maggioranza di governo. Con l’uguaglianza come obiettivo, la coerenza come prassi quotidiana e il rispetto verso le persone come primo punto del programma di governo. Con la tessera 2016 proseguiamo su questo percorso tracciato.
Ora tocca ai sostenitori dei diritti civili. Che non pensavano di fare la fine delle insegnati, degli ambientalisti, dei lavoratori più sindacalizzati.
E si arrabbiano un casino e si dicono sorpresi e non si capacitano.
E invece è così, è una matrice: larghe intese, centrismo, ipocrisia, doppio gioco.
Chi saranno i prossimi?
L’appello scritto dai parlamentari di Possibile e indirizzato a tutti i Deputati e a tutti i Senatori, per candidare Lampedusa e Lesbo al premio Nobel per la pace.
Per intervenire alla radice del problema abbiamo depositato una proposta di legge che mira alla piena applicazione della legge 194, intervenendo perciò direttamente sulle cause, assicurando che tutti gli enti ospedalieri e tutte le case di cura autorizzate siano poste nelle condizioni di garantire quanto prescritto dalla legge, disinnescando le conseguenze che — in molte strutture — ha l’obiezione di coscienza.
Sanders partiva con uno svantaggio abissale. Ha pareggiato in Iowa e stravinto in New Hampshire. In Nevada sta superando la Clinton guadagnando ogni giorno qualche decimo. E’ popolarissimo tra i “millennials”, i ragazzi nati negli anni Ottanta e Novanta, in barba alle presunte regole per cui per piacere ai giovani bisogna essere giovani. Bernie ha fatto capire al mondo che quel che conta non è l’età: sono le idee, è la squadra, e soprattutto è operare una rivoluzione vera.
La situazione in Yemen è esplosiva, soprattutto da quando la coalizione guidata dall’Arabia Saudita (senza alcun mandato o copertura della comunità internazionale) ha deciso di procedere a bombardamenti su città e villaggi. Si parla di oltre 20.000 morti (tra cui diverse centinaia bambini) e di oltre l’80% della popolazione senza accesso ai servizi essenziali. Senza dimenticare i bombardamenti sugli ospedali.
In totale, i nuovi contratti attivati nel 2015 sono circa 186 mila: in pratica, il costo di ogni nuovo posto di lavoro in più è stato di 24 mila euro di incentivi.
Un’immagine ha segnato questa nostra epoca fragile, in bilico tra dolore e speranza. Quella del piccolo Aylan Kurdi, col suo corpicino disteso a pancia in giù sulla sabbia, con la maglietta rossa e i pantaloncini zuppi di acqua. Tutti abbiamo pianto, ci siamo indignati, poi il tempo ci ha come anestetizzati.
La Legge regionale campana n.15/2015 riordina il Servizio Idrico Integrato e disattende palesemente l’esito referendario del 2011 con cui 27 milioni di Italiani si sono espressi a favore della gestione pubblica del servizio, riconoscendo l’acqua come bene comune.
Il 19 febbraio la protesta dei lavoratori chimici culminerà in una manifestazione nazionale a Roma: noi siamo dalla parte delle migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e vorremmo anche vedere una volontà politica da parte del governo Italiano di impedire il disimpegno di Eni e Versalis e di pretendere la riconversione del settore nella direzione della chimica verde. Per dare certezze a chi vuole lavorare e speranze per il nostro ambiente.
Sala Alessi è già stracolma prima delle 20.30, orario d’inizio dell’assemblea promossa dalla Lista civica e municipale per una “Milano in Comune”. Tante le cittadine e i cittadini, le associazioni, i movimenti civici che, insieme ad alcuni soggetti politici, non si arrendono all’idea di avere tre manager in gara, di cui uno espresso dalle primarie del centro-sinistra, alla guida di Palazzo Marino.