QUADERNI
Il 23 e il 24 di novembre i cittadini e le cittadine di Campania, Puglia e Veneto andranno a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale e del Presidente di Regione.
Il 20 novembre alle ore 16.00, presso la Sala Nassirya del Senato, si terrà la conferenza stampa “Io Coltivo: che fine ha fatto la proposta di legge popolare?” dedicata al Disegno di Legge di iniziativa popolare S.1317 – “Depenalizzazione della coltivazione per uso personale e in forma associata della cannabis”, promosso da Meglio Legale, Associazione Coscioni, Forum Droghe e con il sostegno di oltre 70 organizzazioni.
Oggi in piazza a Roma insieme a tanti amministratori e amministratrici da tutta Italia per partecipare al presidio organizzato da Alleanza Verdi e Sinistra che denuncia i tagli agli enti locali fatti dal governo Meloni.
Salem è un ragazzo palestinese, da sei mesi detenuto in regime di alta sicurezza in un carcere della nostra regione per aver denunciato il genocidio che il suo popolo stava e sta subendo per mano di Israele.
Chiediamo che il Governo abbandoni rinvii e ambiguità e si assuma la responsabilità di rendere l’Italia una democrazia più accessibile e inclusiva. Invitare al voto è importante; permettere davvero a tutte e tutti di votare lo è ancora di più.
L’immobilismo del governo Meloni non può essere tollerato, facciamo pressione, chiediamo che si attivi e adoperi ogni strumento diplomatico necessario alla sua liberazione.
L’impostazione della conferenza ufficiale sulle droghe organizzata dal governo rimane ancorata a un modello repressivo e datato, lontano dalle conoscenze scientifiche e dalle esperienze sviluppate a livello internazionale. La controconferenza cui stiamo partecipando con Giulia Marro e Domenico Sperone rappresenta uno spazio politico necessario per costruire politiche sulle droghe efficaci e umane, fondate su salute, evidenze scientifiche e rispetto della dignità delle persone, superando definitivamente l’approccio repressivo e ideologico che continua a dominare il dibattito nazionale.
È una strategia politica coerente, che punta a dividere, individuare un nemico, far credere che alcuni abbiano più diritto di altri di accedere ai servizi e alle tutele sociali. Non è un incidente: è un progetto politico.
Le immagini pubblicate dalla Yale University documentano massacri di massa nella città sudanese di El-Fasher, conquistata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF) domenica scorsa al termine di un assedio durato oltre 18 mesi. Pozze di sangue e cumuli di corpi testimoniano l’avvio di un processo sistematico e intenzionale di pulizia etnica delle comunità non arabe.
Il dicastero di Giorgetti ha prodotto l’ennesima legge priva di Politica, un coacervo di misure una tantum, di aggiustamenti di tiro, di bonus e di finte riforme utili più che altro agli amichetti di partito in campagna elettorale. Nulla di più.
Il salario minimo comunale è una vittoria per tutta la città, un simbolo forte di come a Reggio Emilia il lavoro — sicuro e di qualità — debba essere una priorità, e di come non debba esserci spazio per chi fa lavorare in condizioni non dignitose le persone.
Tutta la nostra solidarietà a Souzan Fatayer che ha dovuto sopportare nelle ultime ore una serie di reazioni alla sua candidatura in Campania con AVS che vanno oltre la politica: dei vergognosi attacchi sessisti, che non dovrebbero trovare spazio nel dibattito sano di un paese civile.
Cinque motivi per cui crediamo che le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 siano inadeguate, a partire dal cambio di paradigma alla base delle Indicazione del 2012 — Cultura, Scuola, Persona — ad un motto che assomiglia ad un altro già sentito: Persona, Scuola, Famiglia.
Nella giornata di ieri, il gruppo “Verdi e Possibile” ha presentato un OdG urgente a firma del nostro consigliere Alessandro Miglioli in cui si chiedeva di prendere le distanze dalle affermazioni della Ministra. La Storia è una materia delicata che va capita e non abusata per lanciare la palla da una parte all’altra del campo politico o per ripulire la propria memoria storica fondata sulla violenza e sull’odio.
Il futuro non è scritto, diceva Postman. Ed è vero anche oggi: dipende da come useremo i mezzi di comunicazione, se come strumenti di intrattenimento o come occasioni di pensiero. La differenza non è secondaria. Da essa dipende la qualità della nostra democrazia.
La politica non può tollerare queste dinamiche d’odio, deve condannarle e contrastarle coralmente con leggi atte a tutelare l’esistenza e la sicurezza delle persone LGBTQIA+.