Redazione Possibile

La Redazione #èPossibile.

Il partito della nazione sbarca a Palermo

Leg­gia­mo con dispia­ce­re la noti­zia di una lista uni­ca PD/NCD a soste­gno del can­di­da­to Sin­da­co Leo­lu­ca Orlan­do. Non ci sor­pren­de la volon­tà del PD di unir­si in matri­mo­nio elet­to­ra­le con Alfa­no, que­sta stra­te­gia è por­ta­ta avan­ti con asso­lu­ta coe­ren­za da anni. Sia­mo inve­ce dispia­ciu­ti del fat­to che Orlan­do scel­ga di tra­di­re la fidu­cia che in tanti …

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Il No a “Accogliamoci” è un passo indietro sull’accoglienza

La chiu­su­ra del Movi­men­to 5 Stel­le rispet­to alla deli­be­ra di ini­zia­ti­va popo­la­re “Acco­glia­mo­ci” per la rifor­ma del moni­to­rag­gio dei cen­tri di acco­glien­za a Roma, sia pure espres­sa nel­la for­ma del­l’asten­sio­ne, spia­ce ma non stu­pi­sce, alla luce del­le affer­ma­zio­ni in aula del­l’As­ses­so­ra Bal­das­sar­re, secon­do cui nel­la Capi­ta­le non ci sareb­be pos­si­bi­li­tà di acco­glie­re altri migran­ti. Colpisce, …

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Amo il mio negozio di quartiere: per la sicurezza, la socialità e l’ambiente

Dopo un con­fron­to con asso­cia­zio­ni, com­mer­cian­ti e sin­go­li cit­ta­di­ni, abbia­mo pre­a­pa­ra­to una mozio­ne di ini­zia­ti­va popo­la­re che ha rac­col­to 400 sot­to­scri­zio­ni e che non chie­des­se sem­pli­ce­men­te il bloc­co di ope­re già di immi­nen­te attua­zio­ne ma pro­po­nes­se una solu­zio­ne ai pic­co­li com­mer­cian­ti e alle bot­te­ghe arti­gia­na­li di quar­tie­re per poter­si oppor­re alla con­cor­ren­za degli ipermercati.

All’Europa non serve un PR, ma (buona) politica

In vista dei sessant’anni dei Trat­ta­ti di Roma, si riac­cen­de il mai sopi­to dibat­ti­to sull’Europa. Che si par­li di ciò che ser­ve fare a Roma o di ciò di cui ci sareb­be biso­gno a Bru­xel­les, però, il livel­lo del­la discus­sio­ne sem­bra esse­re sem­pre su un pia­no sba­glia­to, o per lo meno secon­da­rio, quel­lo dell’imma­gi­ne. Non …

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In Umbria come in tutta Italia è #TempoDiLegge contro l’omotransfobia

Da die­ci anni la Regio­ne Umbria aspet­ta una leg­ge con­tro le discri­mi­na­zio­ni per orien­ta­men­to ses­sua­le e iden­ti­tà di gene­re. Mar­te­dì 28 mar­zo è atte­so l’ul­ti­mo pas­sag­gio in aula del­la leg­ge e l’as­so­cia­zio­ne Ompha­los LGBTI di Peru­gia ha lan­cia­to una cam­pa­gna social per­ché su que­sta data impor­tan­te non cali il silen­zio, ma al con­tra­rio diven­ti un’oc­ca­sio­ne di allar­ga­re il discor­so e riac­cen­de­re la discus­sio­ne sul­la leg­ge con­tro l’o­mo­tran­sfo­bia che man­ca al paese

Accesso all’acqua: prima condizione per costruire pace

Oggi, 22 mar­zo, è come ogni anno il World­Wa­ter­Day, anche per ricor­da­re che 1.8 milio­ni di per­so­ne al mon­do non han­no acces­so ad una fon­te d’acqua sicu­ra e pota­bi­le. Chi sof­fre mag­gior­men­te del­la man­can­za di acces­so all’acqua sono come sem­pre le per­so­ne più vul­ne­ra­bi­li, tra cui rifu­gia­ti e sfollati.

Decreto Minniti e “decoro urbano”: il lessico ipocrita di una politica di destra

Con il decre­to Min­ni­ti, il PD ha dichia­ra­to guer­ra alla mar­gi­na­li­tà nascon­den­do­la sot­to il tap­pe­to: per risol­ve­re i pro­ble­mi del­le aree metro­po­li­ta­ne, inve­ce di imple­men­ta­re poli­ti­che socia­li più inci­si­ve, si segue la stra­da del­la san­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va per chiun­que ven­ga rite­nu­to dan­no­so per il deco­ro urba­no. L’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le di destra di Trie­ste dovrà rin­gra­zia­re Min­ni­ti: con gli stru­men­ti giu­ri­di­ci mes­si in cam­po con il suo decre­to potran­no, in tran­quil­li­tà, con­ti­nua­re a pro­dur­re ordi­nan­ze discri­mi­na­to­rie in nome del decoro.

Rai: uno spettacolo penoso, fondato sui peggiori pregiudizi

Chie­dia­mo (anzi pre­ten­dia­mo, in qua­li­tà di con­tri­buen­ti e cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni vigi­li), oltre a scu­se for­ma­li ben più argo­men­ta­te e dif­fu­se da par­te di tut­ti i sog­get­ti coin­vol­ti, anche di rea­liz­za­re al più pre­sto alme­no una “pun­ta­ta ripa­ra­tri­ce” nel­la mede­si­ma fascia di ascol­to, in cui con com­pe­ten­za e sem­pli­ci­tà ven­ga spie­ga­to quan­to gli ste­reo­ti­pi di gene­re fac­cia­no male a tut­te e a tut­ti e quan­to svi­li­re la vita, le poten­zia­li­tà, le com­pe­ten­ze, le capa­ci­tà e il cor­po del­le don­ne, ridu­cen­do­li a mero ogget­to di pia­ce­re e sup­por­to del maschio domi­nan­te, oltre ad esse­re cri­mi­na­le e igno­bi­le, non fac­cia un buon ser­vi­zio pro­prio a nes­su­no, a nes­sun uomo, nes­su­na don­na, di nes­su­na nazio­na­li­tà, età, etnia, orien­ta­men­to sessuale.

La legge urbanistica sarda: vecchi dilemmi e nuovi volumi

C’era un vol­ta la Sar­de­gna regio­ne model­lo per la tute­la del pae­sag­gio, quel­la del pri­mo Pia­no pae­sag­gi­sti­co regio­na­le, quel­la che fece scuo­la. C’era una vol­ta. E ora? Pro­ba­bil­men­te se l’è un po’ dimen­ti­ca­ta (o se la ricor­da male) l’attuale Giun­ta Piglia­ru, che ha appe­na licen­zia­to le nuo­ve nor­me per l’Urbanistica.