QUADERNI
I CPR sono strutture peggiori delle carceri e vi vengono recluse persone che hanno la sola colpa di essere nate dalla parte sbagliata del Mediterraneo. Quelle persone a cui, ormai da anni, si nega qualsiasi tipo di visto, ignorando che il diritto a una vita dignitosa non può dipendere dal colore della pelle. Queste strutture, tornate in auge grazie alla legge Minniti-Orlando (entrambi peraltro già membri del governo Renzi, quando l’esecutivo aveva rinunciato alla delega del Parlamento per abrogare il reato di immigrazione clandestina), non sono che la punta dell’iceberg di politiche miopi, inefficaci e disumane che puntano a scaricare su chi è diverso le colpe di sempre più aspre disuguaglianze sociali.
In questi mesi in Lombardia è nata la campagna Aborto al Sicuro, a cui Possibile ha aderito e per cui si stanno raccogliendo firme in molti comuni. Si tratta di una proposta di legge di iniziativa popolare rivolta alla Regione Lombardia, che si riassume in 10 punti chiave, tra cui il potenziamento e l’ampliamento dei compiti dei consultori, adeguata formazione del personale medico, diffusione della contraccezione.
Quale “straordinaria urgenza” abbia spinto l’Amministrazione Comunale Genovese, tra tutte le problematiche ed emergenze che si trova ad affrontare la città e il suo territorio – gestione dei rifiuti, trasporto pubblico, qualità dell’aria, qualità della vita, manutenzione urbana, lavoro, commercio, ecc.- per approvare nel consiglio comunale del 23 agosto 2018, a neanche 10 giorni dal devastante crollo del Ponte Morandi, l’istituzione del “Registro amministrativo delle famiglie ” (così dette “tradizionali”), impegnandosi nella mission di “assicurare alle formazioni sociali fondate sul matrimonio civile o concordatario adeguata tutela ed incentivazione nel godimento dei benefìci e nella fruizione dei servizi erogati dalla Civica Amministrazione”, non è stato immediatamente comprensibile.
Come abbiamo già scritto, è vero che l’argomento non è l’immunità parlamentare (ma questo dovrebbe spiegarlo ai suoi alleati pentastellati) ma è verissimo, invece, che questo voto è un salva-Salvini, perché la legge n. 1/89 istitutiva del Tribunale dei Ministri prevede un meccanismo di “salvataggio”, a insindacabile giudizio della camera di appartenenza, molto più efficace di qualsiasi immunità parlamentare.
Dichiarazioni e controdichiarazioni, avanzate e ritirate: cosa c’è di vero e cosa c’è di falso nella discussione sull’inchiesta a carico di Salvini
Come tutti sappiamo, Salvini governa proprio con quel Movimento 5 Stelle che ha fatto della lotta ai “privilegi” parlamentari, fra cui l’immunità, uno dei propri cavalli di battaglia mediatici, e ha sempre giurato e spergiurato che mai avrebbe evitato il processo ad un parlamentare con il proprio voto.