Febbraio 2016

Se dopo Expo c’è ancora Expo

«E’ una fan­ta­sti­ca cilie­gi­na sul­la tor­ta per la ricer­ca nel nostro Pae­se. Pec­ca­to che man­chi la tor­ta». Que­ste le paro­le con le qua­li Gior­gio Pari­si, uno dei più auto­re­vo­li fisi­ci mon­dia­li, ha descrit­to Human Tech­no­po­le, il polo di ricer­ca che, nei pro­get­ti del gover­no, sor­ge­rà nell’area che ha ospi­ta­to i padi­glio­ni di Expo 2015.

#AmorePossibile, nessuno escluso

Men­tre in Sena­to si sca­te­na­va­no i peg­gio­ri istin­ti duran­te la discus­sio­ne su unio­ni civi­li e ste­p­child adop­tion rap­pre­sen­ta­te in modo gof­fo e sbia­di­to dal ddl Cirin­nà, era­va­mo in giro a incon­tra­re i gran­di assen­ti di que­sto dibat­ti­to: le per­so­ne e le fami­glie. Quat­tro videoin­ter­vi­ste dop­pie: due fami­glie, due cop­pie spo­sa­te, due cop­pie non spo­sa­te e due ragaz­zi cre­sciu­ti in contesti …

#Amo­re­Pos­si­bi­le, nes­su­no esclu­so Leg­gi altro »

Armi all’Arabia Saudita: la condanna dell’Europa, il silenzio di Renzi

A dif­fe­ren­za del nostro Pae­se e del nostro Gover­no, il Par­la­men­to euro­peo non resta a guar­da­re una del­le più gra­vi cri­si uma­ni­ta­rie odier­ne. Le bom­be del­l’A­ra­bia Sau­di­ta, che han­no col­pi­to e stan­no col­pen­do cit­tà e vil­lag­gi in Yemen, han­no già cau­sa­to alme­no 20.000 mor­ti, ren­den­do inac­ces­si­bi­li i ser­vi­zi essen­zia­li ad oltre l’80% del­la popolazione.

I banchetti di Possibile per la #CannabisLegale

Pos­si­bi­le tor­na in piaz­za con i suoi ban­chet­ti. Dopo l’e­sta­te refe­ren­da­ria che ha uni­to i comi­ta­ti di tut­ta Ita­lia, e dopo la bat­ta­glia vin­ta accan­to a Mas­si­mo “Max” Fanel­li, per la calen­da­riz­za­zio­ne del­la leg­ge su “Fine vita”, tor­nia­mo ai ban­chet­ti con la peti­zio­ne #Can­na­bi­sLe­ga­le.

Migranti: Maestri e Civati, adesioni per il Nobel a Lampedusa e Lesbo

(ANSA) — ROMA, 25 FEB — “Anche Dario Fo, che è sta­to il pri­mo a rilan­cia­re la pro­po­sta del regi­sta Gian­fran­co Rosi a pro­muo­ve­re la can­di­da­tu­ra di Lam­pe­du­sa e Lesbo al pre­mio Nobel per la Pace, con­di­vi­de il nostro appel­lo ai par­la­men­ta­ri ita­lia­ni per soste­ne­re que­sto pro­get­to ambi­zio­so e neces­sa­rio. Dopo la dif­fu­sio­ne del­la nostra lettera, …

Migran­ti: Mae­stri e Civa­ti, ade­sio­ni per il Nobel a Lam­pe­du­sa e Lesbo Leg­gi altro »

Siamo in guerra (ma non lo diciamo)

Sem­bra stra­no, ma nes­su­no lo dice con chia­rez­za. Sia­mo in guer­ra. Allea­ti con gli Sta­ti Uni­ti, con­tro l’I­sis in Libia, a 300 km dal­le nostre coste. Sia­mo in guer­ra a segui­to di una dichia­ra­zio­ne uni­la­te­ra­le, arri­va­ta diret­ta­men­te dal­la Casa Bianca.

E se avesse avuto ragione Zanda?

Fiu­ta­ta la pre­da, al Nuo­vo cen­tro destra non deve esser par­so vero poter­la affer­ra­re, azzan­nar­la e strin­ger­la così facil­men­te, qua­si affon­dan­do, pic­co­la lama con­tor­ta, nel bur­ro cal­do del cor­pac­cio­ne del Par­ti­to democratico.