Renzi

Son tutte belle le mamme del mondo?

Cor­re­va l’anno 1954, l’anno in cui la Rai Tv ini­zia­va le tra­smis­sio­ni, Trie­ste tor­na­va ita­lia­na, la Repub­bli­ca Fede­ra­le Tede­sca entra­va nel­la NATO, l’anno in cui il festi­val di San­re­mo lan­cia­va la cele­ber­ri­ma “son tut­te bel­le le mam­me del mondo”.

Il governo Renzi e i voucher

Colo­ro che han­no defi­ni­ti­va­men­te sman­tel­la­to l’oc­ca­sio­na­li­tà del ricor­so ai vou­cher e che nul­la han­no fat­to di fron­te all’e­splo­sio­ne del loro uso (e abu­so), colo­ro che han­no sem­pre dife­so i vou­cher, ora nega­no qual­sia­si responsabilità.

E se Renzi non dovesse scegliere affatto, tra Pisapia e Alfano?

In que­sti gior­ni di gran­di movi­men­ti (appa­ren­ti o rea­li che sia­no) a sini­stra, i com­men­ta­to­ri sem­bra­no rite­ne­re qua­si una­ni­me­men­te che Ren­zi, dopo aver vin­to il con­gres­so del PD, si tro­ve­rà di fron­te a un bivio: allear­si con Alfa­no, o con Pisa­pia. Ovvia­men­te non è un fat­to per­so­na­le, si usa­no que­ste due figu­re come sbri­ga­ti­vo simbolo …

E se Ren­zi non doves­se sce­glie­re affat­to, tra Pisa­pia e Alfa­no? Leg­gi altro »

Il futuro prima o poi torna

Nes­su­na tas­sa sul­la pri­ma casa, dice Ber­lu­sco­ni: fat­to, può rispon­de­re Ren­zi. Nes­su­na tas­sa sul­la suc­ces­sio­ne: non inter­ve­nu­to, lascian­do tut­to così com’era. Nes­su­na tas­sa sul­la pri­ma auto: solo accen­na­to, ma poi non si è con­cre­tiz­za­to. Chiu­su­ra vera di Equi­ta­lia: c’ha pro­va­to («via Equi­ta­lia!», lo slo­gan). Uso dei con­tan­ti fino a 8000 euro: li ha por­ta­ti a …

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Perché non si può stare con chi fabbrica le tessere e trucca i congressi

Chi di noi vie­ne dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co ha già vis­su­to la situa­zio­ne che si sta ripe­ten­do in que­sti gior­ni, dai casi del­le tes­se­re paga­te a Napo­li nel­la tra­di­zio­ne del voto di scam­bio alle ulti­me noti­zie pro­ve­nien­ti dal­la Puglia, con sospet­ti di inqui­na­men­to e accu­se mol­to pesan­ti. Suc­ces­se­ro le stes­se cose nel 2013, nel 2009 e insom­ma a quan­to pare suc­ce­do­no sempre.

Renzi, D’Alema, l’Ulivo e la xylella: la coda di paglia del Líder Máximo

Ieri sera D’A­le­ma era a Geno­va per pre­sen­ta­re il suo nuo­vo movi­men­to — “suo” det­to sen­za mali­zia — quan­do a un cer­to pun­to mi ha dedi­ca­to un pen­sie­ro un po’ stiz­zi­to. Dome­ni­ca infat­ti ave­vo chiu­so la nostra Costi­tuen­te del­le idee dicen­do, fra parec­chie altre cose secon­do me pure più inte­res­san­ti (ma tran­seat), che par­la di Uli­vo chi lo ha distrut­to, “la xylel­la che vuo­le rifa­re l’U­li­vo”. Che D’A­le­ma si sia sen­ti­to chia­ma­to in cau­sa è indi­ca­ti­vo, ma in real­tà non ce n’e­ra moti­vo per­ché non mi rife­ri­vo a lui, mi rife­ri­vo a Ren­zi che ripar­la di cen­tro­si­ni­stra, appun­to, dopo aver­lo distrutto.

«Tutto molto interessante»

Ci sono gli scis­sio­ni­sti, i pon­tie­ri, i media­to­ri, Orlan­do che vuo­le la con­fe­ren­za pro­gram­ma­ti­ca, Bar­ca che apprez­za, i gio­va­ni tur­chi che si divi­do­no, i vec­chi otto­ma­ni che si riu­ni­sco­no, Orfi­ni che reg­ge, Ren­zi che acce­le­ra, Del­rio che fre­na, Fran­ce­schi­ni che si tie­ne, le tele­fo­na­te, i fuo­ri onda, i capi­li­sta, ecce­te­ra, ecce­te­ra, ecce­te­ra. Insom­ma, «tut­to mol­to inte­res­san­te», per dir­la con una hit dan­ce del momento.

«I politici pensano solo alla legge elettorale». Lo scrive Renzi. Giuro.

Mat­teo Ren­zi (che rin­ghia con­trat­to nel­le sue solip­si­sti­che ven­det­te come rac­con­ta­no oggi tut­ti i gior­na­li) fin­ge di non esse­re la stes­sa per­so­na che è riu­sci­to a fran­tu­ma­re il Pae­se, si dimen­ti­ca di esse­re segre­ta­rio del più gran­de par­ti­to del Pae­se (par­ti­to in dis­so­lu­zio­ne, com’è nel­le sue cor­de di idea di coman­do) e si lan­ce­rà in un’e­sal­tan­te cam­pa­gna elet­to­ra­le basa­ta sul­la per­di­ta di memo­ria a bre­ve termine.