Quaderni

L’Europa a sessant’anni dai Trattati di Roma

Dob­bia­mo pre­ten­de­re che le for­ze poli­ti­che euro­pei­ste offra­no solu­zio­ni dif­fe­ren­ti e che i cit­ta­di­ni pos­sa­no sce­glie­re tra que­ste. Ciò vale a livel­lo nazio­na­le, dove pure, alme­no in una cer­ta fase si è rite­nu­to di adot­ta­re lo sche­ma “t.i.n.a.” e vale a livel­lo euro­peo. Per­ché anche l’Europa appar­tie­ne al popolo.

Amo il mio negozio di quartiere: per la sicurezza, la socialità e l’ambiente

Dopo un con­fron­to con asso­cia­zio­ni, com­mer­cian­ti e sin­go­li cit­ta­di­ni, abbia­mo pre­a­pa­ra­to una mozio­ne di ini­zia­ti­va popo­la­re che ha rac­col­to 400 sot­to­scri­zio­ni e che non chie­des­se sem­pli­ce­men­te il bloc­co di ope­re già di immi­nen­te attua­zio­ne ma pro­po­nes­se una solu­zio­ne ai pic­co­li com­mer­cian­ti e alle bot­te­ghe arti­gia­na­li di quar­tie­re per poter­si oppor­re alla con­cor­ren­za degli ipermercati.

Le barricate contro i bambini

Rifiu­ta­re l’ac­co­glien­za fat­ta bene, sul­la base di quo­te pon­de­ra­te, facen­do rica­de­re le risor­se stan­zia­te in manie­ra vir­tuo­sa e ren­di­con­ta­ta sui ter­ri­to­ri (inve­ce che nel­le tasche dei soli­ti), è poco lun­gi­mi­ran­te dato che gene­re distor­sio­ni sul­l’in­te­ro siste­ma di acco­glien­za che pri­ma poi tor­na­no indie­tro, dan­do ulte­rio­re ossi­ge­no alla cosid­det­ta “gestio­ne straor­di­na­ria”, che trop­po spes­so ha fat­to inte­res­si diver­si da quel­li del­le comu­ni­tà ospi­tan­ti e del­le comu­ni­tà ospi­ta­te. Non accet­ta­re il con­fron­to nel momen­to in cui si par­la di acco­glien­za di bam­bi­ni è, infi­ne, sem­pli­ce­men­te disumano.

In Umbria come in tutta Italia è #TempoDiLegge contro l’omotransfobia

Da die­ci anni la Regio­ne Umbria aspet­ta una leg­ge con­tro le discri­mi­na­zio­ni per orien­ta­men­to ses­sua­le e iden­ti­tà di gene­re. Mar­te­dì 28 mar­zo è atte­so l’ul­ti­mo pas­sag­gio in aula del­la leg­ge e l’as­so­cia­zio­ne Ompha­los LGBTI di Peru­gia ha lan­cia­to una cam­pa­gna social per­ché su que­sta data impor­tan­te non cali il silen­zio, ma al con­tra­rio diven­ti un’oc­ca­sio­ne di allar­ga­re il discor­so e riac­cen­de­re la discus­sio­ne sul­la leg­ge con­tro l’o­mo­tran­sfo­bia che man­ca al paese

Pretendiamo chiarezza sulla nuova discarica di Ginestreto

A Gine­stre­to, nel­la val­le dell’Uso, nel­l’ap­pen­ni­no roma­gno­lo, son già par­ti­ti i lavo­ri per lo sban­ca­men­to per la G4, l’invaso che sem­bra dover acco­glie­re dal 2020 al 2031 fino a 1,6 milio­ni di metri cubi di rifiu­ti spe­cia­li, posto a cir­ca 800 metri da un’altra disca­ri­ca anco­ra ope­ra­ti­va, la G2, e a ridos­so del rio Mor­sa­no, affluen­te dell’Uso, a cir­ca 2 km dal­la cima di Mon­te­bel­lo e con ‘vista mare’ a solo 20 Km dal­la Rivie­ra Adriatica

All’Europa non serve un PR, ma (buona) politica

In vista dei sessant’anni dei Trat­ta­ti di Roma, si riac­cen­de il mai sopi­to dibat­ti­to sull’Europa. Che si par­li di ciò che ser­ve fare a Roma o di ciò di cui ci sareb­be biso­gno a Bru­xel­les, però, il livel­lo del­la discus­sio­ne sem­bra esse­re sem­pre su un pia­no sba­glia­to, o per lo meno secon­da­rio, quel­lo dell’imma­gi­ne. Non …

All’Europa non ser­ve un PR, ma (buo­na) poli­ti­ca Leg­gi altro »

Siamo quelli dello 0,005%

Ho let­to con inte­res­se il libro di Yanis Varou­fa­kis e Loren­zo Mar­si­li appe­na usci­to per i tipi di Later­za. Incro­cia mol­te que­stio­ni che in que­sti ulti­mi anni abbia­mo cer­ca­to di descri­ve­re con Pos­si­bi­le: una for­za imme­dia­ta­men­te sovra­na­zio­na­le, anzi, trans­na­zio­na­le. Un sog­get­to ine­vi­ta­bil­men­te plu­ra­le e però coor­di­na­to non in modo astrat­to ma in fun­zio­ne di battaglie …

Sia­mo quel­li del­lo 0,005% Leg­gi altro »

Accesso all’acqua: prima condizione per costruire pace

Oggi, 22 mar­zo, è come ogni anno il World­Wa­ter­Day, anche per ricor­da­re che 1.8 milio­ni di per­so­ne al mon­do non han­no acces­so ad una fon­te d’acqua sicu­ra e pota­bi­le. Chi sof­fre mag­gior­men­te del­la man­can­za di acces­so all’acqua sono come sem­pre le per­so­ne più vul­ne­ra­bi­li, tra cui rifu­gia­ti e sfollati.

I dati sulla cannabis (quelli veri)

L’an­nua­le rela­zio­ne del­la Euro­pean Moni­to­ring Cen­tre for Drugs and Drug Addic­tion (EMCDDA), che ha l’obiettivo di for­ni­re dati agli Sta­ti mem­bri sul­la situa­zio­ne dell’utilizzo di dro­ghe al loro inter­no e quin­di una soli­da base dati per poter effet­tua­re poli­ti­che sul­le sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, ci con­fer­ma anco­ra una vol­ta l’ur­gen­za di una leg­ge che rego­la­men­ti l’u­ti­liz­zo del­la cannabis.

Un mondo più bello, senza accorgercene

La fol­le idea dei comi­ta­ti del­le Mar­che di Pos­si­bi­le: far diven­ta­re una vec­chia offi­ci­na un’of­fi­ci­na socia­le e soli­da­le, che offra ser­vi­zi, occa­sio­ni di for­ma­zio­ne e un aiu­to con­cre­to. Ci sarà un magaz­zi­no in cui rac­co­glie­re beni di pri­ma neces­si­tà da desti­na­re a chi si tro­va in in momen­to di dif­fi­col­tà, uno spa­zio per i gio­chi e per i com­pi­ti, un pedia­tra, una coun­se­lor. Ci sarà poi ovvia­men­te spa­zio per lo stu­dio e l’e­la­bo­ra­zio­ne poli­ti­ca, per le ini­zia­ti­ve, per la con­vi­via­li­tà. Ci sarà anche la scuo­la di orto e la pos­si­bi­li­tà di col­ti­var­si i pro­pri pro­dot­ti, insie­me a tan­te altre idee si affac­cia­no per sfrut­ta­re l’e­ste­so ter­re­no intor­no all’officina.