Stefano Artusi

Emergenza climatica: l’Australia va a fuoco

La più gran­de eva­cua­zio­ne del­la sto­ria austra­lia­na: sono deci­ne di miglia­ia le per­so­ne a cui è sta­to ordi­na­to di eva­cua­re le pro­prie abi­ta­zio­ni per que­stio­ni di sicu­rez­za. La tem­pe­sta di fuo­co ha inne­sca­to una cri­si uma­ni­ta­ria sen­za pre­ce­den­ti. Dopo l’A­maz­zo­nia ora anche l’Au­stra­lia è in fiamme.

Auchan e la crisi degli ipermarket, nuvole nere anche in Francia

Da tem­po il grup­po fran­ce­se è in dif­fi­col­tà, Auchan paga la gra­ve (ed irre­ver­si­bi­le) cri­si, pro­ba­bil­men­te col­le­ga­ta anche alla sua strut­tu­ra pre­va­len­te­men­te orien­ta­ta al model­lo Iper­mar­ket (pun­ti ven­di­ta oltre i 2500 mq.) ormai in decli­no. Non è sta­to in gra­do di affron­ta­re le due sfi­de che tro­va nel mer­ca­to del­la GDO: la fram­men­ta­zio­ne del consumo …

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“Il mare comincia da qui” — Campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento idrico

Ici com­men­ce la mer, ne rien jeter. Qui comin­cia il mare, non but­ta­re nien­te: è quel­lo che tro­va­te scrit­to vici­no ai tom­bi­ni a Col­liou­re, un pic­co­lo comu­ne fran­ce­se nel dipar­ti­men­to dei Pire­nei orien­ta­li. La cam­pa­gna lan­cia­ta per sen­si­bi­liz­za­re i cit­ta­di­ni sul tema dell’inquinamento del mare appe­na due anni fa si sta dif­fon­den­do anche in Italia.

Sciopero del calcio: gli occhi dello sport femminile puntati sulla Spagna

Si trat­ta di uno scio­pe­ro sen­za pre­ce­den­ti nel mon­do del cal­cio, tut­to il cal­cio fem­mi­ni­le sta osser­van­do che effet­ti avrà que­sto che è un vero e pro­prio scio­pe­ro ad oltran­za fin­chè non sia rag­giun­to un accor­do che sod­di­sfi le rap­pre­sen­tan­ti (qua­si 200) dei club di Pri­ma divi­sio­ne del­l’As­sem­blea del­l’As­so­cia­zio­ne del­le cal­cia­tri­ci spa­gno­le (AFE)

Prima gli italiani, se rimpatriano e (soprattutto) se ricchi

Que­sta nor­ma sareb­be una ulte­rio­re age­vo­la­zio­ne per gli stra­nie­ri tito­la­ri di gran­di patri­mo­ni in cer­ca del­lo scon­to giu­sto. Da un bel po’ e con mag­gio­re aggres­si­vi­tà dopo la Bre­xit si stan­no mol­ti­pli­can­do le misu­re degli altri Pae­si per atti­ra­re azien­de e resi­den­ti facol­to­si, che in pra­ti­ca si ruba­no con­tri­bu­ti a vicenda

La Coppa (dei diritti) di Ada

La discri­mi­na­zio­ne tra il cal­cio fem­mi­ni­le e quel­lo maschi­le è anco­ra mag­gio­re alle nostre lati­tu­di­ni. Ora il brac­cio di fer­ro fra Ada Heger­berg, che rinun­cia alla vetri­na del Mon­dia­le, e la Fede­ra­zio­ne nor­ve­ge­se riac­cen­de i riflet­to­ri sul tema. Qui in Ita­lia oltre­tut­to c’è sta­ta, recen­te­men­te, una pole­mi­ca anche sul­le don­ne che com­men­ta­no il cal­cio (che qual­cu­no non ‘appro­va’), segno che è una que­stio­ne cul­tu­ra­le che va affron­ta­ta a tut­to campo.

Una mozione per Silvia Romano

Il silen­zio ad oltre tre mesi di distan­za è tota­le. Fat­ta ecce­zio­ne per il Comu­ne di Mila­no di cui è cit­ta­di­na, alcu­ne Acli e asso­cia­zio­ni anch’es­se coin­vol­te nel­la coo­pe­ra­zio­ne e atti­vi­tà di volon­ta­ria­to in Afri­ca che le han­no dedi­ca­to dei totem, ora rischia di cade­re nel dimenticatoio.