calenda

Lavoratori dei call center: solo numeri (che non tornano)

Lavo­ra­re in un call cen­ter, oggi, signi­fi­ca non esser altro che un nume­ro. Il con­tri­bu­to indi­vi­dua­le in ter­mi­ni di com­pe­ten­ze, pro­fes­sio­na­li­tà, impe­gno non vie­ne mini­ma­men­te valu­ta­to. Eppu­re, que­sto lavo­ro negli anni si è evo­lu­to in modo tale da richie­de­re agli addet­ti skills sem­pre più vari: l’operatore deve ave­re com­pe­ten­ze rela­zio­na­li, padro­neg­gia­re mil­le con­te­nu­ti, esse­re veloce, …

Lavo­ra­to­ri dei call cen­ter: solo nume­ri (che non tor­na­no) Leg­gi altro »

Bonus 80 euro, il bersaglio e l’abbaglio

Il Bonus 80 Euro ha fal­li­to in pri­mis per­ché non è mai sta­ta una misu­ra di giu­sti­zia socia­le, così come era sta­ta pre­sen­ta­ta e pro­mos­sa in ogni dove, a caval­lo fra il 2014 e il 2015. Non lo è mai sta­ta per­ché non un euro è sta­to ero­ga­to ai biso­gno­si, come si dovreb­be, oppu­re — se è mai sta­to ero­ga­to — è sta­to chie­sto indietro.

Abbandoniamo le fossili, apriamo alla democrazia energetica

Sia­mo di fron­te a una gran­de pos­si­bi­li­tà: alla neces­si­tà di nuo­ve risor­se ener­ge­ti­che pos­sia­mo oggi rispon­de­re sce­glien­do di coin­vol­ge­re le comu­ni­tà loca­li nel­la costru­zio­ne di nuo­vi siste­mi di pro­du­zio­ne, libe­ran­do­ci dal­la dipen­den­za non solo dal­le ener­gie fos­si­li, ma anche dal­le gran­di impre­se pri­va­te e dal­le rela­zio­ni peri­co­lo­se con alcu­ni pae­si, met­ten­do in moto un pro­ces­so vir­tuo­so, ambien­tal­men­te soste­ni­bi­le e capa­ce di crea­re posti di lavo­ro e rica­du­te posi­ti­ve sui territori.

Boston, abbiamo un problema

La Boston Con­sul­ting Group (BCG) è un net­work mon­dia­le che ope­ra nel­la con­su­len­za in vari cam­pi tra i qua­li ener­gia e con­ta tra i suoi clien­ti socie­tà come l’Eni. La con­su­len­za dovreb­be rica­de­re sul­le cas­se di Ter­na e Snam. Se la noti­zia fos­se con­fer­ma­ta, non si capi­reb­be per­ché il Mini­ste­ro abbia deci­so di non avva­ler­si del­le com­pe­ten­ze di enti pub­bli­ci o del­lo stu­dio del tavo­lo sul­la decar­bo­niz­za­zio­ne. A ciò si aggiun­ge il pro­fi­lar­si di un visto­so con­flit­to di inte­res­si che riguar­de­reb­be il capo del­la segre­te­ria tec­ni­ca del mini­stro, pro­ve­nien­te pro­prio dal­la BCG.

Civati, Corrado: “Dal piano nazionale dell’energia al piano nazionale del conflitto di interessi. Calenda chiarisca sulla scelta della Boston Consulting Group”

Que­sti era­no i Gover­ni (il mini­stro respon­sa­bi­le è sem­pre Calen­da) che dove­va­no riscri­ve­re la Stra­te­gia ener­ge­ti­ca nazio­na­le. Ma a quan­to si appren­de stan­no riscri­ven­do solo la stra­te­gia del con­flit­to di inte­res­si nazio­na­le. Il Mini­stro ha infat­ti affi­da­to la con­su­len­za su que­sto pro­get­to a una socie­tà ester­na, la Boston Con­sul­ting Group nel­la qua­le lavo­ra­va, fino a …

Civa­ti, Cor­ra­do: “Dal pia­no nazio­na­le dell’energia al pia­no nazio­na­le del con­flit­to di inte­res­si. Calen­da chia­ri­sca sul­la scel­ta del­la Boston Con­sul­ting Group” Leg­gi altro »

Di rappresentanti (poco) permanenti a Bruxelles

Non più di tre mesi e mez­zo fa, la scel­ta di Ren­zi di nomi­na­re a Capo del­la Rap­pre­sen­tan­za per­ma­nen­te a Bru­xel­les un poli­ti­co, l’al­lo­ra vice­mi­ni­stro allo Svi­lup­po eco­no­mi­co Car­lo Calen­da, fece mol­to discu­te­re e sol­le­vò non poche cri­ti­che e malumori.