Diritti umani

Fermate le occupazioni illegali

Fer­ma­te le occu­pa­zio­ni ille­ga­li, a Geru­sa­lem­me e non solo. Fer­ma­te gli sgom­be­ri da Shei­kh Jar­rah. Fer­ma­te le vio­len­ze — spro­por­zio­na­te, siste­ma­ti­che, immo­ti­va­te — con­tro chi pro­te­sta. Fer­ma­te i bom­bar­da­men­ti con­tro i civi­li. Fer­ma­te tut­to que­sto. Fermatevi.

La forza dei prigionieri di coscienza e la debolezza della ragion di Stato – #FreePatrickZaki

Il bilan­cio del­la posi­zio­ne adot­ta­ta dal Gover­no ita­lia­no ver­so la san­gui­na­ria auto­cra­zia di al-Sisi non può esse­re che cri­ti­co. La coo­pe­ra­zio­ne bila­te­ra­le in ambi­to ener­ge­ti­co e mili­ta­re è sta­ta raf­for­za­ta pro­prio all’intensificarsi del­la repres­sio­ne nel pae­se, nono­stan­te l’auto-assoluzione del­le auto­ri­tà egi­zia­ne sull’assassinio di Giu­lio Regeni

Regeni: Brignone: «Sostegno all’azione dei genitori e stop alle armi a chi viola i diritti umani».

Le paro­le con cui la pro­cu­ra egi­zia­na ha infan­ga­to la memo­ria di Giu­lio Rege­ni han­no fat­to male — aggiun­ge Bri­gno­ne — come ha fat­to male la con­se­gna del­la pri­ma del­le fre­ga­te ita­lia­ne ven­du­te all’E­git­to. In spre­gio a Giu­lio Rege­ni, in spre­gio a Patrick Zaki, in spre­gio ai dirit­ti uma­ni, che sono di tut­te e di tut­ti, che spet­ta a tut­te e tut­ti noi difen­de­re e rilanciare

Verità per Mario

Mario Car­mi­ne Paciol­la ave­va 33 anni, era volon­ta­rio a San Vicen­te del Caguán con un’or­ga­niz­za­zio­ne Onu ed è mor­to in Colom­bia in cir­co­stan­ze da chia­ri­re. Non si sen­ti­va al sicu­ro, lo ave­va con­fi­da­to alla fami­glia, e ave­va già pre­so il bigliet­to per tor­na­re a casa. Non è riu­sci­to a par­ti­re con il suo aereo: inve­ce, il 15 luglio, alle 19.40 ora ita­lia­na, è sta­ta data noti­zia alla fami­glia del­la sua mor­te. Il suo cor­po è sta­to tro­va­to in una situa­zio­ne rico­strui­ta come sui­ci­dio per impic­ca­gio­ne, ma ci sareb­be­ro ele­men­ti che smen­ti­sco­no que­sta ver­sio­ne dei fatti.