Renzi

Un freno necessario, per una questione di salute

E’ così che il gran­de rot­ta­ma­to­re, il gran­de stra­te­ga, il gran­de comu­ni­ca­to­re, quel­lo che avreb­be cam­bia­to per sem­pre la poli­ti­ca ita­lia­na, è cadu­to. Ed è cadu­to male. Dopo due annet­ti. Un altro gover­nic­chio da pri­ma o da secon­da repub­bli­ca. Que­sta è la vera bef­fa. Il dan­no, inve­ce, ce lo sia­mo rispar­mia­ti. E que­sto è il dato da cui ripartire.

Ciò che dice il Premier non risolverà i problemi di Taranto

Nel 2013, la Pro­cu­ra di Taran­to ed i Custo­di Giu­di­zia­ri ave­va­no sti­ma­to in 8,1 miliar­di di euro il costo tota­le degli inter­ven­ti neces­sa­ri al ripri­sti­no fun­zio­na­le degli impian­ti dell’area a cal­do per un pos­si­bi­le risa­na­men­to ambien­ta­le. Par­lia­mo quin­di di 8,1 miliar­di di euro solo per l’ ambientalizzazione.

Strumentalizzare Taranto per far votare sì: può sembrare normale, ma non lo è

Ieri sera, al ter­mi­ne del­l’en­ne­si­ma, lun­ga diret­ta Face­book da Palaz­zo Chi­gi, abbia­mo visto il Pre­si­den­te del con­si­glio usa­re quel­la che ave­va annun­cia­to esse­re una buo­na noti­zia, l’ac­cor­do con la fami­glia Riva per il paga­men­to di oltre un miliar­do di euro da desti­na­re al risa­na­men­to di Taran­to, per chiu­de­re il suo mono­lo­go a favo­re del sì al refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le. Ecco, ci per­met­tia­mo di far pre­sen­te che può sem­bra­re nor­ma­le, ma non lo è.

Ilva, lettera aperta di Toni Matarrelli a Renzi

Caro Pre­si­den­te del Con­si­glio, mi per­do­ni lo stru­men­to del­la let­te­ra aper­ta, for­se inu­sua­le per un Par­la­men­ta­re del­la Repub­bli­ca, ma qui ed ora – come acca­de quan­do la misu­ra è col­ma – è neces­sa­rio far­si ascol­ta­re. Mi rife­ri­sco ai fat­ti di Taran­to, agli ulti­mi ovvia­men­te, giac­chè l’intera lun­ga sto­ria dell’ILVA gri­da ven­det­ta fin dal­le ori­gi­ni. Per …

Ilva, let­te­ra aper­ta di Toni Matar­rel­li a Ren­zi Leg­gi altro »

Stabilità? Questione di Renzsponsabilità

La cata­stro­fe nel caso del­la vit­to­ria del no al pros­si­mo refe­ren­dum è tut­ta fari­na di Ren­zi e gli Sta­ti este­ri non fan­no che regi­strar­ne l’al­lar­mi­smo. Baste­reb­be che l’at­tua­le Pre­si­den­te del Con­si­glio abban­do­nas­se un secon­do sol­tan­to il pro­prio ego e garan­tis­se respon­sa­bil­men­te di dare cor­so alla deci­sio­ne che usci­rà dal­le urne sen­za pro­vo­ca­re scos­so­ni e garan­ten­do gli impe­gni pre­si e faci­li­tan­do qual­sia­si evo­lu­zio­ne poli­ti­ca. E il Pre­si­den­te del Con­si­glio è Renzi.

Civati e Pastorino: «Passa l’emendamento per De Luca commissario, approvato dal governo De Luca»

Il Gover­no farà gesti­re l’emergenza sani­ta­ria in Cam­pa­nia a un uomo che ha chie­sto davan­ti a 300 sin­da­ci di rastrel­la­re voti. Intol­le­ra­bi­le poi che lo stes­so Gover­no con­ti­nui a far pas­sa­re l’idea che attra­ver­so la modi­fi­ca del­la Costi­tu­zio­ne si pos­sa miglio­ra­re la sani­tà nel­le regio­ni ita­lia­ne. E’ com­bat­ten­do pra­ti­che come que­ste che si miglio­ra la sani­tà, ma cer­ta­men­te com­bat­ter­le non por­te­reb­be voti.

Civati e Pastorino: «Gli emendamenti per De Luca commissario sono l’ennesima figuraccia del Governo»

Con la pre­sen­ta­zio­ne degli emen­da­men­ti a pri­ma fir­ma Rabi­no e Tar­ta­glio­ne, pen­sa­ti di fat­to per nomi­na­re Vin­cen­zo De Luca com­mis­sa­rio del­la sani­tà in Cam­pa­nia, il pre­mier Ren­zi e il Gover­no han­no incas­sa­to l’en­ne­si­ma brut­ta figu­ra attra­ver­so l’en­ne­si­mo ten­ta­ti­vo di asse­con­da­re il Gover­na­to­re campano.

Il favoloso Senato del Partito Democratico: tutto e il contrario di tutto

Eli­mi­nia­mo il Sena­to, ma il Sena­to rima­ne. I Sena­to­ri non saran­no più elet­ti diret­ta­men­te dai cit­ta­di­ni, però saran­no elet­ti dai cit­ta­di­ni. A voi sem­bra­no del­le con­trad­di­zio­ni, ma non è così nel fan­ta­sti­co mon­do del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, di Mat­teo Ren­zi, del sena­to­re Chi­ti e dell’onorevole Cuperlo.