Previsioni del tempo

Ex discarica di Borgo Montello a Latina: le domande da porsi

Che fine ha fat­to la testi­mo­nian­za di Car­mi­ne Schia­vo­ne in meri­to la pre­sen­za di fusti alta­men­te noci­vi nel sito di Bor­go Mon­tel­lo? Quan­do e chi si pren­de­rà l’o­ne­re di boni­fi­ca­re il sito? In che modo la popo­la­zio­ne loca­le rice­ve­rà sacro­san­to risar­ci­men­to per i dan­ni per­ce­pi­ti in ter­mi­ni di salute?

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.

Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

È un momen­to sto­ri­co: oggi l’Europa ren­de leg­ge il ripri­sti­no del­la natu­ra, e defi­ni­sce la dire­zio­ne che il nostro con­ti­nen­te segui­rà per ridar­le spa­zio. La que­stio­ne non è edo­ni­sti­ca, e nem­me­no intel­let­tua­le: si trat­ta di per­met­te­re che gli eco­si­ste­mi, come i fiu­mi o le zone umi­de, ter­re col­ti­va­te e fore­ste, tor­ni­no gra­dual­men­te in una con­di­zio­ne di equi­li­brio per con­ti­nua­re a tra­sfor­ma­re la mate­ria, per ren­de­re, cioè, la bio­sfe­ra vivi­bi­le anche per noi.

Master Plan Malpensa e brughiera: la salvezza è entrare nel merito

Descri­ver­ci come quel­li del no, come quel­li che sono con­tro lo svi­lup­po, è sta­ta una del­le costan­ti in que­sti anni. La “nar­ra­zio­ne tos­si­ca” sul­le que­stio­ni ambien­ta­li pur­trop­po ha rag­giun­to anche il livel­lo loca­le, toc­can­do livel­li deci­sa­men­te bas­si: ci han­no descrit­to o rap­pre­sen­ta­to come eco­ter­ro­ri­sti. È abba­stan­za evi­den­te che quan­do non si han­no argo­men­ti, la cri­ti­ca diven­ta insul­to. I veri eco­ter­ro­ri­sti sono quel­li che han­no sem­pre soste­nu­to che l’unica stra­da pos­si­bi­le fos­se allar­ga­re il sedi­me aero­por­tua­le can­cel­lan­do un habi­tat uni­co e raro, descri­ven­do­lo come di scar­sis­si­mo valore.

L’unica guerra da fare è quella al riscaldamento globale

L’u­ni­ca guer­ra da fare è quel­la al riscal­da­men­to glo­ba­le, la miti­ga­zio­ne dei cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci è la gran­de sfi­da di que­sto seco­lo. Potre­mo vin­cer­la sol­tan­to evi­tan­do le distra­zio­ni, svi­lup­pan­do cul­tu­ra ambien­ta­le e agen­do in modo con­sa­pe­vo­le e respon­sa­bi­le su lar­ghis­si­ma scala.

Ecco perché Metà della Terra (di E.O. Wilson) è un impegno che dobbiamo prenderci nei confronti delle future generazioni

Il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co sta gene­ran­do ingiu­sti­zia e disu­gua­glian­za. I pae­si che sof­fro­no mag­gior­men­te gli impat­ti del cam­bia­men­to cli­ma­ti­co sono real­tà già pove­re che con­tri­bui­sco­no poco o nul­la con le emis­sio­ni cli­mal­te­ran­ti. Que­sta situa­zio­ne inol­tre sta met­ten­do for­te­men­te in cri­si le futu­re gene­ra­zio­ni, soprat­tut­to quel­le dei pae­si più poveri.

Tutti i rischi della nuova (vecchia) energia nucleare

Pun­tual­men­te, nel­le discus­sio­ni che gra­vi­ta­no attor­no alla ridu­zio­ne ormai neces­sa­ria del­le fon­ti fos­si­li per una pro­du­zio­ne di ener­gia da fon­ti rin­no­va­bi­li, emer­go­no le voci di chi vor­reb­be un ritor­no al nuclea­re. Pec­ca­to che ci sia­no alcu­ne que­stio­ni, sicu­ra­men­te non di poco con­to, irri­sol­te e che dif­fi­cil­men­te tro­ve­ran­no una solu­zio­ne nel bre­ve periodo.