Quaderni

Le parole che contano

Le paro­le e i nomi han­no un peso. Stia­mo viven­do e attra­ver­san­do un perio­do sto­ri­co ben pre­ci­so: sia­mo nel­la sesta estin­zio­ne di mas­sa e, a dif­fe­ren­za di quel­le del pas­sa­to, le radi­ci del­le cau­se dell’estinzione si ritro­va­no tut­te nell’attività antropica.

Un appello alla FISI per Samira Zargari: schieratevi per i diritti!

Si stan­no dispu­tan­do, fino a dome­ni­ca, i mon­dia­li di sci alpi­no a Cor­ti­na d’Am­pez­zo. Dal­la Per­la del­le Dolo­mi­ti arri­va­no imma­gi­ni da car­to­li­na coi mon­ti inne­va­ti, meda­glie e podi coi vin­ci­to­ri. Quel­lo che non si è visto è (ovvia­men­te) il pub­bli­co, e poi non si è potu­ta vede­re la ct del­la nazio­na­le fem­mi­ni­le ira­nia­na Sami­ra Zargari. …

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Una tessera sospesa, come il caffè, perché nessuno rimanga escluso dal cambiamento

In occa­sio­ne del Ran­dom act of kind­ness day, una nuo­va moda­li­tà per entra­re nel­la comu­ni­tà di Pos­si­bi­le: una tes­se­ra sospe­sa, come il caf­fè, per per­met­te­re la par­te­ci­pa­zio­ne di chi vuo­le con­tri­bui­re alle atti­vi­tà del par­ti­to ma non può far­lo per­ché il costo d’i­scri­zio­ne rap­pre­sen­ta una bar­rie­ra. Un pic­co­lo segna­le di inco­rag­gia­men­to per chi vive un …

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Ministero della disabilità? Le persone non vanno ghettizzate

di Ali­cia Ambro­si­ni A vol­te ritor­na­no e qua­si sem­pre sen­za por­ta­fo­glio. La Lega tor­na al gover­no atti­vo sven­to­lan­do la ban­die­ra del­la disa­bi­li­tà, chie­den­do a gran voce ed otte­nen­do quel Mini­ste­ro che già duran­te l’amministrazione gia­l­­lo-ver­­de si rive­lò fal­li­men­ta­re, sot­to la gui­da di Loren­zo Fon­ta­na. La disa­bi­li­tà si por­ta die­tro un gran­de baci­no elet­to­ra­le e anche …

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Ambientalisti non ci si improvvisa

Che la cri­si cli­ma­ti­ca sia que­stio­ne cen­tra­le e urgen­te lo ripe­tia­mo ogni gior­no e non può che esse­re accol­ta con favo­re la pro­spet­ti­va di un Mini­ste­ro per la Tran­si­zio­ne Eco­lo­gi­ca come già isti­tui­to in altri Pae­si. Ci augu­ria­mo che, oltre l’evidente mos­sa tat­ti­ca per man­te­ne­re gli equi­li­bri di mag­gio­ran­za, ci sia la rea­le volon­tà di affron­ta­re la questione

C’è un altro modo di fare politica

Fat­to cer­ta­men­te di pas­sio­ne e alle­gria, ma anche di stu­dio, di impe­gno, di visio­ne e pro­get­tua­li­tà. In cui la comu­ni­ca­zio­ne vie­ne usa­ta per vei­co­la­re con­te­nu­ti, non per caval­ca­re ver­so il bas­so rab­bie e pau­re con lo slo­gan più efficace.

Il disastro nell’India alle prese con la transizione energetica e il collasso del clima

L’In­dia è da qual­che anno il ter­zo con­su­ma­to­re di ener­gia al mon­do, dopo Cina e Sta­ti Uni­ti, svi­lup­po eco­no­mi­co e cre­sci­ta del­la popo­la­zio­ne aumen­ta­no la fame di ener­gia del­l’E­le­fan­te india­no, la cui prin­ci­pa­le fon­te per otte­ner­la resta il car­bo­ne (oltre il 60%) e con­ti­nue­rà ad ave­re un per­so mol­to rile­van­te anche in futu­ro anche se que­sto non ha con­tri­bui­to a ridur­re la pover­tà ener­ge­ti­ca del­le comu­ni­tà rurali