2016

Ilva: la politica dell’improvvisazione industriale

Ci sono volu­ti nove Sal­va Ilva, tre gior­ni di scio­pe­ro degli ope­rai di Cor­ni­glia­no e mol­ti mesi di con­fu­sio­ne per giun­ge­re all’e­si­to posi­ti­vo del tavo­lo tra Sin­da­ca­ti e Gover­no. Risul­ta­to cer­ta­men­te impor­tan­te quel­lo arri­va­to al tavo­lo del Mini­ste­ro del­lo Svi­lup­po Eco­no­mi­co, alla pre­sen­za del­la vice­mi­ni­stra Bellanova.

Colpire il dissenso urlando “infami” e “traditori”; dove l’ho già sentita?

Che la liber­tà di coscien­za con­ces­sa dal lea­der del M5S ai suoi sul­la ste­p­child adop­tion per le cop­pie omo­ses­sua­li non fos­se un’apertura ver­so il dis­sen­so inter­no un po’ lo sospet­ta­va­mo. Il docu­men­to che pub­bli­ca­no ora alcu­ni gior­na­li, rela­ti­va­men­te alle pros­si­me Ammi­ni­stra­ti­ve capi­to­li­ne, con­fer­ma tale idea. Pur­trop­po, sia­mo costret­ti ad aggiungere.

Non è un Paese per ultimi, non è un Parlamento per disabili

La leg­ge appe­na appro­va­ta dal­la Came­ra sul dopo di noi non è una leg­ge sba­glia­ta, è sol­tan­to una leg­ge pro­fon­da­men­te svuo­ta­ta da ogni signi­fi­ca­to ed effet­to, così come per­si­no dal­la sua stes­sa effi­ca­cia nor­ma­ti­va, dato che quan­to è sta­to appro­va­to dai depu­ta­ti e che ora pas­sa al Sena­to si con­fi­gu­ra mise­re­vol­men­te come l’en­ne­si­mo rat­top­po, l’ennesimo fon­do per la disa­bi­li­tà che pun­ta più che altro a isti­tui­re un tru­st che è per l’appunto miser­ri­ma, pochis­si­ma cosa, ed è mol­to lon­ta­no dal garan­ti­re un “dopo di noi” come l’aspettativa digni­to­sa e la dispe­ra­zio­ne pura di tan­ti richiedevano.

Milano: la partita vera comincia oggi

Il cen­tro­si­ni­stra mila­ne­se era già fini­to nel mar­zo 2015, ormai qua­si un anno fa, quan­do Giu­lia­no Pisa­pia annun­ciò di non voler­si rican­di­da­re sin­da­co. Oggi, con l’elezione del can­di­da­to Giu­sep­pe Sala, ex­ Ad Expo, il Par­ti­to Nazio­ne irrom­pe a liqui­da­re defi­ni­ti­va­men­te il model­lo Milano.

Siamo qui per imparare

L’autorevole Gotor ades­so spie­ga che «la scis­sio­ne sarà una deci­sio­ne col­let­ti­va, e non una som­ma sgan­ghe­ra­ta di nar­ci­si­smi alla Civa­ti». Boh, di nuo­vo non com­pren­do il sen­so del­le paro­le, a par­te l’ossessione ritor­nan­te al per­so­na­li­smo. Vuol dire che ci sarà una scis­sio­ne? E quan­do, e per­ché? Va bene sta­re nel par­ti­to del Jobs Act e del­la Buo­na Scuo­la, dell’Italicum con la fidu­cia e pure del­la rifor­ma costi­tu­zio­na­le che, com­bi­nan­do­si con quel­la elet­to­ra­le, «rom­pe l’equilibrio demo­cra­ti­co», ma se si fan­no la tes­se­ra quel­li con cui, in un modo o nell’altro, dall’inizio di que­sta legi­sla­tu­ra sono allea­ti, allo­ra fan­no sal­ta­re tutto?

Tesoro, mi si sono ristrette le vongole

Nel­le scor­se ore abbia­mo let­to que­sto gusto­so comu­ni­ca­to stam­pa a fir­ma di tre euro­par­la­men­ta­ri del PD, che si sca­glia­no sul­la taglia mini­ma per la pesca­bi­li­tà del­le von­go­le, fis­sa­ta a 2,5 cen­ti­me­tri. Non è chia­ro chi abbia il ceri­no in mano, per accen­de­re il fuo­co, get­ta­re le von­go­le, con­dir­le e ter­mi­na­re con la sfu­ma­ta di vino bianco.

La libertà e la coscienza. Quelle degli elettori

Nono­stan­te ci si appre­sti a vota­re una leg­ge sicu­ra­men­te non all’avanguardia, dopo la «liber­tà di coscien­za» con­ces­sa da Ren­zi ai par­la­men­ta­ri del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, oggi arri­va la «liber­tà di coscien­za» con­ces­sa da Gril­lo ai par­la­men­ta­ri del Movi­men­to 5 Stel­le, in occa­sio­ne del­le pros­si­me vota­zio­ni, alla Came­ra e al Sena­to, del dise­gno di leg­ge Cirinnà.

“Di qua”, “no, di là”. E capita che le strade si dividano

Stia­mo par­lan­do del­la secon­da cit­tà ita­lia­na per abi­tan­ti, la capi­ta­le eco­no­mi­ca del­la nazio­ne, il cen­tro idea­le del­la par­te pro­dut­ti­va­men­te più signi­fi­ca­ti­va del Pae­se: si può dav­ve­ro soste­ne­re che quel acca­de fra San Siro e For­la­ni­ni sia solo una que­stio­ne loca­le, qua­si si trat­tas­se di una qual­sia­si altra real­tà di provincia?

Approvate le modifiche allo Statuto di Possibile

Si è con­clu­sa come pre­vi­sto alle ore 9.00 di sta­ma­ni la secon­da ses­sio­ne di voto sul­lo Sta­tu­to di Pos­si­bi­le. Le modi­fi­che intro­dot­te per sod­di­sfa­re le richie­ste del­la Com­mis­sio­ne di garan­zia degli sta­tu­ti e per la tra­spa­ren­za e il con­trol­lo dei ren­di­con­ti dei par­ti­ti poli­ti­ci sono sta­te appro­va­te, in que­sti gior­ni avrà quin­di ter­mi­ne la pro­ce­du­ra di richie­sta e di …

Appro­va­te le modi­fi­che allo Sta­tu­to di Pos­si­bi­le Leg­gi altro »

Per la tutela della salute e del suolo

Pochi mesi fa fece mol­to discu­te­re la deci­sio­ne dell’Organizzazione Mon­dia­le del­la Sani­tà di inse­ri­re il gli­fo­sa­to, uno degli erbi­ci­di più uti­liz­za­to al mon­do, nel­la lista del­le sostan­ze poten­zial­men­te cancerogene.