Bolsonaro, un bambino viziato che non ha fatto nulla per l’Amazzonia

Che Jair Bolsonaro abbia qualità non proprio adatte a un Presidente – maschilismo, razzismo, omofobia, autoritarismo, pigrizia, incompetenza, attitudine alla menzogna – era già noto in tutto il mondo. Tuttavia, dopo la vicenda degli incendi nella Foresta Amazzonica, non ancora finita, il mondo ha potuto constatare anche i suoi atteggiamenti da bambino viziato. 

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Che Jair Bol­so­na­ro abbia qua­li­tà non pro­prio adat­te a un Pre­si­den­te – maschi­li­smo, raz­zi­smo, omo­fo­bia, auto­ri­ta­ri­smo, pigri­zia, incom­pe­ten­za, atti­tu­di­ne alla men­zo­gna – era già noto in tut­to il mon­do. Tut­ta­via, dopo la vicen­da degli incen­di nel­la Fore­sta Amaz­zo­ni­ca, non anco­ra fini­ta, il mon­do ha potu­to con­sta­ta­re anche i suoi atteg­gia­men­ti da bam­bi­no vizia­to

Il Pre­si­den­te del­la Fran­cia Emma­nuel Macron si è accor­to del suo carat­te­re e del­le sue bugie quan­do, dopo sedi­ci gior­ni in cui Bol­so­na­ro non ha mos­so una foglia per spe­gne­re gli incen­di cri­mi­no­si in Amaz­zo­nia e per sco­pri­re i man­dan­ti rea­li, ha dato la col­pa alle ONG e non ha com­piu­to quan­to pro­mes­so nell’accordo del G7 sul­la pre­ser­va­zio­ne dell’ambiente. 

Le dichia­ra­zio­ni di Macron han­no cau­sa­to l’ira del Pre­si­den­te bra­si­lia­no e dei suoi soste­ni­to­ri, che d’improvviso han­no riem­pi­to il pro­fi­lo Insta­gram del pre­si­den­te fran­ce­se con for­ti offe­se e con accu­se di aver inte­res­si eco­no­mi­ci in Bra­si­le e di non fare nien­te per risol­ve­re i pro­ble­mi del­la Francia. 

Le offe­se sono arri­va­te addi­rit­tu­ra alla Pri­ma Dama fran­ce­se, Bri­git­te Macron, quan­do un soste­ni­to­re di Bol­so­na­ro ha insi­nua­to che Macron lo invi­dia­va per­ché ha una moglie ven­ti­set­te anni più gio­va­ne di lui, men­tre Bri­git­te ha ven­ti­quat­tro anni più del mari­to. Con un com­por­ta­men­to ado­le­scen­te e maschi­li­sta, inde­gno del posto che occu­pa, il Pre­si­den­te bra­si­lia­no ha rispo­sto al post in modo gio­co­so, riden­do e dicen­do­gli di “non umi­liar­lo”.   

Nell’ultimo ver­ti­ce, il G7 ha deci­so di offri­re un aiu­to di 20 milio­ni di dol­la­ri al Bra­si­le per con­tra­sta­re gli incen­di. Ma Bol­so­na­ro, come il bam­bi­no vizia­to che sta dimo­stran­do di esse­re, ha dichia­ra­to che avreb­be accet­ta­to aiu­to solo se fos­se­ro arri­va­te le scu­se da par­te di Macron. Un com­por­ta­men­to total­men­te irre­spon­sa­bi­le, che met­te in rischio la diplo­ma­zia tra i due Pae­si, l’ambiente glo­ba­le, la fore­sta Amaz­zo­ni­ca e l’esportazione di pro­dot­ti brasiliani. 

Dopo la rispo­sta nega­ti­va del Pre­si­den­te bra­si­lia­no, l’importo sarà desti­na­to ad altri Pae­si dell’area, che han­no già chie­sto aiu­to finan­zia­rio per la sal­va­guar­dia del­la foresta.

Nono­stan­te la sua abi­tu­di­ne di nega­re fat­ti e dati scien­ti­fi­ci, e di dare sem­pre la col­pa agli altri, le noti­zie che arri­va­no sono sem­pre meno favo­re­vo­li per Jair. L’ultima riguar­dan­te agli incen­di è gra­vis­si­ma: tre gior­ni pri­ma dell’inizio degli incen­di, il Gover­no era sta­to mes­so al cor­ren­te di un pia­no di lati­fon­di­sti e pro­dut­to­ri rura­li per orga­niz­za­re un “Gior­no del Fuo­co”, un movi­men­to orga­niz­za­to per incen­dia­re pun­ti del­la fore­sta nel­lo Sta­to di Pará. Nono­stan­te il pia­no fos­se sta­to sco­per­to, le azio­ni di con­trol­lo sono sta­te pre­giu­di­ca­te dall’assenza del­la Poli­zia sul territorio.

Sol­tan­to dopo la pres­sio­ne Inter­na­zio­na­le, Bol­so­na­ro si è pro­nun­cia­to per far sape­re ai bra­si­lia­ni del suo “immen­so amo­re” per l’ambiente, che lo avreb­be spin­to a invia­re l’Esercito alla regio­ne degli incen­di. Ma è impor­tan­te ricor­da­re che, all’inizio del suo man­da­to, Bol­so­na­ro vole­va fon­de­re Mini­ste­ro dell’Ambiente e quel­lo dell’Agricoltura, fusio­ne che non è sta­ta rea­liz­za­ta solo gra­zie all’opposizione dei cit­ta­di­ni e del­le cit­ta­di­ne bra­si­lia­ne. Inol­tre, ha taglia­to di R$ 187.000,00 i finan­zia­men­ti al Mini­ste­ro dell’Ambiente e il 95% del­le risor­se rivol­te alle azio­ni desti­na­te a com­bat­te­re il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co. A com­ple­ta­re il qua­dro, il Mini­stro dell’Ambiente, Ricar­do Sal­les, è sta­to con­dan­na­to per cor­ru­zio­ne ed è inve­sti­ga­to in deci­ne di pro­ces­si civi­li e penali. 

La real­tà paral­le­la in cui vive il nostro Pre­si­den­te cer­ta­men­te gli ha fat­to cre­de­re che avreb­be potu­to fare quel che vole­va sen­za con­se­guen­ze. Inve­ce Bol­so­na­ro sarà denun­cia­to da un grup­po di avvo­ca­ti di dirit­ti uma­ni al Tri­bu­na­le Pena­le Inter­na­zio­na­le di Aia, in Olan­da, per delit­to ambien­ta­le, per non aver mes­so in atto imme­dia­ta­men­te un’operazione per com­bat­te­re gli incen­di e per lo sman­tel­la­men­to degli enti ambien­ta­li. E potrà dover rispon­de­re ad una cor­te Inter­na­zio­na­le, fat­to che non è mai suc­ces­so a un Capo di Sta­to bra­si­lia­no.

Ormai è evi­den­te che Jair Bol­so­na­ro non ha com­pe­ten­za, equi­li­brio, one­stà, edu­ca­zio­ne, cul­tu­ra e diplo­ma­zia per la sua cari­ca. Gover­na­re un Pae­se non è gio­ca­re a un video­ga­me con il com­pa­gno di scuo­la. Abbia­mo biso­gno di mol­ta pres­sio­ne inter­na e ester­na per usci­re da que­sto incu­bo in cui si tro­va il Bra­si­le e per una svol­ta ver­so una nuo­va socie­tà demo­cra­ti­ca, respon­sa­bi­le e solidale. 

#Fora­Bol­so­na­ro

#Impea­ch­ment­Bol­so­na­ro

Thais Boni­ni[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.