QUADERNI

Far par­te del #Fir­ma­men­to vuol dire dare un con­tri­bu­to con­cre­to a un cam­bia­men­to che non può più aspet­ta­re, impe­gnar­si per le gene­ra­zio­ni che ver­ran­no, smet­ter­la di pen­sa­re al peg­gio che non ha fine e dare ini­zio al meglio. 
La caren­za di medi­ci è già pale­se e si vede nei tan­ti con­cor­si che van­no deser­ti e nel­le chia­ma­te a get­to­ne. Ma se man­che­ran­no medi­ci, e man­che­ran­no sem­pre di più, non c’è di che gioi­re e non sarà inter­net a sor­reg­ge­re in nostro Siste­ma Sani­ta­rio Nazio­na­le: a far­ne le spe­se saran­no i cit­ta­di­ni, i pazien­ti e gli ope­ra­to­ri sani­ta­ri stessi. 
Sono pas­sa­ti pochi gior­ni dal­la spa­ra­ta di Sal­vi­ni e già si fa lar­go tra tut­te le oppo­si­zio­ni — ma pro­prio tut­te, dal M5S al Pd fino a For­za Ita­lia — la con­sa­pe­vo­lez­za che for­se dar­gli ret­ta e vota­re subi­to non è poi que­sta gran­de idea. La noti­zia non è sta­ta valo­riz­za­ta ade­gua­ta­men­te, ma tre gior­ni fa, nel pie­no del bai­lam­me, Mat­ta­rel­la ha fat­to usci­re un comu­ni­ca­to di una riga che dice­va, più o meno: “Io vado in vacan­za”. Ed è par­ti­to per il mare. Altro che acce­le­ra­zio­ne, capito?