Quaderni

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Green Pass e persone trans: perché è un problema

La que­stio­ne Green Pass ripro­po­ne con urgen­za pro­prio la que­stio­ne dell’identità di gene­re. Ci sono per­so­ne il cui aspet­to non cor­ri­spon­de alle aspet­ta­ti­ve di gene­re con­nes­se al dato ana­gra­fi­co. Espor­re que­ste per­so­ne a una disve­la­zio­ne pub­bli­ca di un dato per­so­na­le signi­fi­ca, come tut­ti sap­pia­mo, espor­le a situa­zio­ni di osti­li­tà, discri­mi­na­zio­ni e, pur­trop­po, vio­len­ze, tutt’ora non ade­gua­ta­men­te puni­te pro­prio a cau­sa del­la man­ca­ta appro­va­zio­ne del DDL Zan. 

Rapporto dell’ONU sul clima: la scienza ci indica, ancora una volta, la via

Cam­bia­re model­lo di svi­lup­po e cam­biar­lo subi­to. Far entra­re il cli­ma nei temi cal­di del­la poli­ti­ca, e far­lo subi­to. Pre­ten­de­re di par­la­re di cli­ma den­tro al Par­la­men­to, non accet­tan­do più di par­lar­ne fuo­ri, in miglia­ia di incon­tri, semi­na­ri, dibat­ti­ti che coin­vol­go­no solo chi è già coinvolto. 

Possibile dalla parte della ragione

Lo ha det­to il Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca, Ser­gio Mat­ta­rel­la: “La vac­ci­na­zio­ne è un dove­re mora­le e civi­co. La liber­tà è con­di­zio­ne irri­nun­cia­bi­le ma chi limi­ta oggi la nostra liber­tà è il virus, non gli stru­men­ti e le rego­le per sconfiggerlo”.

Luglio è il mese del disability pride, contro abilismo e stereotipi

Per il oltre il 5% del­la popo­la­zio­ne ita­lia­na l’accesso a scuo­la, lavo­ro, vita socia­le, affet­ti­vi­tà, ses­sua­li­tà può esse­re pre­clu­so da osta­co­li più o meno con­cre­ti che van­no dal­le bar­rie­re archi­tet­to­ni­che all’inadeguatezza del­le nor­me che, anche quan­do pre­sen­ti spes­so non ven­go­no rispet­ta­te e a quel­lo più insi­dio­so: la discriminazione.