QUADERNI

La deten­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va non è una solu­zio­ne – dichia­ra Ales­sia Fac­chin, che ha pre­sen­ta­to la mozio­ne – è un siste­ma fal­li­men­ta­re che pro­du­ce esclu­sio­ne, vio­len­za e degrado. 
Il depu­ta­to fede­ra­le Glau­ber Bra­ga (PSOL-RJ) è ogget­to di un pro­ces­so di desti­tu­zio­ne che, più che un atto disci­pli­na­re, rap­pre­sen­ta un attac­co diret­to alla demo­cra­zia e un mes­sag­gio inquie­tan­te rivol­to a chi osa sfi­da­re i pote­ri costi­tui­ti. In scio­pe­ro del­la fame dal 9 apri­le 2025, Glau­ber affron­ta un ten­ta­ti­vo di silen­zia­men­to pro­mos­so da for­ze che ope­ra­no nel­la Came­ra dei Depu­ta­ti e che tro­va­no in Arthur Lira (PP-AL) uno dei loro prin­ci­pa­li esponenti. 
Il mes­sag­gio sem­bre­reb­be chia­ro, o alme­no anco­ra più chia­ro: dei dirit­ti uma­ni non ce ne sta fre­gan­do più nul­la. E que­sto fa pau­ra per tut­te e tut­ti. Pos­so­no chia­mar­li “ritor­ni” e “hub di ritor­no”, noi chia­mia­mo­li per quel­le che sono: depor­ta­zio­ni e pri­gio­ni in pae­si ter­zi. Rico­no­scia­mo­ne la gra­vi­tà e opponiamoci. 
Il Gover­no Melo­ni non ha mai fat­to miste­ro di per­se­gui­re una poli­ti­ca cul­tu­ra­le for­te­men­te nazio­na­li­sta e iden­ti­ta­ria, ma di fat­to pre­ten­de di gover­na­re il patri­mo­nio arti­sti­co più impor­tan­te del mon­do con l’antropologia di un clan ristret­to di ami­ci e paren­ti. Intan­to, se non ti alli­nei, resti fuo­ri. Un meto­do squa­dri­sta ele­va­to a pras­si di governo. 
Ieri, a San­t’A­les­sio in Aspro­mon­te, abbia­mo vis­su­to un momen­to di poten­te signi­fi­ca­to poli­ti­co e uma­no: il con­fe­ri­men­to del­la cit­ta­di­nan­za ono­ra­ria a May­soon Maji­di. Una scel­ta che va oltre la buro­cra­zia e che diven­ta un mes­sag­gio chia­ro e necessario. 
Davan­ti a un’Europa che alza bar­rie­re e mol­ti­pli­ca le pri­gio­ni per migran­ti, la rispo­sta deve esse­re un movi­men­to col­let­ti­vo, for­te e deter­mi­na­to. Come ha dimo­stra­to que­sta assem­blea, le allean­ze tra real­tà loca­li e trans­na­zio­na­li sono fon­da­men­ta­li. Pos­si­bi­le è pron­to a fare la sua par­te, met­ten­do a dispo­si­zio­ne com­pe­ten­ze, ener­gie e una rete di sup­por­to per costrui­re un’Europa fon­da­ta sul­la soli­da­rie­tà, non sui muri e sul­le prigioni. 
Pre­ten­dia­mo che Mila­no diven­ti vera­men­te soste­ni­bi­le come le capi­ta­li euro­pee che han­no fat­to un cam­bio di pas­so nel­la gestio­ne del­la cit­tà, inve­sten­do in mobi­li­tà dol­ce, rige­ne­ran­do inte­ri quar­tie­ri, aumen­tan­do le super­fi­ci a ver­de e le zone pedo­na­li rispet­to alla quo­ta di nuo­vo edificato. 
Abbia­mo il dove­re mora­le di con­tra­sta­re Putin e Trump e di con­ti­nua­re a met­te­re pres­sio­ne ai lea­der euro­pei per rag­giun­ge­re un accor­do in gra­do di sta­bi­li­re una pace dura­tu­ra. In que­sto con­te­sto è fon­da­men­ta­le apri­re spa­zi di media­zio­ne e ini­zia­re a ridur­re il livel­lo di vio­len­za, nell’attesa di rag­giun­ge­re una solu­zio­ne diplo­ma­ti­ca ade­gua­ta, che veda attor­no al tavo­lo dei nego­zia­ti anche l’Ucraina. Per­ché la solu­zio­ne si tra­du­ca in una pace dura­tu­ra, o meglio “per­pe­tua”, occor­re ritro­va­re lo slan­cio fede­ra­le degli auto­ri del Mani­fe­sto di Ven­to­te­ne per un’Europa libe­ra e unita. 
Par­tia­mo il 5 Mar­zo a Tori­no al Blah Blah con le ami­che di ADI — Asso­cia­zio­ne Dot­to­ran­di e Dot­to­ri di Ricer­ca in Ita­lia e Assem­blea Pre­ca­ria. Con­tat­ta­ci per orga­niz­za­re un dibat­ti­to nel­la tua cit­tà: scri­vi­ci a organizzazione@possibile.com
Il mini­stro del­l’A­gri­col­tu­ra Fran­ce­sco Lol­lo­bri­gi­da, cri­ti­can­do la pro­po­sta del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea di intro­dur­re avver­ten­ze sani­ta­rie sul­le eti­chet­te del­le bevan­de alco­li­che, ha oggi pro­nun­cia­to paro­le secon­do noi gra­vis­si­me e, come sem­pre in que­sti casi, pri­ve di fon­da­men­to scientifico.