Gennaio 2017

Sì, caro Varoufakis, è possibile

Leg­gia­mo Varou­fa­kis oggi inter­vi­sta­to da Ales­san­dro Gilio­li e ci con­vin­ce soprat­tut­to l’atteggiamento euro­peo, dura­men­te cri­ti­co ma appun­to euro­peo. Sin dal lan­cio di Pos­si­bi­le ai Pini Spet­ti­na­ti e poi al Poli­ti­camp di Firen­ze nel luglio 2015 abbia­mo insi­sti­to sul­la tota­le insuf­fi­cien­za del­la dimen­sio­ne nazio­na­le per affron­ta­re le sfi­de su cui ci stia­mo gio­can­do il nostro futuro, …

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Riforme radicali, per dare risposte ai migranti ma anche alle comunità che li accolgono.

Un’acco­glien­za dif­fu­sa, soste­ni­bi­le, più atten­ta al rispet­to del­la digni­tà del­le per­so­ne e dei dirit­ti uma­ni fon­da­men­ta­li è pos­si­bi­le. Denun­cia­mo le gra­vi caren­ze del gover­no sul­la tute­la dei mino­ri stra­nie­ri non accom­pa­gna­ti e sul­le con­di­zio­ni disu­ma­ne di hotspot e Cie. Radi­ca­liz­za­zio­ne, osti­li­tà, fru­stra­zio­ne tro­va­no ter­re­no fer­ti­le dove ci sono dirit­ti a metà, dirit­ti nega­ti, rifiu­to del­l’ac­co­glien­za …

Rifor­me radi­ca­li, per dare rispo­ste ai migran­ti ma anche alle comu­ni­tà che li accol­go­no. Leg­gi altro »

La crisi umanitaria non è conclusa #SaveAleppo

Pos­si­bi­le vuo­le con­ti­nua­re a tene­re alta l’attenzione sul con­flit­to siria­no e le sue con­se­guen­ze, e a mobi­li­tar­si attra­ver­so azio­ni con­cre­te a soste­gno dei civi­li più vul­ne­ra­bi­li. Per que­sta ragio­ne abbia­mo deci­so di lan­cia­re un appel­lo a pri­ma fir­ma Sha­dy Hama­di e di riser­va­re uno spa­zio sul nostro sito per la rac­col­ta fon­di desti­na­ta al finan­zia­men­to di diver­si pro­get­ti diret­ta­men­te indi­riz­za­ti ai bam­bi­ni e alla popo­la­zio­ne siria­na. Uno di que­sti pro­get­ti riguar­da un orfa­no­tro­fio che sor­ge a Gazian­tep, cit­tà tur­ca a un’o­ra d’au­to dal con­fi­ne siria­no: l’orfanotrofio Dar al-Salam. In que­sta strut­tu­ra vivo­no 45 bam­bi­ni e 7 vedo­ve di guerra.

L’8 per 1000, questo sconosciuto

8 per 1000: pochis­si­mi ne par­la­no, qua­si nes­su­no è dispo­sto a inter­ve­ni­re, i con­tri­buen­ti non san­no come fun­zio­na. A ogni emen­da­men­to che si pre­sen­ta sull’argomento, si defi­la­no tut­ti quan­ti (a noi è capi­ta­to per due anni con­se­cu­ti­vi). E come ogni anno, è la Cor­te dei con­ti a inter­ve­ni­re, men­tre la poli­ti­ca dor­me o sogna e …

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Parcheggi di stazione: per fortuna c’è il Gruppo F.S.; certo.

Metro­park è la socie­tà che ope­ra sot­to il con­trol­lo di FS Siste­mi Urba­ni, Grup­po Fer­ro­vie del­lo Sta­to che ne detie­ne il 100%, alla qua­le è affi­da­ta la gestio­ne dei così det­ti “par­cheg­gi di sta­zio­ne”, ossia tut­te quel­le aree di sosta pre­sen­ti all’interno, o nel­le imme­dia­te vici­nan­ze, del­le sta­zio­ni fer­ro­via­rie. Navi­gan­do sul sito dedi­ca­to, la mission …

Par­cheg­gi di sta­zio­ne: per for­tu­na c’è il Grup­po F.S.; cer­to. Leg­gi altro »

La “panchina lunga” che può cambiare la politica

Così stia­mo pro­ce­den­do noi, di Pos­si­bi­le, cer­can­do quel­la «pan­chi­na lun­ga» che fino­ra è man­ca­ta. Che non è com­po­sta solo da addet­ti ai lavo­ri, né sol­tan­to da atti­vi­sti, né esclu­si­va­men­te da iscrit­ti a que­sto o a quel par­ti­to, ma anche da sem­pli­ci cit­ta­di­ni, che han­no matu­ra­to una com­pe­ten­za, che cono­sco­no il pro­prio lavo­ro, che pos­so­no discu­te­re con i pri­mi del­la com­ples­si­tà che ci tro­via­mo ad affron­ta­re, sen­za sem­pli­fi­car­la in slo­gan e scor­cia­to­ie, sen­za striz­za­ti­ne d’oc­chio, sen­za bonus tipo lot­te­ria Ita­lia, ma con un dise­gno com­ples­si­vo. Met­ten­do a con­fron­to espe­rien­ze diver­se, affron­tan­do le que­stio­ne con i nume­ri e con i dati, entran­do in quel famo­so meri­to di cui tut­ti par­la­no mol­to e ‘pra­ti­ca­no’ poco.

Capo Colonna: non è con il cemento che rilanceremo il turismo

Noi voglia­mo che gli occhi dei turi­sti sia­no abba­glia­ti dal­lo spec­chio d’ac­qua che offre il nostro mare e non dal­l’ar­ti­fi­cio­so luc­ci­chio di una pisci­na qual­sia­si, anche se pro­fon­da 4,5 metri. Voglia­mo sì sfrut­tar­lo, ma con la for­za del­le sue natu­ra­li­sti­che mera­vi­glie, attraen­do visi­ta­to­ri fre­quen­ti anche se occa­sio­na­li e non secon­do una logi­ca di turi­smo di mas­sa ormai in decli­no, ma alla ricer­ca del­la “genui­ni­tà” del ter­ri­to­rio. Noi sare­mo sem­pre a favo­re del­le impre­se turi­sti­che, per­ché cre­dia­mo che la voca­zio­ne di Cro­to­ne sia que­sta, ma di quel­le real­men­te inte­res­sa­te ad uno svi­lup­po eco­so­ste­ni­bi­le, lega­to alle tra­di­zio­ni del luo­go, che ricor­da la sto­ria da cui pro­vie­ne e ne trae moti­vo d’orgoglio.

Tulipano Rosso – La sinistra olandese e le elezioni

Il 15 mar­zo si ter­ran­no in Olan­da le ele­zio­ni del­la came­ra bas­sa, l’u­ni­ca elet­ta diret­ta­men­te dai cit­ta­di­ni. I son­dag­gi pre­ve­do­no una for­te affer­ma­zio­ne del PVV, il par­ti­to del­l’e­stre­ma destra xeno­fo­ba di Geert Wil­ders, desti­na­to a diven­ta­re il pri­mo par­ti­to del pae­se. Pre­vi­sto un tra­col­lo dei par­ti­ti del­la coa­li­zio­ne di gover­no, i libe­ra­li di destra del VVD e i labu­ri­sti del PvdA che i son­dag­gi pre­di­co­no scen­de­re a cir­ca la metà e un quar­to dei seg­gi del 2012 rispet­ti­va­men­te. Come si stan­no attrez­zan­do le for­ze di sini­stra per fare fron­te agli effet­ti di un som­mo­vi­men­to che ha ele­men­ti in comu­ne con quel­lo di altri pae­si euro­pei, ma anche alcu­ni ele­men­ti di spe­ci­fi­ci­tà, in un siste­ma pro­por­zio­na­le puro che inco­rag­gia la fram­men­ta­zio­ne in pic­co­li par­ti­ti e costrin­ge a crea­ti­ve quan­to impro­ba­bi­li gran­di coa­li­zio­ni di governo?

Tutti senza wifi: una metafora politica

Il 12 gen­na­io, il Pic­co­lo, il gior­na­le di Trie­ste, usci­va con que­sto tito­lo: “Lega con­tro la wifi gra­tis sui bus: «Atti­ra gli immi­gra­ti»”, annun­cian­do la discus­sio­ne, avve­nu­ta nel­la stes­sa gior­na­ta, di una mozio­ne, fir­ma­ta da tut­ti i con­si­glie­ri leghi­sti, con cui si chie­de al Comu­ne e all’a­zien­da del tra­spor­to pub­bli­co di sospen­de­re l’at­ti­va­zio­ne del­la rete wifi nei bus cit­ta­di­ni. Lo sco­po dichia­ra­to del­la mozio­ne è impe­di­re ai richie­den­ti asi­lo e alle per­so­ne migran­ti di poter usu­frui­re di un ser­vi­zio pub­bli­co, col­pen­do impli­ci­ta­men­te tut­ta la comunità.