Abbandoniamo le fossili, apriamo alla democrazia energetica

Siamo di fronte a una grande possibilità: alla necessità di nuove risorse energetiche possiamo oggi rispondere scegliendo di coinvolgere le comunità locali nella costruzione di nuovi sistemi di produzione, liberandoci dalla dipendenza non solo dalle energie fossili, ma anche dalle grandi imprese private e dalle relazioni pericolose con alcuni paesi, mettendo in moto un processo virtuoso, ambientalmente sostenibile e capace di creare posti di lavoro e ricadute positive sui territori.

La tra­di­zio­na­le Sen – stra­te­gia ener­ge­ti­ca nazio­na­le – non è suf­fi­cien­te, né per il nostro pae­se, che da una stra­te­gia genui­na­men­te rin­no­va­bi­le potreb­be trar­re enor­mi bene­fi­ci, né per garan­ti­re gli impe­gni assun­ti a livel­lo inter­na­zio­na­le con gli accor­di di Pari­gi. Per que­sti moti­vi non pos­sia­mo che con­di­vi­de­re l’im­po­sta­zio­ne data dal Coor­di­na­men­to Free, com­po­sto dal­le prin­ci­pa­li asso­cia­zio­ni che in Ita­lia si occu­pa­no di rin­no­va­bi­li e effi­cien­za ener­ge­ti­ca, e insi­ste­re nel chie­de­re chia­rez­za al gover­no rispet­to alla stra­te­gia di aggior­na­men­to del­la Sen che vede coin­vol­ta Boston Con­sul­ting Group.

Chie­dia­mo di con­se­guen­za a Calen­da, anche alla luce del­la già cita­ta con­su­len­za richie­sta alla Boston, di abban­do­na­re stra­te­gie fos­si­li rita­glia­te sugli inte­res­si dei gran­di player dell’energia per avvia­re un con­fron­to pub­bli­co che por­ti all’elaborazione di una Sec – stra­te­gia ener­ge­ti­ca cli­ma­ti­ca -, così come già avvie­ne in altri pae­si europei.

Sia­mo di fron­te a una gran­de pos­si­bi­li­tà: alla neces­si­tà di nuo­ve risor­se ener­ge­ti­che pos­sia­mo oggi rispon­de­re sce­glien­do di coin­vol­ge­re le comu­ni­tà loca­li nel­la costru­zio­ne di nuo­vi siste­mi di pro­du­zio­ne, libe­ran­do­ci dal­la dipen­den­za non solo dal­le ener­gie fos­si­li, ma anche dal­le gran­di impre­se pri­va­te e dal­le rela­zio­ni peri­co­lo­se con alcu­ni pae­si, met­ten­do in moto un pro­ces­so vir­tuo­so, ambien­tal­men­te soste­ni­bi­le e capa­ce di crea­re posti di lavo­ro e rica­du­te posi­ti­ve sui territori.

Quan­do par­lia­mo di ener­gia, dovrem­mo par­la­re anche di model­lo di svi­lup­po, di eco­no­mia cir­co­la­re, di soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, di set­to­ri eco­no­mi­ci stra­te­gi­ci, di pic­co­la e media impre­sa, di svi­lup­po del­le nostre cit­tà. Per tut­ti que­sti moti­vi è neces­sa­rio un dibat­ti­to este­so, che non si ridu­ca alle segre­te stan­ze, alle trat­ta­ti­ve tra ami­ci e ami­ci degli ami­ci, ma si svol­ga all’aria aper­ta coin­vol­gen­do tut­ta la cit­ta­di­nan­za e apren­do a tut­te le for­me di par­te­ci­pa­zio­ne pubblica.

[SCARICA IL DOCUMENTO ELABORATO DAL COORDINAMENTO FREE]

http://www.possibile.com/wp-content/uploads/2015/06/CS-FREE_UNA-STRATEGIA-ENERGETICO-CLIMATICA-PER-LITALIA.pdf

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