Chiediamo (anzi pretendiamo, in qualità di contribuenti e cittadine e cittadini vigili), oltre a scuse formali ben più argomentate e diffuse da parte di tutti i soggetti coinvolti, anche di realizzare al più presto almeno una “puntata riparatrice” nella medesima fascia di ascolto, in cui con competenza e semplicità venga spiegato quanto gli stereotipi di genere facciano male a tutte e a tutti e quanto svilire la vita, le potenzialità, le competenze, le capacità e il corpo delle donne, riducendoli a mero oggetto di piacere e supporto del maschio dominante, oltre ad essere criminale e ignobile, non faccia un buon servizio proprio a nessuno, a nessun uomo, nessuna donna, di nessuna nazionalità, età, etnia, orientamento sessuale.